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Impermeabilizzazioni sotto piastrelle: sistema Aquaexpert 3 no limits!

Impermeabilizzazioni sotto piastrelle: sistema Aquaexpert 3

L’impermeabilizzazione di balconi, terrazzi e superfici in genere destinate a pavimentazione incollata è un argomento attuale nel panorama dell’edilizia contemporanea sempre più dedicata alla ristrutturazione e alla riqualificazione; risolvere l’annoso problema di infiltrazioni di acque meteoriche è una delle esigenze primarie in qualsiasi lavoro. Negli ultimi decenni il mercato ha sviluppato un’offerta di soluzioni basate su impermeabilizzanti cemento-polimero (premiscelati cementizi additivati con resine polimeriche flessibilizzanti e impermeabilizzanti) utilizzati come strato impermeabilizzante su fondi minerali (massetti cementizi o caldane in cls) o su vecchie pavimentazioni su cui, poi, realizzare il nuovo pavimento incollato.

Le criticità ancora irrisolte di questi sistemi riguardano lo stato dei sottofondi prima dell’impermeabilizzazione in termini di integrità e di umidità residua.
Per l’applicazione di impermeabilizzanti definiti “in aderenza” (prodotti in adesione con i sottofondi, a cui si contrappongono prodotti flottanti tipo guaine e teli) è necessaria la continuità fisica dei manufatti: la presenza di qualsiasi frattura rappresenterebbe, se non idoneamente trattata, una discontinuità dell’impermeabilizzazione e, quindi, la perdita della tenuta idraulica. Si ricorda, a proposito, che ogni frattura presente in un manufatto in esterno è, potenzialmente, un giunto di movimento in cui si concentrano e sfogano le tensioni da deformazione per dilatazione termica. Le cause per cui formano fratture nei sottofondi sono numerosi e diffusissime: assenza di una idonea rete di giunti di frazionamento, assenza di una idonea rete di giunti di dilatazione, spessori non costanti, presenza di impiantistica, presenza di giunti di lavoro non trattati (riprese a freddo, fasce di livello, …).
La presenza di umidità residua nei sottofondi è, invece, causa di formazione di tensioni di vapore tali per cui viene ad essere compromessa l’integrità dell’impermeabilizzazione stessa nel suo spessore; spesso il fenomeno si traduce in “sbollamenti” e “rigonfiamenti” tali da compromettere l’integrità dell’intero sistema incollato. Tra le cause del fenomeno due casi frequentissimi: il mancato rispetto dei tempi di stagionatura dei manufatti cementizi e l’assorbimento di acqua meteorica nei giorni precedenti l’impermeabilizzazione.

Per garantire l’impermeabilizzazione anche in presenza di sottofondi gravati da queste due criticità Kerakoll propone AquaExpert 3, sistema impermeabilizzante antifrattura ad elevata adesione che garantisce la posa immediata del pavimento anche su sottofondi fessurati e con possibili tensioni di vapore per umidità residua.

Il sistema integrato è composto dalla membrana impermeabile antifrattura Aquastop Green che visto l’elevato contenuto tecnologico innovativo è stata coperta da brevetto europeo includendo le specifiche tecniche dei materiali utilizzati, le relative geometrie e le tecniche produttive.

La membrana polimerica composita Aquastop Greeen è realizzata dall’accoppiamento di tre strati ad alta specializzazione:
- strato superiore: fibre di PA per garantire l’adesione del rivestimento ceramico con gel-adesivo H40 No Limits;
- strato intermedio: membrana in HDPE a struttura deformabile per compensare le tensioni che si generano per dilatazione del pavimento e per ritiro igrometrico dei fondi non stagionati;
- stato inferiore: TNT geotessile traspirante per garantire l’adesione della membrana sui sottofodni di posa con il gel-adesivo H40 No Limits e permettere lo sfogo delle tensioni di vapore all’interno dei canali che il tessuto delimita sotto alla struttura in HDPE.


La membrana Aquastop Green, posata con H40 No Limits su fondi minerali (massetti cementizio, cls o ca) o su vecchie pavimentazioni, è quindi in grado sia di compensare i movimenti di apertura-chiusura delle fratture presenti nei sottofondi (fino a 1 mm) sia di compensare le tensioni di vapore per umidità residua dei sottofondi (u.r. max 8%) risolvendo definitivamente le criticità che gravano i fondi da impermeabilizzare.


Per garantire la tenuta idraulica del sistema il perimetro della superficie e i contatti tra teli adiacenti di membrana Aquastop Green vengono impermeabilizzandi incolando il nastro impermeabile elastico in polietilene Aquastop 100 con il sigillante minerale impermeabile Aquastop Fix. Con lo stesso iter si impermeabilizzano i contatti della membrana con gli scarichi della Linea Aquaform o con gli elementi architettonici presenti sulla superficie.
Realizzato il sistema impermeabilizzante Aquaexpert 3 si procede alla posa, anche immediata, della pavimentazione in gres porcellanato, materiali lapidei, clinker o cotto con gel-adesivo H40 No Limits; la ricerca di uno strato superiore specifico per ricevere un incollaggio diretto con gel-adesivo permette di raggiungere performance finali di adesione a taglio (adesioni a pacchetto) allineate con i valori caratteristici degli adesivi su sottofondi tradizionali.
Il sistema Aquaexpert 3 è l’unico sistema che permette la posa libera del rivestimento senza rispettare i giunti presenti nel sottofondo; è sufficiente realizzare una rete di giunti di dilatazione nel solo pavimento svincolata dall’andamento dei giunti o delle fratture presenti nel sottofondo.
Il pacchetto realizzato con Aquaexpert 3 e gres porcellanato (spessore10 mm) incollato con H40 No Limits raggiunge elevatissime resistenze alle sollecitazioni dinamiche tali per cui può essere destinato in usi commerciali ed industriali con presenza di carichi molto pesanti e ad alto impatto (Robinson Test – ASTM C 627).

Per la funzione di antifrattura la membrana Aquastop Green trova utilizzo anche in interno per permettere la posa su sottofondi fessurati e/o non perfettamente stagionati, svincolare lo schema di posa dalle geometrie dei sottofondi (posa in diagonale) ed evitare antiestetici tagli in corrispondenza di giunti termici o sottosoglia. La membrana Aquastop Green è idonea anche su pavimenti riscaldanti di qualsiasi tipo in quanto non riduce la resa dell’impianto, anzi, diffonde maggiormente il calore. La resistenza termica “R” è pari a 0,030 m2K/W (Istituto Giordano rapporto di prova 268740); la norma EN 1264-3:2009 indica di dimensionare l’impianto considerando per l’intero pavimento sopra l’impianto stesso un valore di “R” pari a 0,10 m2K/W.
Inoltre la membrana garantisce una riduzione del rumore da calpestio () pari a 9 dB (UNI EN ISO 717-2).

Info e documentazione tecnica www.kerakoll.com

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