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Stabilità ArtBonus: credito d'imposta 30% anche per ampliare alberghi

Il credito d’imposta del 30% per la ristrutturazione edilizia degli alberghi, previsto dal decreto Cultura ArtBonus, si applicherà anche ai casi in cui la ristrutturazione comporti un aumento della cubatura complessiva, entro i limiti fissati dal Piano Casa

Approvato l'emendamento che amplia l'applicazione del credito d’imposta del 30% per la ristrutturazione edilizia degli alberghi, previsto dal decreto Cultura ArtBonus, anche ai casi in cui la ristrutturazione comporti un aumento della cubatura complessiva, entro i limiti fissati dal Piano Casa

Chi amplia la struttura di un albergo potrà beneficiare del credito di imposta del 30% sui lavori. Lo predispone l'approvazione di un emendamento ad hoc alla Legge di Stabilità 2016 in sede di Commissione Bilancio della Camera e ora all’esame dell’Aula di Montecitorio.

La nuova disposizione prevede che l'agevolazione fiscale sia riconosciuta anche nel caso in cui la ristrutturazione edilizia comporti un aumento della cubatura complessiva, nei limiti e secondo le modalità previste dal Piano Casa del 2008.

Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della Legge di Stabilità saranno fissate:
a) le tipologie di strutture alberghiere ammesse al credito d’imposta;
b) le tipologie di interventi ammessi al beneficio;
c) le procedure per l’ammissione al beneficio;
d) le soglie massime di spesa ammissibile per singola voce di spesa sostenuta;
e) le procedure di recupero nei casi di utilizzo illegittimo dei crediti d’imposta.

Credito di imposta nelle strutture alberghiere: come funziona?
Agli alberghi e strutture alberghiere esistenti al 1° gennaio 2012, con almeno 7 camere, compresi alberghi, villaggi-albergo, residenze turistiche, alberghi diffusi, è riservato un credito di imposta del 30%, fino a un massimo di 200mila euro, delle spese sostenute tra il 1° gennaio 2014 e il 31 dicembre 2016, ripartito in 3 rate annuali (utilizzabile esclusivamente in compensazione), non cumulabile con altre agevolazioni fiscali.

Le spese agevolabili sono quelle sostenute per: ristrutturazione edilizia; restauro e risanamento conservativo; riqualificazione energetica; eliminazione delle barriere architettoniche; acquisto di mobili, componenti d’arredo, cucine, ecc.