Molti degli edifici italiani realizzati tra gli anni '40 e '70 sono soggetti al fenomeno dello sfondellamento, problematica legata ad elementi non strutturali come i laterizi dei solai. I sistemi OLYMPUS-SAFE, adatti a vari tipi di solai, permettono di rimediare al problema e prevenire il tutto, rendendo l'ambiente sicuro. Vediamo come funzionano i sistemi di OLYMPUS e come è stata valutata la loro efficacia.
Inoltre è possibile utilizzare anche un software, sviluppato direttamente dall'azienda, che consente ai tecnici di verificare il dimensionamento di un intervento antisfondellamento.
Il fenomeno dello sfondellamento riguarda una grossa fetta dell’edilizia italiana, soprattutto pubblica (ad es. scuole o uffici), edificata principalmente tra gli anni ‘40 e ’70. Solo a distanza di 50 anni però è emersa con forza questa problematica legata ad elementi non strutturali, spesso ignorati, come i laterizi (cd. pignatte di alleggerimento) dei solai. Tuttavia, pur non essendo un problema squisitamente strutturale (in realtà lo è in parte) in caso di sfondellamento possono staccarsi e cadere anche fino a 100 kg di materiale (intonaco e laterizi) a mq di solaio. Il problema è pertanto molto serio, se pensiamo ad esempio ad un’aula scolastica. I sistemi antisfondellamento OLYMPUS-SAFE consentono di porre rimedio e prevenire il fenomeno, rendendo l’ambiente sicuro.
È molto frequente, soprattutto in alcune tipologie di solai latero-cementizi il fenomeno comunemente detto dello sfondellamento. Esso consiste nella rottura e caduta del “fondello” ossia del laterizio, presente al di sotto dei travetti in alcune tipologie di solai, per effetto dell’ossidazione delle armature presenti nel travetto. Nella sua accezione più generale però si può intendere un qualsiasi fenomeno di degrado che comporti la caduta di intonaci e laterizi dall’intradosso di un solaio di qualsiasi tipologia. Pur non trattandosi di un intervento strutturale, questo tipo di rimedio consente di proteggere cose e persone da un potenziale rischio.
I nuovi sistemi antisfondellamento certificati OLYMPUS-SAFE sono adatti ad essere applicati, anche in ambiente aggressivo, su diverse tipologie di solai.
Test e sperimentazione sulle nuove reti in fibra di basalto
Nell’ambito dei processi di ricerca e sviluppo la Olympus ha individuato nuovi materiali caratterizzati da alte performance, leggerezza e praticità. In questo senso le nuove reti in fibra di basalto OLY MESH BASALT rappresentano un’innovazione. La produzione delle reti in fibra di basalto deriva dalla fusione e filatura di rocce vulcaniche ed il loro utilizzo presenta numerosi vantaggi:
La Olympus ha testato, in accordo alle Linee Guida per l’identificazione, la qualificazione ed il controllo di compositi fibrorinforzati a matrice inorganica, denominati FRCM (Fiber Reinforced Cementitious Matrix), impiegati per il consolidamento strutturale due nuove reti in fibra di basalto denominate:
Dai test di laboratorio sono state ricavate le principali caratteristiche di resistenza delle reti. I test sono stati svolti presso il laboratorio autorizzato ai sensi della Legge 1086/71 con estensione alle prove sui materiali compositi La.Sped. Tirreno srl di Cava de Tirreni (SA).
I principali risultati dei test sono riportati nella tabella seguente:
Oltre ai test di caratterizzazione meccanica delle reti, Olympus ha ingegnerizzato e certificato un sistema antisfondellamento costituito da:
Al fine di garantire la massima sicurezza dei propri sistemi, Olympus ha realizzato presso i laboratori di Istituto Giordano SpA una campagna di prove su solai in scala 1:1 al fine di determinare la resistenza dei sistemi OLY SAFE sia applicati a secco sia con malta della linea OLY WALL. Ciascuna tipologia di solaio rinforzato con i sistemi OLY SAFE è stata caratterizzata con il proprio carico limite certificato.
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Il campione sottoposto a prova è costituito da un sistema di contenimento realizzato in fibra di basalto applicato sull’intradosso di una porzione di solaio in latero-cemento con travetti passo 500 mm, montato su di un telaio realizzato con tubolari metallici. I fissaggi meccanici vengono effettuati in corrispondenza dei travetti in modo alternato e con un passo di 50 cm, con un fissaggio aggiuntivo in corrispondenza del sormonto di 15 cm.
Le prove sono state effettuate applicando un carico verticale mediante punzone di spinta realizzato in legno multistrato su una porzione di rete in prossimità del centro del simulacro di solaio. In tale posizione centrale è stata lasciata un’apertura di dimensioni pari ad un laterizio, in maniera da applicare il carico verticale direttamente sulla rete in fibra di basalto. Il carico è stato applicato in modo continuo fino al cedimento della rete in fibra di vetro o di un componente del sistema di contenimento in prova.
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