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Introduzione alle UNI EN ISO 12354:2017 per i calcoli previsionali di acustica edilizia

Le principali novità introdotte dalle le nuove versioni delle norme ISO 12354, Parti 1, 2 e 3, per i calcoli previsionali di acustica edilizia, pubblicate a luglio 2017.

INTRODUZIONE

A luglio 2017 sono state pubblicate le nuove versioni delle norme ISO 12354, Parti 1, 2 e 3, per i calcoli previsionali di acustica edilizia. 
La Parte 1 descrive i modelli per la valutazione dell’isolamento ai rumori aerei tra ambienti. La Parte 2 la determinazione del livello di rumore da calpestio. La parte 3 il calcolo dell’isolamento acustico delle facciate rispetto ai rumori esterni (Tab. 1).
I documenti sostituiscono le precedenti EN 12354 del 2002, modificandone in parte i modelli matematici. 
Questo articolo descrive le principali novità introdotte dalle nuove norme.

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  Tabella 1: Norme UNI EN ISO 12354:2017 

DA UNI EN A UNI EN ISO

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  Figura 1 – Da EN 12354:2002 a UNI EN ISO 12354

Un primo aspetto da evidenziare è il fatto che i documenti del 2017 sono stati pubblicati come ISO, a differenza delle precedenti EN. Mentre nel 2002 i modelli di calcolo erano stati elaborati da un gruppo di lavoro in sede CEN (Comitato Europeo per la Normazione), composto solo da esperti europei, le nuove 12354 sono state discussepresso ISO (International Organization for Standardization) ed hanno quindi validità in tutto il pianeta. In realtà nel 2005 erano già state pubblicate le norme ISO 15712 che di fatto riprendevano senza modifiche i contenuti delle EN 12354. Pertanto nel 2017 si è evitato di duplicare i documenti. Ora quindi le ISO 12354:2017 hanno abrogato sia le EN 12354:2002 che le ISO 15712:2005.Per quanto riguarda il nostro paese le norme sono state rese disponibili sul sito UNI a ottobre 2017, con la sigla UNI EN ISO 12354:2017. Inizialmente solo in lingua inglese, sono state poi riproposte nel dicembre dello stesso anno con traduzione italiana a fronte.

Ora, a seguito della pubblicazione delle nuove 12354, sono in corso i lavori per l’aggiornamento del rapporto tecnico italiano UNI TR 11175:2005 che basa i suoi modelli di calcolo sulle EN 12354:2002.

PARTE 1: ISOLAMENTO TRA AMBIENTI INTERNI (R’w)

La UNI EN ISO 12354-1 descrive le relazioni matematiche per determinare l’indice di potere fonoisolante apparente (R’w) di partizioni che separano ambienti differenti.

Come per la versione precedente, anche la norma del 2017 definisce un modello di calcolo “in frequenza” e un modello semplificato per “indice di valutazione”. Il primo permette di ricavare i valori “in frequenza” del potere fonoisolante apparente dalla partizione (R’), inserendo nel motore di calcolo i dati “in frequenza” (R) degli elementi che compongono gli ambienti. Il secondo invece determina direttamente l’indice di potere fonoisolante apparente (R’w) partendo dagli indici di potere fonoisolante (Rw) delle partizioni. (Fig. 2) Di seguito approfondiremo in particolare il modello semplificato.

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  Fig. 2 – Confronto tra modello in frequenza e semplificato

La procedura di calcolo, in estrema sintesi,spiega come determinare i percorsi di rumore da ambiente emittente ad ambiente ricevente e come combinarli tra loro. I percorsi attraverso le strutture edili in genere sono 13, un percorso diretto (RDd,w) e 12 percorsi laterali (Rij,w) (Fig. 3).

 calcoli-previsionali-acustica-edilizia-4.JPGFig. 3 – Percorsi tra ambiente emittente e ricevente

 

La Formula 1 riporta la relazione matematica per combinare tra loro i percorsi

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 Formula1 – Relazione per il calcolo di R’w

Rispetto alla EN 12354-1:2002, la relazione riporta al termine un nuovofattore per considerare nel calcolo eventuali prese d’aria nella parete, canali o altri passaggi per la trasmissione dei rumori aerei, come ad esempio corridoi esterni (Fig. 4).

calcoli-previsionali-acustica-edilizia-6.JPGFig. 4 -Passaggio di rumore aereo attraverso percorso esterno (Dns)

PARETI DI TIPO A E TIPO B

Una ulteriore novità, introdotta dalle ISO 12354:2017, è la suddivisione degli elementi costruttivi in due categorie: elementi di “Tipo A” ed elementi di “Tipo B”.

Gli elementi di “Tipo A” sono partizioni con un tempo di riverberazione strutturale che è principalmente determinato dagli elementi a loro connessi (fino ad almeno la banda di terzo di ottava da 1000 Hz), e con un decremento nel livello di vibrazione, attraverso l’elemento nella direzione perpendicolare alla linea del giunto, minore di 6 dB(fino ad almeno la banda di terzo di ottava da 1000 Hz). Tra questi elementi vi sono: partizioni in cemento armato gettato in opera, pareti in legno pieno (ad es. CLT, Cross LaminatedTimber), elementi in vetro, plastica, metallo, mattoni intonacati.

Gli elementi di “Tipo B” invece sono tutto ciò che non è di “Tipo A”. La norma indica che possono essere considerati in questa categoria le pareti a secco, costituite ad esempio da lastre in cartongesso o gessofibra su struttura metallica o in legno.
Nelle definizioni viene anche specificato che un elemento può essere considerato di Tipo A solo per una certa parte del range di frequenze e di Tipo B per la parte restante. Ad esempio alcune pareti in muratura sono di Tipo A nelle frequenze basse e medie e di Tipo B nelle frequenze più elevate.

Le ISO 12354:2017 differenziano i modelli di calcolo in base al tipo di elementi considerati. Per gli edifici costruiti con elementi di “Tipo A” si mantengono in sostanzale relazioni matematiche proposte nelle EN 12354:2002. Per il “Tipo B” invece le trasmissioni laterali (Rij,w)  vengono calcolate a partire dal corrispondente indice di isolamento acustico normalizzato Dn,f,ij,w (Formula 2).

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  Formula 2: calcolo dei percorsi laterali per edifici leggeri

 

 

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Nell'articolo completo:
CALCOLO DELL’INCREMENTO DI POTERE FONOISOLANTE
PARTE 2: LIVELLO DI RUOMORE DA CALPESTIO (L’n,w)
PARTE 3: ISOLAMENTO DI FACCIATA (D2m,nT,w)

CONCLUSIONI
Questo breve articolo ha descritto le principali novità introdotte dalle norme UNI EN ISO 12354:2017. Per certi aspetti appare che i nuovi modelli sembrano essere più dettagliati rispetto ai precedenti e, in vari casi, i calcoli eseguiti con le nuove norme determinano risultati “migliori” rispetto a prima.Si consiglia comunque di mantenere un adeguato margine di sicurezza nei calcoli sui requisiti acustici passivi e di ricordare che, se non si verifica la corretta posa in opera di materiali e sistemi costruttivi, le valutazioni previsionali potranno risultare del tutto disattese.

Per chi vuole iniziare a far pratica con le nuove norme ricordiamo che ANIT, Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e acustico, ha sviluppato per i propri soci il software Echo 8.0,aggiornato con le ISO 12354:2017. Il programma può essere scaricato dal sito www.anit.it  ed utilizzato in versione demo per 30 giorni.

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