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Nuove norme UNI: la certificazione dei servizi ausiliari alla sicurezza in Italia

La certificazione può essere richiesta da qualunque organizzazione di qualsiasi dimensione e forma giuridica il cui oggetto sociale o ambito di applicazione comprenda servizi ausiliari alla sicurezza, come definiti nella norma UNI 11926; ha una validità triennale e prevede un audit iniziale di certificazione e successive verifiche di sorveglianza annuale sino alla scadenza della certificazione per la quale è previsto un audit di rinnovo.

Nuove norme UNI: normalizzare i servizi ausiliari alla sicurezza, competenze degli operatori e certificazione accreditata

Una parte del sistema sicurezza Paese è stata oggetto di particolare attenzione dalle istituzioni per i servizi resi da personale non armato, esclusi quindi dall’obbligo di una preventiva autorizzazione prefettizia, che sono finiti sotto osservazione in quanto ritenuti oggetto di prestazioni non adeguatamente remunerate rispetto ai diritti costituzionali dei lavoratori. Spesso questi servizi non vengono adeguatamente valorizzati dal committente e vengono inseriti nei capitolati insieme ad altri servizi più generici e non specializzati e sicuramente non a supporto della sicurezza, come invece dovrebbero essere considerati.

Le imprese interessate sono di fatto sospinte verso un cospicuo adeguamento delle retribuzioni, che potrebbe essere compensato con un aumento dei prezzi di vendita a fronte di una significativa qualificazione del mercato. Gli strumenti per tale azione sono le norme, recentemente pubblicate, UNI 11926:2023 e UNI 11925:2023 che si pongono l’obiettivo di normalizzare i servizi ausiliari alla sicurezza, definire le competenze degli operatori di tali servizi e adottare il processo di certificazione accreditata di terza parte (servizi e competenze).

Le norme rappresentano un importante tassello in quanto univoco riferimento di garanzia di qualità per i committenti, favorendo l’individuazione di imprese più virtuose e che dispongono di servizi e personale qualificato, semplificando il processo di selezione e riducendo il rischio di affidamento ad aziende non qualificate; costituiscono inoltre un'opportunità di riconoscimento e crescita per i lavoratori, oltre a migliorare un mercato sinora non normato.

Questo grande passo avanti è stato possibile grazie all’impegno e alla dedizione del gruppo ristretto estensore della norma, costituito da AISS, Federpol Italdetectives, Laboratorio per la Sicurezza, ASSIV, ANIVP, efficacemente supportato per gli aspetti di certificazione da ICMQ ed Accredia ed in continuo confronto con gli altri rappresentanti del sistema sicurezza partecipanti alla CT 043/GL 05 “Organizzazione e gestione della sicurezza” di UNI.

ICMQ, ha coinvolto i principali stakeholders, partecipanti al sottogruppo ristretto UNI, che hanno contribuito alla definizione delle norme UNI, per lo sviluppo degli schemi di certificazione:

- UNI 11926 - SERVIZI AUSILIARI ALLA SICUREZZA certificazione di prodotto/servizio
- UNI 11925 – OPERATORI DEI SERVIZI AUSILIARI ALLA SICUREZZA certificazione competenze delle persone

La pubblicazione della norma UNI 11925 per gli operatori dei servizi ausiliari alla sicurezza consente finalmente un riconoscimento anche a questa professione a sensi legge n. 4 del 14 gennaio 2013 "Disposizioni in materia di professioni non organizzate", che sarebbe meglio definire “diversamente organizzate”, per le quali non vige una disciplina specifica e non vi è l'obbligo di iscrizione ad albi, ordini o collegi. Questo è possibile attraverso la certificazione rilasciata da Organismo terzo ed indipendente accreditato, al fine di garantire l'affidabilità e l'imparzialità di tutto il processo di valutazione. La certificazione documenta, infatti, che una persona possiede determinate competenze descritte dalle norme di riferimento, dalle leggi o dai documenti dell'organismo di certificazione.

Attraverso uno specifico esame, condotto da esperti del settore, si accertano le competenze, quindi sia le conoscenze del candidato sia l’esperienza in campo ed abilità. Il valore aggiunto della certificazione di terza parte rispetto ad altre forme di attestazione o di autoreferenzialità risiede nello strumento della verifica imparziale in tutte le fasi della certificazione. Le organizzazioni possono quindi meglio orientare la scelta di un professionista più consono alle proprie esigenze, in base ai profili previsti dalla norma di riferimento, attingendo dal registro pubblico dei professionisti certificati. La norma UNI 11926, pone invece il focus sulla struttura dell’organizzazione, richiamando l’attenzione alla competenza delle risorse ed alla progettazione del servizio.

La norma, inoltre, auspica che l’impresa stessa disponga di personale certificato secondo i requisiti indicati nella norma UNI 11625, ritenendo soddisfatto il requisito delle competenze attraverso la certificazione.

 

UNI 11925 – operatori dei servizi ausiliari alla sicurezza

La norma UNI 11925, definisce i requisiti e le competenze degli operatori dei servizi ausiliari alla sicurezza, ossia gli addetti di imprese incaricate della gestione del patrimonio di una organizzazione al fine di assicurarne i requisiti di fruibilità, disponibilità, funzionalità.

Il compito principale di tali operatori è quello di contribuire alla realizzazione e alla gestione del processo di sicurezza adottato per la salvaguardia del patrimonio e l’assistenza delle persone, prestando la propria opera in tutti quegli ambiti non espressamente regolamentati e senza interferire con l’operato di organi pubblici o privati a cui la legge conferisce compiti di tutela della proprietà e delle persone ovvero dei presenti. Tali operatori sono riconosciuti come "percettori sensibili", rappresentando la prima linea nella percezione di eventi e circostanze che possono impattare la gestione del patrimonio del committente. Il ruolo degli operatori dei servizi ausiliari alla sicurezza si articola in tre profili: Assistente, Coordinatore e Responsabile.

Per l’accesso all’esame, oltre all’esperienza, è richiesta la partecipazione e superamento di un corso di formazione specialistica in materia di servizi ausiliari alla sicurezza, della durata di 60 h per il Responsabile e di 30 h per Assistente e Coordinatore. Tuttavia, esistono già figure che sono in possesso dei requisiti di accesso all’esame di certificazione in termini di formazione (addetti ai servizi di controllo, steward per gli stadi, chi ha già fatto un percorso formativo nelle forze dell’ordine, professionisti della security).

La norma salvaguarda quindi i percorsi formativi erogati secondo le disposizioni di cui ai DM Interno 01.10.2010 n. 269 e s.m.i., DM Interno 06.10.2009 e s.m.i., DM Interno 08.08.2007 e s.m.i. e di altri corsi erogati nell’ambito della formazione e dell’addestramento per addetti delle forze dell’ordine e forze armate, oltre a quelli in conformità alla norma UNI 10459.

COME FUNZIONA LA CERTIFICAZIONE OPERATORI 

 

Requisiti di accesso all’esame

Requisiti di accesso all’esame di Assistente, Coordinatore, Responsabile
Requisiti di accesso all’esame di Assistente, Coordinatore, Responsabile (ICMQ)

  

Iter di certificazione

L’esame ha lo scopo di verificare le competenze del Professionista. Il numero e tipologia delle prove variano in base al profilo:

  • per Assistente e Coordinatore è prevista una prova scritta con domande a risposta chiusa ed una prova orale
  • per il Responsabile, alle prove precedenti, con complessità adeguata al profilo, si aggiunge anche un caso studio.

La certificazione è un processo virtuoso che non si esaurisce con l’esame; garantisce che sia mantenuto, nel tempo, un adeguato livello di competenza da parte del professionista.

Ogni persona certificata viene iscritta nel “Registro delle persone certificate”, pubblicato sul sito di ICMQ e di Accredia.

Ciò consente di verificare lo stato della certificazione (validità, sospensione, revoca) e i dati della persona certificata.

La certificazione ha una durata di 5 anni. Ogni anno, per il mantenimento delle competenze le persone certificate devono dimostrare di aver svolto o gestito attività nella professione specifica, di aver gestito correttamente eventuali reclami ricevuti da parte di clienti e assenza di contenziosi legali in corso relativi all’attività certificata e di aver partecipato ad attività di aggiornamento (almeno 6 h/ anno), coerenti con le conoscenze previste per la figura professionale certificata. Per il rinnovo è previsto un colloquio orale.

 

UNI 11926 - servizi ausiliari alla sicurezza

La norma UNI 11926 identifica i servizi ausiliari alla sicurezza non regolamentati da norme cogenti e idonei ad assicurare le condizioni di fruibilità di beni materiali e immateriali di una organizzazione, da parte dei suoi utenti, nonché lavoratori e altre persone coinvolte: Portierato, Monitoraggio aree, Gestione dei flussi (ingresso e uscita di persone, veicoli, ecc.), Informazione, Controllo titoli in ingresso (ad esempio accesso al patrimonio per evitare intromissioni abusive), Accoglienza e assistenza.

La UNI 11926 definisce, inoltre, i requisiti essenziali delle organizzazioni imprenditoriali che erogano tali servizi e fornisce, in più, criteri per un approccio metodologico oggettivo per erogare i servizi ausiliari alla sicurezza, proponendo un modello per la gestione e l’erogazione di tali servizi, analizzandone gli ambiti strategico, tattico ed operativo. Si applica a tutte le organizzazioni imprenditoriali che erogano al mercato i servizi ausiliari alla sicurezza, quando tale attività è compresa nell’oggetto sociale.

I servizi ausiliari alla sicurezza comprendono le attività specialistiche (qualificate) diverse da quelle riservate per legge allo Stato ovvero a soggetti muniti di autorizzazioni di polizia, svolte anche con l’ausilio di adeguati e consentiti supporti, che sono contraddistinte da azioni dirette finalizzate ad attivare, in caso di effettiva necessità, gli organi specificatamente preposti per la salvaguardia della tutela del patrimonio e dei suoi utenti (stakeholder).

L’approccio metodologico per la produzione dei servizi ausiliari alla sicurezza considera 3 ambiti:

  1. Ambito Strategico (attività per la definizione dell’esigenza del committente e dei conseguenti obiettivi, nonché alla definizione delle risorse necessarie),
  2. Ambito Tattico (attività̀ per la pianificazione delle risorse e degli strumenti al fine di attuare l’erogazione dei servizi in modalità controllate per conseguire i risultati attesi)
  3. Ambito Operativo (attività di erogazione e controllo dei servizi, monitoraggio e misurazione, per mantenere o migliorare i risultati raggiunti).

 

Come funziona la certificazione?

La certificazione può essere richiesta da qualunque organizzazione di qualsiasi dimensione e forma giuridica il cui oggetto sociale o ambito di applicazione comprenda servizi ausiliari alla sicurezza, come definiti nella norma UNI 11926; ha una validità triennale e prevede un audit iniziale di certificazione e successive verifiche di sorveglianza annuale sino alla scadenza della certificazione per la quale è previsto un audit di rinnovo.

La certificazione volontaria, se perseguita e applicata come strumento di crescita e inserita in un processo di miglioramento continuo che coinvolga tutta l’organizzazione interessata, può costituire un elemento di distinzione e di credibilità sul mercato.

COME FUNZIONA LA CERTIFICAZIONE SERVIZI 

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