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Architettura in legno: la nuova edizione del Wood Architecture Prize di Klimahouse

Il "Wood Architecture Prize 2025" torna con la terza edizione per promuovere l'uso del legno nell'edilizia sostenibile in Italia. Aperto a progetti completati dal 2021, premia innovazioni ecologiche e sarà presentato a Klimahouse 2025. Scopri chi sono i finalisti del Premio.

Edilizia in legno: ritorna il premio di architettura Wood Architecture Prize 2025, ecco i finalisti

Nel contesto della transizione ecologica ed energetica, il binomio legno e architettura è alla base di una visione progettuale sempre più consolidata, in Italia così come all'estero. Grazie alle sue straordinarie qualità ambientali e tecniche, il legno si conferma un materiale altamente innovativo per l’edilizia moderna, giocando un ruolo cruciale nella valorizzazione di un comparto che, sempre più, ha la responsabilità di rispettare gli standard internazionali dell’economia circolare.

Per sostenere un settore alla ricerca di nuove soluzioni sostenibili per fronteggiare la crisi climatica, sulla scia del successo delle prime due edizioni, parte il “Wood Architecture Prize 2025 by Klimahouse” , un’iniziativa che si inserisce nel dibattito europeo che ha individuato nella risorsa legno una strategia concreta per la trasformazione del mondo edile.

Istituito da Fiera Bolzano nell’ambito di Klimahouse, fiera di riferimento nel settore del risanamento e dell’efficienza energetica in edilizia, il “Wood Architecture Prize 2025”, primo premio annuale a livello nazionale per l'architettura in legno, si pone l’obiettivo di valorizzare la ricerca e la sperimentazione nella progettazione e di promuovere la conoscenza di soluzioni costruttive moderne sensibili all’ambiente.

Promosso con il patrocinio e il contributo scientifico dell'Università Iuav di Venezia e del Politecnico di Torino, in collaborazione con PEFC Italia - Associazione senza fini di lucro che promuove la gestione forestale sostenibile - l’iniziativa accoglie con particolare interesse le opere di architettura e di ingegneria particolarmente durevoli, in cui il legno viene impiegato in combinazione con altri materiali sostenibili, ideate e realizzate in una logica di filiera territoriale.

Potranno partecipare al “Wood Architecture Prize” nuove edificazioni, riqualificazioni e/o ampliamenti, sopraelevazioni di edifici esistenti, architetture temporanee e sperimentali e opere di differente connotazione funzionale - pubbliche o private, con spazi di uso individuale o collettivo - la cui realizzazione sia stata completata sul territorio nazionale a partire dall’anno 2021.

Il “Wood Architecture Prize 2025” mira a identificare i protagonisti, i talenti e gli innovatori della filiera delle costruzioni in legno a livello nazionale: non solo architetti ma anche ingegneri civili, ambientali e paesaggistici, committenti pubblici e privati, startup, PA, imprese e ricercatori che presentano pratiche virtuose nell'uso di tecnologie all'avanguardia.

GUARDA L'EDIZIONE 2023

GUARDA L'EDIZIONE 2024

 

Le categorie dei premi

Fra le opere partecipanti al concorso verranno selezionati complessivamente un massimo di 12 progetti finalisti, che verranno annunciati a dicembre 2024, sottoposti ad una successiva selezione per identificare i 3 progetti vincitori.

La giuria potrà attribuire fino a quattro menzioni speciali individuate tra i progetti finalisti, fra le quali una menzione speciale riconducibile a un progettista under 35 e una in relazione a progetti realizzati con legno proveniente da filiere locali, foreste gestite in maniera sostenibile e certificate (PEFC, FSC, ecc.).

LEGGI ANCHE:  Architetture in legno: ecco i progetti vincitori del Wood Architecture Prize 2023

 

La giuria

Sette i membri della giuria nazionale del “Wood Architecture Prize” edizione 2025 presieduta dall’ Arch. Manuel Benedikter -Benedikter Architekt e composta da esponenti del settore, della ricerca e dell’innovazione:

  • Prof. Paolo Simeone - Politecnico di Torino,
  • Prof. Guido Callegari - Politecnico di Torino,
  • Arch. Mauro Frate - MFA architetti e Professore contrattista Iuav,
  • Arch. Sandy Attia – MoDusArchitects,
  • Arch. Marta Baretti - Arbau Studio,
  • Luca Gibello – Direttore Il Giornale dell’Architettura.

 

I Finalisti 2025

1. Alter Stadel Maireggerhof // Ahrntal

Nome studio/società/ente
Kollektiv null17

 
Nome progettista

Philipp Steger

 
Design Team

Arch. Michael Baumgartner
Geom. Fabian Decassiani
Arch. Heinrich Mutschlechner

 

Alter Stadel Maireggerhof // Ahrntal Philipp Steger – Arch. Philipp Steger - Kollektiv null17
Alter Stadel Maireggerhof // Ahrntal, Philipp Steger – Arch. Philipp Steger - Kollektiv null17. (alexschidlbauer)

 

Breve curriculum del progettista/studio o del gruppo di lavoro

Null17 – Communication and Design , con sede a Brunico, è sinonimo di estetica essenziale, approccio di lavoro collaborativo ed elevata esperienza.

Il team, composto da architetti, tecnici e designer, realizza creazioni individuali cercando costantemente di pensare fuori dagli schemi. La collaborazione tra diverse discipline e la metodologia di progettazione interdisciplinare creano valore aggiunto per il rispettivo progetto e per i clienti. Lo scopo del lavoro è la creazione di un’estetica chiara, ridotta e significativa, con un’impressione duratura per ogni cliente e progetto.


Immagine per la diffusione del premio
© alexschidlbauer

 

2. casa Larun

Nome studio/società/ente
zarcola studio

 

Nome progettista

Federico Zarattini

 

Design Team
Federico Zarattini
Edoardo Giancola

 

Casa Larun, zarcola.
Casa Larun, zarcola. (© zarcola)

Breve curriculum del progettista/studio o del gruppo di lavoro

zarcola è uno studio di architettura con sede a Milano e nei monti Lessini, fondato da Edoardo Giancola e Federico Zarattini. Entrambi sono laureati al Politecnico di Milano, e hanno collaborato con diversi architetti stranieri, tra cui i norvegesi Sami Rintala e Dagur Eggersston, conosciuti per la pratica dell’autocostruzione. Giancola e Zarattini hanno anche lavorato con Alejandro Aravena e lo studio Elemental.

Tra le esperienze lavorative più significative per gli architetti, Zarattini e Giancola hanno lavorato rispettivamente nello studio Cino Zucchi Architetti a Milano e nello studio Atelier bow wowo di Tokyo. Lo studio lavora su alterazioni che trasformano e si mimetizzano nell’atmosfera del contesto, realizzate con un espressionismo tecnologico in cui elementi come la tradizione costruttiva, le tecniche elementari, materiali e i loro vincoli vengono utilizzati per disegnare gli elementi costruttivi. Attualmente, entrambi collaborano con il Politecnico di Milano in due differenti corsi di progettazione architettonica.

   

3. Centro Anck'io

Nome studio/società/ente
Antonio Ravalli Architetti
+ Giorgio Nicolò

 

Nome progettista
Arch. Antonio Ravalli + Arch. Giorgio Nicolò

 

Design Team
Arch. Antonio Ravalli
Arch. Giorgio Nicolò
Arch. Simone Pelliconi
Ing. Roberto Daducci
Ing. Andrea Fornari
Dott. Geol. Silvia Daleffe

 

Centro Anck'io Arch. Antonio Ravalli + Arch. Giorgio Nicolò
Centro Anck'io, Arch. Antonio Ravalli + Arch. Giorgio Nicolò. (Arch. Antonio Ravalli + Arch. Giorgio Nicolò)

 

Breve curriculum del progettista/studio o del gruppo di lavoro

Antonio Ravalli Architetti si interessa essenzialmente dei processi di trasformazione del paesaggio urbano e territoriale. L’interesse viene dimostrato sia in macroscala, dove l’architettura ha la possibilità di indagare e tentare di dare una risoluzione alle diverse condizioni del reale, sia alla microscala. Su quest’ultimo piano, si ricercano nuove interpretazioni del sapere tradizionale tipico dell’architettura tramite particolare attenzione ai modelli insediativi classici del territorio padano.

Anche la progettazione e realizzazione di interventi urbani all’estero da parte dello studio cerca di esplorare la possibilità di riappropriazione e riqualificazione delle zone grigie. Ad oggi, queste ultime sono interstizi tra le infrastrutture della città moderna, secondo criteri di plurifunzionalità, complementarità tra pubblico e privato, obiettivi ed usi temporanei.

 

4. costruito intorno - casa p

Nome studio/società/ente

Bergmeisterwolf

Nome progettista
Michaela Wolf

 

"Costruito intorno casa p", Bergmeisterwolf. (© Bergmeisterwolf Putzer)

Breve curriculum del progettista/studio o del gruppo di lavoro

L’ atelier Bergmeisterwolf è nato dall'incontro di Gerd Bergmeister e Michaela Wolf, che oggi vivono e lavorano insieme a Brixen e Rosenheim. nel corso degli anni, l'atelier ha sviluppato una propria metodologia di progettazione, che mira sempre a raggiungere un rapporto misurato e integrativo tra l'edificio e il paesaggio circostante.

In questo modo, tiene conto delle tradizioni locali del Sudtirolo e incorpora anche la loro vicinanza all'artigianato nello spirito di un laboratorio in cui idee e soluzioni spaziali sono personalizzate. L’approfondimento dei contesti urbani o rurali, la lettura contemporanea della storia e delle tradizioni locali determinano i primi passi concettuali che l'atelier compie per inserire nel paesaggio nuovi edifici, che fungono da capisaldi e generano così spazi architettonici in cui si creano nuovi luoghi. L’obiettivo è realizzare edifici in grado di contagiare il contesto circostante con un nuovo linguaggio formale contemporaneo e di rivelare l'identità dei luoghi.

  

5. Didactic Pavilion

Nome studio/società/ente
Banca del Fare - Fondazione Matrice ETS

 

Nome progettista
Arch. Filipa Farreca Sequeira Duarte

 

Didactic Pavilion. Banca del Fare - Fondazione Matrice ETS.
Didactic Pavilion. Banca del Fare - Fondazione Matrice ETS. (Arch. Filipa Farreca Sequeira Duarte)

 

Breve curriculum del progettista/studio o del gruppo di lavoro

Banca del Fare  è un progetto nato nel 2016 con l’obbiettivo di recuperare il patrimonio architettonico vernacolare dell’Alta Langa. Si studio si propone di affrontare l’abbandono e il degrado del paesaggio trasmettendo i saperi e le tecniche costruttive tradizionali tramite il metodo di imparare facendo, mettendo insieme artigiani e studenti in modalità di cantiere scuola.

Dal 2021 il progetto è stato inserito all’interno della Fondazione Matrice. La sede dei corsi si trova a Cascina Crocetta, una cascina didattica di proprietà del Comune di Castelletto Uzzone (CN) il quale è stato ristrutturato negli anni tramite i workshop estivi di Banca del Fare. Durante 10 giorni, artigiani e studenti lavorano lato a lato cercando di ricomporre l’innaturale cesura tra mano e mente che sta diventando sempre più profonda nel nostro sistema educativo. Per attuare un progetto o un percorso non basta aver compreso la teoria, ma occorre sperimentare con la pratica.

 

6. Ex marmeria - nuovo hub direzionale

Nome studio/società/ente
Corde architetti associati

Nome progettista
Arch. Alessandro Santarossa

 

Design Team
Arch. Giovanni Scirè Risichella
Arch. Elisabetta Fava
Arch. Giacomo Cornale
Arch. Teresa Busetto

 

Ex marmeria - nuovo hub direzionale. Corde architetti associati.
Ex marmeria - nuovo hub direzionale. Corde architetti associati. (© gerdastudio)

 

Breve curriculum del progettista/studio o del gruppo di lavoro

Corde Architetti è uno studio associato costituito nel 2004 e fondato da Alessandro Santarossa e Giovanni Scirè Risichella, con sede a Sacile (PN), in un’ex marmeria dismessa e trasformata in hub direzionale. Proprio quest’ultimo è il progetto candidato al presente premio.

Corde Architetti sviluppa progetti in ambito pubblico e privato con un'attitudine alla ricerca, al mantenimento e alla sostenibilità. Spaziando dagli studi di fattibilità, alla riqualificazione e riuso di edifici esistenti in ambito commerciale, direzionale e residenziale, ad interventi di rigenerazione urbana e nuova progettazione. Lo studio è inoltre specializzato nella progettazione di allestimenti museali e spazi di formazione specialistica.

Parallelamente all’attività professionale, Corde Architetti conduce attività di ricerca e di progettazione integrata avvalendosi di un consolidato gruppo di professionisti. Lo studio ha svolto diversi studi di fattibilità tecnico-economica per la riconversione di aree militari.

 

7. HAUS EGGEMOA

Nome studio/società/ente
Architekt Daniel Ellecosta

Nome progettista
Arch. Daniel Ellecosta

 

Haus Eggemoa_ Daniel Ellecosta, Arch Muehlwald
"Haus Eggemoa", Daniel Ellecosta, Arch Muehlwald. (© Daniel Ellecosta, Arch Muehlwald)

 

Breve curriculum del progettista/studio o del gruppo di lavoro

Lo studio di architettura Daniel Ellecosta concepisce l'architettura come un processo in cui il perseguimento della semplicità di un edificio è posto al centro dell'attenzione. L'idea di base di ogni progetto è l'accettazione duratura di un'opera architettonica, che richiede un’analisi approfondita e contemporanea del luogo, del contesto e dell'utente.
Riducendo l'essenziale a favore della persona, del luogo e del materiale, è possibile realizzare opere sostenibili in modo coerente, che non si limitano a soluzioni energeticamente funzionali, ma tengono conto anche delle condizioni culturali, sociali e costruttive. Per lo studio, è fondamentale un approccio metodico e graduale, caratterizzato dalla volontà di adattarsi alle condizioni esistenti, instaurare un dialogo e aprirsi a queste ultime.

   

8. Kindergarten Algund

Nome studio/società/ente
feld72 Architekten ZT GmbH

 

Nome progettista
Anne Catherine Fleith

 

Design Team
Elisabetta Carboni
Therese Eberl
Marie Falser
Markus Gianmoena
Sebastian Gremmelspacher
Valentin Heuwieser
Gerhard Mair

 

Kindergarten Algund  feld72 Architekten ZT GmbH
"Kindergarten Algund", feld72 Architekten ZT GmbH. (© schreyerdavid)

 

Breve curriculum del progettista/studio o del gruppo di lavoro

Il lavoro di feld72 è incentrato sull'interfacciarsi di architettura, urbanistica applicata e arte. feld72 ha realizzato numerosi progetti di varie dimensioni in ambito nazionale e internazionale, una vasta gamma che comprende masterplan, edifici, studi sullo sviluppo urbano, design di interni e mostre, strategie urbane e interventi su larga scala nell'ambiente urbano. Le opere pluripremiate si distinguono per un approccio socialmente responsabile, innovativo e sostenibile all'architettura e all'urbanistica.

Espandendo il campo dell'architettura nel contesto della serie di progetti autogestiti “Urban Strategies”, il collettivo si è impegnato fin dalla fondazione dello studio nel 2002 a Vienna ad affrontare le questioni dell'uso e della percezione dello spazio pubblico. Attraverso numerosi incarichi di insegnamento nelle università, l'approccio e la metodologia di feld72 sono stati integrati nel discorso accademico.

Individuare e rafforzare il potenziale dei luoghi e degli ambienti sociali è l’elemento fondamentale dei progetti di feld72.

   

9. Nido d'infanzia di Manifattura Tabacchi

Nome studio/società/ente

Aut Aut Architettura

 

Nome progettista
Edoardo Capuzzo Dolcetta

 

Design Team
Arch. Gabriele Capobianco
Arch. Edoardo Capuzzo Dolcetta
Arch. Jonathan Lazar
Arch. Damiano Ranaldi

   

Nido d'infanzia di Manifattura Tabacchi, Aut Aut Architettura.
Nido d'infanzia di Manifattura Tabacchi, Aut Aut Architettura. (© Alessandro Fibbi)

 

Breve curriculum del progettista/studio o del gruppo di lavoro

Aut Aut Architettura nasce nel 2016 dalla volontà di quattro architetti under 35 (Gabriele Capobianco, Edoardo Capuzzo Dolcetta, Jonathan Lazar e Damiano Ranaldi) di costituire una piattaforma aperta a molteplici collaborazioni e contaminazioni, sia interne che esterne alla disciplina, in cui la curiosità di comprendere il contesto e di rispondere ai suoi stimoli assume un ruolo strategico.

Il progetto presentato viene inteso come strumento di esplorazione e risposta critica, capace di condensare e metabolizzare le contraddizioni del contesto fisico e immateriale, avanzando un determinato discorso attraverso la prefigurazione di spazi nuovi e provocatori. Lo studio è proiettato a livello internazionale attraverso collaborazioni, progetti, pubblicazioni e conferenze, quali Moscow Urban Forum, London Festival of Architecture e Milano Arch Week.

Nel 2020 lo studio riceve il prestigioso riconoscimento di “Giovane talento dell’architettura italiana” conferito dal Consiglio Nazionale degli Architetti.

   

10. Rigenerazione delle Casermette di Moncenisio

Nome studio/società/ente
Antonio De Rossi, Laura Mascino, Edoardo Schiari, Matteo Tempestini, Maicol Guiguet

   

Nome progettista
Antonio De Rossi

 

Design Team
Prof. arch. Antonio De Rossi
Arch. Laura Mascino
Arch. Edoardo Schiari
Arch. Matteo Tempestini
Arch. Maicol Guiguet

 

Rigenerazione delle Casermette di Moncenisio
Rigenerazione delle Casermette di Moncenisio. Antonio De Rossi, Laura Mascino, Edoardo Schiari, Matteo Tempestini, Maicol Guiguet (Antonio De Rossi)

 

Breve curriculum del progettista/studio o del gruppo di lavoro

Il team composto da Antonio De Rossi, Laura Mascino e Matteo Tempestini ha al proprio attivo diversi progetti architettonici e di rigenerazione pluripremiati in diverse piccole realtà delle Alpi e dell'Appennino.

Lo studio Coutan Architetti (Edoardo Schiari e Maicol Guiguet) svolge la propria attività professionale in Piemonte, in particolare nelle valli alpine del torinese. L'attività dello studio si focalizza sul recupero di edifici esistenti e sull'utilizzo del legno di provenienza locale.

GUARDA QUI

   

11. Scuola d’infanzia e asilo nido a Chienes

Nome studio/società/ente
Roland Baldi Architects

 

Nome progettista
Arch. Roland Baldi

 

Design Team
Arch. Roland Baldi
Arch. Sila Giriftinoglu
Arch. Erica Mazzoni

       

Scuola d'infanzia e asilo nido a Chienes, Roland Baldi.
Scuola d'infanzia e asilo nido a Chienes, Roland Baldi. (© Baldi)

 

Breve curriculum del progettista/studio o del gruppo di lavoro

Roland Baldi Architects  è stato fondato nel 1994 a Bolzano. Il lavoro dello studio ricopre un ampio spettro di progetti diversi per scala, contesto e funzione.

L’architettura di Roland Baldi Architects è caratterizzata da grande sensibilità per il contesto, la funzionalità e il linguaggio progettuale: simple but different. Fondamentale è ridurre l’architettura alla sua forma più semplice, anche per i progetti più complessi. Linee pure, pochi materiali e colori utilizzati consapevolmente, riferimenti locali, funzionalità ed economia sono alla base del lavoro. In tutte le fasi del progetto, l’attenzione è rivolta all’utente, alle sue esigenze e alle sue aspettative.

Al di là della propria ricerca progettuale, lo studio partecipa in modo attivo, critico e riflessivo, all’attuale dibattito nell’ambito dell’architettura, dell’arte e del design.

   

12. We Rural

Nome progettista
Silvia Minutolo

 

Nome studio/società/ente
Archisbang

 

Design Team
Arch. Silvia Minutolo
Arch. Marco Giai Via
Arch. Eugenio Chironna

   

We Rural   Archisbang
"We Rural", Archisbang. (Archisbang)

 

Breve curriculum del progettista/studio o del gruppo di lavoro

Archisbang si occupa di progettazione architettonica, spazialità non convenzionale e cura del dettaglio nella realizzazione di architetture per l’innovazione, la formazione e la cultura. Il lavoro dello studio è caratterizzato da particolare attenzione per la riqualificazione del patrimonio esistente e l’inserimento degli interventi nel loro specifico contesto. Lo studio disegna spazi vitali per il territorio che lo circonda, luoghi di benessere dove liberare la creatività, lavorare, apprendere, abitare.

Attualmente è attivo nella progettazione di interventi di edilizia scolastica sul territorio nazionale. Oltre a gestire progetti in ambito residenziale e terziario, in cui emergono trasversalmente le stesse tematiche di sostenibilità, flessibilità e contaminazione tra le diverse funzioni.

 

Le premiazioni

I vincitori delle opere verranno annunciati in occasione di Klimahouse 2025, che si terrà dal 29 gennaio all’1 febbraio 2025, e potranno partecipare, in qualità di speaker, alle seguenti manifestazioni: “Waiting for Wood Architecture Prize 2026” e ReBuild Expo Congress di Madrid. I progetti avranno, inoltre, visibilità in occasione di altri eventi organizzati o partecipati da Fiera Bolzano, sinergici al mondo del legno sia a livello nazionale che all’estero, oltre che a livello mediatico.

  

Fonte: Wood Architecture Prize By Klimahouse

Allegati

Architettura

L'architettura moderna combina design innovativo e sostenibilità, mirando a edifici ecocompatibili e spazi funzionali. Con l'adozione di tecnologie avanzate e materiali sostenibili, gli architetti moderni creano soluzioni che affrontano l'urbanizzazione e il cambiamento climatico. L'enfasi è su edifici intelligenti e resilienza urbana, garantendo che ogni struttura contribuisca positivamente all'ambiente e alla società, riflettendo la cultura e migliorando la qualità della vita urbana.

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