Giovanni Carbonara

Prof. Emerito “Sapienza” Università di Roma

Curriculum

Ha fatto parte del Gruppo di Lavoro, istituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, per l’elaborazione delle Linee di indirizzo per l’uso efficiente dell’energia nel patrimonio culturale. Sono stato membro del ‘Comitato Tecnico Scientifico della Struttura del Commissario straordinario di Governo per la ricostruzione nei territori dei Comuni delle Regioni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dall’evento sismico del 24 agosto 2016’ e  del Gruppo di lavoro interministeriale tra il Consiglio Superiore LL.PP. e il Consiglio Superiore dei Beni Culturali e paesaggistici, per l’atto di indirizzo relativo all’aggiornamento delle Linee guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale. 

Ha pubblicato studi di storia dell’architettura e restauro, fra i quali:

  • La reintegrazione dell’immagine (1976); Iussu Desiderii.
  • Montecassino e l’architettura campano-abruzzese nell’undicesimo secolo (1979, 2014);
  • Avvicinamento al restauro. Teoria, storia, monumenti (1997);
  • Trattato di restauro architettonico (1996-2011, 12 voll.);
  • Architettura d’oggi e restauro. Un confronto antico-nuovo (2011);
  • Restauro architettonico: principi e metodo (2012);
  • Il restauro non è conservazione …, Facoltà di Architettura, Università di Roma “La Sapienza” (2013);
  • Il restauro fra conservazione e modificazione. Principi e problemi attuali (2017);
  • Danni da sisma: prevenzione e riparazione come temi di restauro, in Restauro e terremoto.
  • I beni culturali della Capitanata (2018);
  • Beni culturali e danni da terremoto: ricostruire in sicurezza ma secondo i principi del restauro, in Bonito Oliva, Achille - Carbonara, Giovanni - De Felice, Gianmarco.
  • Il tempo nuovo della tradizione. Confronti tra conservazione e innovazione, a cura di Federica Ribera (2019);
  • Linee di indirizzo per il miglioramento dell’efficienza energetica nel patrimonio culturale. Architettura, centri e nuclei storici ed urbani, MiBACT, in “I Beni Culturali”, XXIII, 2015 [ma 2018], 1-6, numero monografico (in collab. l’intero volume).

Ha curato, direttamente o come consulente, numerosi restauri, come quello dell’Arco di Augusto e delle mura romane di Fano, della Biblioteca Classense a Ravenna, della Villa Reale di Monza e dei giardini di pertinenza; della chiesa paleocristiana di S. Stefano Rotondo, del complesso dei SS. Quattro Coronati, delle facciate di Palazzo Montecitorio e di altre sedi della Camera dei Deputati in Roma, della facciata di Palazzo Stati-Cenci-Maccarani, pertinenza del Senato della Repubblica, in Roma; del deambulatorio della Basilica di S. Antonio in Padova, del grattacielo Pirelli, a Milano, quale membro dell’apposita Commissione tecnico-scientifica istituita dalla Regione, di Palazzo Citterio come estensione della sede di Brera, sempre a Milano;  del duomo di Ferrara; della cattedrale di Matera; del  Ponte degli Alpini a Bassano del Grappa; della Manifattura Tabacchi di Firenze ed anche, sotto il profilo della valorizzazione, delle mura urbiche dell’Aquila.

Archivio

Restauro e Conservazione

Conservazione e trasformazione: "due termini opposti ma non fra loro contraddittori"

Qual è il ruolo delle scuole di specializzazione nella qualificazione delle figure che operano nel campo del restauro? Quanto è importante operare secondo un approccio multidisciplinare? Quanto conta l'esperienza professionale sul campo? E infine, quale rapporto esiste tra conservazione e trasformazione?

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