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Aree urbane degradate: bando graduatoria per 46 interventi

Bando aree urbane degradate rivolto al risanamento delle periferie dei comuni italiani: stanziati 79 milioni di euro per 46 interventi tramite nuovo decreto governativo. Brescia prima in classifica

Si conclude, finalmente, l'iniziativa "aree urbane degradate" lanciata dal Governo nella Legge di Stabilità 2015 tramite il DPCM del 15 ottobre 2015 recante "Interventi per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate”.

Il Dpcm 15 ottobre 2015 ha approvato il bando che, nell'ambito del Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate, in attuazione dell'art. 1, commi 431, 432, 433 e 434 della legge 190/2014 (Legge finanziaria 2015), ha stabilito le modalità e la procedura per la presentazione, da parte dei comuni, di progetti di riqualificazione, costituiti da un insieme coordinato di interventi diretti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonchè al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale.

Di conseguenza, entro il termine del 30 novembre 2015 i Comuni presentarono 800 progetti di cui 451 inseriti in graduatoria, con stanziamento originario di 200 milioni di euro, poi ridotti a 80 milioni: con nuovo DPCM del 6 giugno 2017, in corso di pubblicazione in GU, vengono quindi finanziati i primi 46 progetti inseriti nell’elenco con 79 milioni di euro.

I vincitori
Il primo posto è occupato dal Comune di Brescia, che ottiene 2 milioni di euro (massimo finanziabile) e, sommando i 18 ottenuti dal recente Bando Periferie, sale a quota 20 milioni. Seguono a ruota, nella lista, altri comuni capoluogo come Ancona, Biella, Cagliari, Ferrara, La Spezia, San Benedetto del Tronto che ottiene quasi 1,4 milioni per prolungare un pista ciclabile, Senigallia che riceve quasi 2 milioni per risanare il Porto della Rovere ed Erice (nel trapanese), che ottiene 2 milioni per realizzare alcuni edifici pubblici per servizi di assistenza sociale.

Altri progetti e convenzioni
Gli ulteriori progetti potranno essere finanziati con le risorse che saranno eventualmente rese disponibili entro tre anni dalla data di pubblicazione del decreto sulla Gazzetta ufficiale. Entro il 31 luglio 2017 gli Enti beneficiari ed il Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri stipulano le convenzioni relative al finanziamento e alla realizzazione dei progetti. La rendicontazione delle spese sarà effettuata sulla base di un modello di rendicontazione predisposto dalla Presidenza del Consiglio dei ministri.

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