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E' scomparso l'architetto Luigi Snozzi, il maestro del Calcestruzzo

Luigi Snozzi, considerato il capostipite della cosiddetta "scuola ticinese" - il gruppo di architetti della Svizzera italiana affermatisi dagli anni '80 sulla scena internazionale - ha collaborato negli anni con Livio Vacchini, Bruno Jenni, Mario Botta e Aurelio Galfetti.

 

30 dicembre 2020: Luigi Snozzi, il famoso architetto si è spento oggi a 88 anni a Casa Rea a Minusio

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Luigi Snozzi, considerato il capostipite della cosiddetta "scuola ticinese" - il gruppo di architetti della Svizzera italiana affermatisi dagli anni '80 sulla scena internazionale - ha collaborato negli anni con Livio Vacchini, Bruno Jenni, Mario Botta e Aurelio Galfetti.

Nato a Mendrisio nel 1932, Snozzi era diplomato al Politecnico di Zurigo, perfezionandosi con Peppo Brivio e Rino Tami. Ha fondato il suo primo studio di architettura a Locarno nel 1958 per poi associarsi con l'amico Livio Vacchini (1962-1971) e, a Zurigo, con Bruno Jenni (1975-1988).

 

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Casa Snider

 

Snozzi era noto per l'impiego del il calcestruzzo armato, che utilizzava con stile neo-razionalista.

In una recente intervista l'architetto aveva spiegato il perchè della sua affezione per il calcestruzzo: "Semplicemente mi piace. È un materiale che dura nel tempo." (fonte: espazium.ch)

Dimostrava un profondo interesse per l’analisi storica e morfologica del sito, tanto da considerarla spesso fattore determinante per il progetto. Si è spesso anche dedicato a restauri di monumenti, tra cui il Santuario della Madonna del Sasso e a Monte Carasso la zona monumentale con la completa riqualificazione dell’antico convento.

Numerose sono le mostre a lui dedicate in ambito europeo ed extraeuropeo, così come le conferenze ed i seminari tenuti presso le più prestigiose facoltà del mondo. 

La sua opera costruita è costituita prevalentemente da case unifamiliari. Alcune di esse, ubicate in luoghi isolati, al di fuori del contesto edificato, sembrano contraddire le sue convinzioni in materia di densificazione. Tuttavia, anche se in scala ridotta, in questi piccoli progetti si riconosce la stessa attenzione per il territorio: spesso costituiti da singoli edifici, essi dialogano con il luogo e sono icone di un attento contestualismo. Questo modo di fare architettura ha influenzato e continua a influenzare un’intera generazione di architetti in Svizzera. (fonte: espazium.ch)

Tra le sue opere più famose Casa Snider a Verscio e casa Kalmann a Brione Sopra Minusio, ma soprattutto la riqualifica del centro monumentale di Monte Carasso. Per quest'ultimo lavoro era stato insignito dei premi “Beton”, “Wakker” e “Prince of Wales” dell'università di Harvard. 

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Casa Kalmann

Il progetto, prima che strumento di trasformazione, è strumento di conoscenza.

Ha insegnato presso la Facoltà di Architettura di Alghero - Università degli Studi di Sassari, dalla quale ha ricevuto il 24 luglio 2007 la laurea honoris causa in Architettura. 

 

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Monte Carasso