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Progetto STRIT: intervista al prof. Gaetano Manfredi

Strit, “Strumenti e Tecnologie per la gestione del Rischio delle Infrastrutture di Trasporto” Progetto di ricerca presentato nell’ambito del Programma Operativo Nazionale “Ricerca e Competitività 2007-2013” Regioni Convergenza - “Settore: Ambiente e Sicurezza”

Strit - “Strumenti e Tecnologie per la gestione del Rischio delle Infrastrutture di Trasporto”

Progetto di ricerca presentato nell’ambito del Programma Operativo Nazionale “Ricerca e Competitività 2007-2013” Regioni Convergenza - “Settore: Ambiente e Sicurezza”

La società STRESS, società consortile nata nel 2010, ha da poco raggiunto un importante obiettivo con l’approvazione del progetto STRIT.
Di seguito pubblichiamo un'intervista al prof. Gaetano Manfredi, presidente di STRESS e prorettore dell’Università Federico II di Napoli.

"Il progetto - sottolinea il prof. Manfredi nel corso dell'intervista - ha come obiettivo quello di guardare i sistemi di trasporto come una rete infrastrutturale in cui sono compresi viadotti e gallerie e di approcciare al tema della mitigazione del rischio con un approccio di tipo sistemico in cui si tiene conto del comportamento del singolo manufatto e soprattutto dei sistemi di interconnessione e della valutazione complessiva del rischio guardando alla rete e agli effetti di cascata. Una novità e uno dei valori aggiunti che risiedono nel progetto".

GUARDA IL VIDEO DELL'INTERVISTA

 

 


Due parole sul progetto STRIT

Il Progetto STRIT si pone l’obiettivo di affrontare i temi della valutazione, gestione e mitigazione dei rischi ambientali per le grandi infrastrutture di trasporto, al fine di ottimizzare gli interventi di manutenzione e/o di adeguamento strutturale di elementi o di opere d’arte in un’ottica multi-scala e multi-livello.
Le attività sono strutturate in diverse linee di ricerca che si svolgono in modo autonomo, ma in un ottica di complementarità e congruenza con l’obiettivo complessivo di progetto che trova sintesi nell' intervento dimostratore:

Sviluppo di metodi per la valutazione della vulnerabilità delle grandi infrastrutture viarie: saranno sviluppati metodi e strumenti per la valutazione della sicurezza di ponti e opere geotecniche, previa caratterizzazione delle azioni agenti sul sistema analizzato. A valle di campagne sperimentali, di caratterizzazioni dei livelli di prestazione dei singoli elementi, saranno prodotti strumenti di calcolo della vulnerabilità dell’intero sistema.

Metodi e tecnologie di riduzione del rischio delle grandi infrastrutture viarie: a partire dai dati di vulnerabilità saranno definiti gli interventi di adeguamento e/o miglioramento delle prestazioni strutturali, attraverso tecniche tradizionali o innovative: calcestruzzi ad alte prestazioni, barre in FRP, LMF, strategie di controllo passivo, isolamento, tessuti auto-monitoranti, ottimizzazione dei sistemi di rivestimento delle gallerie. La tecniche d’intervento si baseranno su dati rilevati in sito attraverso il monitoraggio intelligente di parametri necessari alla progettazione e sull’analisi del costo di ciclo di vita (LCC) delle opere. Sarà inoltre implementato un sistema di supporto alle decisioni (DSS) per il bridge management.

Impiego di tecniche di monitoraggio avanzate: saranno sviluppate tecniche di monitoraggio real-time di grandezze statiche e dinamiche, basate su sensoristica e algoritmi di controllo a basso costo e basso consumo, pensate per il monitoraggio permanente in condizioni estreme, con specifiche componenti per il supporto logistico (energia, connessione dati, gestione remota).

Gestione in tempo reale del rischio sismico delle grandi infrastrutture e gestione dell’emergenza: saranno studiati sistemi di early warning sismico (EWS) per le grandi infrastrutture di trasporto. Si svilupperanno modelli per l’analisi di pericolosità in tempo reale, per la rapid damage detection e per la stima della domanda di trasporto nell’immediato post-evento catastrofico ed algoritmi per il controllo di sistemi semi-attivi di protezione strutturale (attrito variabile, smorzamento viscoso variabile o con fluidi controllabili) integrati con il sistema EWS.

Per sperimentare e dimostrare sul campo i metodi e le tecnologie sviluppate per singole opere o a livello di sistema infrastrutturale, i diversi partner parteciperanno ad interventi dimostratori integrati su un sistema infrastrutturale reale e a prove su modelli in scala utilizzando anche tecniche avanzate di analisi (sperimentazione ibrida e telepresenza).

Soggetto Capofila: Stress S.c. a r.l.
Partners: Università degli Studi di Napoli Federico II, AMRA S.c. a r.l., Eucentre, Boviar S.p.A., Diagnosis S.r.l., DISMAT S.r.l., L&R S.r.l., UNICAL, COFER S.r.l.

Per maggiori informazioni: www.stress-scarl.com