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Le nostre scuole prima di tutto. Strategie ed interventi a seguito del sisma 2012

il programma operativo e il coordinamento degli interventi sulle scuole in seguito al terremoto dell'Emilia del 2012

L’IMPORTANZA DELLA MEMORIA
Nel novembre del 2002, il terremoto di magnitudo 6,0 ha colpito il Molise: a San Giuliano di Puglia nel crollo della scuola elementare, hanno perso la vita 27 bambini e altre tre persone.



Figura 1 - Sisma del Molise nel 2002

Nell’aprile del 2009, il terremoto di magnitudo 5,8 ha colpito l’Abruzzo ed in particolare L’Aquila, provocando 309 vittime. Il sisma ha danneggiato pesantemente il patrimonio edilizio scolastico coinvolgendo circa 6.000 studenti e si è resa necessaria la ricostruzione di n. 31 edifici scolastici, di cui 27 a L’Aquila, per l’apertura dell’anno scolastico 2009/2010.



Figura 2 - Sisma dell'Abruzzo nel 2009

Nel maggio 2012 il terremoto in Emilia-Romagna, che ha colpito le province di Bologna, Modena, Reggio e Ferrara, ha provocato 27 vittime.
Il sisma ha danneggiato pesantemente 79 scuole coinvolgendo circa 17.000 studenti e si è resa necessaria la costruzione di n. 58 edifici scolastici per l’apertura dell’anno scolastico 2012/2013.



Figura 3 - Sisma dell'Emilia nel 201
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Nel nostro Paese il patrimonio edilizio scolastico è evidentemente ormai vetusto:
- circa il 60% è stato costruito prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica;
- il 33,70% si trova in aree a rischio sismico;
- il 10,67% in aree ad alto rischio idrogeologico;
- il 36% ha necessità di interventi di manutenzione urgenti;
- circa il 50% non possiede le certificazioni di agibilità;
- per più del 65% non possiede il certificato di prevenzione incendi.
La normativa che riguarda le scuole risale al dicembre del 1975.

Siamo tutti coscienti della grande importanza che riveste la scuola nella società, non intendendo solo l’istituzione in sé, che deve formare ed informare i cittadini del domani: la scuola è l’edificio dove ogni genitore consegna, ogni mattina, per la gran parte dell’anno, il suo bene più prezioso, anzi il bene più prezioso che ogni Paese possiede, i suoi figli.
Tutte le scuole sono le nostre scuole.

I DANNI IN EMILIA
Il sisma del maggio 2012 ha danneggiato in Emilia-Romagna prevalentemente le attività produttive private, che rappresentano in alcuni casi la punta di diamante della produzione mondiale del settore interessato, oltre ovviamente i beni culturali.
In misura minore rispetto ai recenti sismi, è risultato danneggiato il patrimonio edilizio privato, tuttavia sin dalla prima scossa del 20 maggio è risultato importante il pegno pagato al sisma dagli edifici scolastici, aggravato ancor più a seguito della seconda grave scossa del 29.

Dall’analisi speditiva del rilievo dello stato del danno su n. 1.041 edifici scolastici controllati, sono stati conseguiti i seguenti esiti di agibilità:

A = 471
B = 301
C = 63
D = 19
E = 160
F = 27

Pertanto sono risultati danneggiati, seppure con livelli diversi, circa 540 gli edifici scolastici: in sintesi più del 50% del patrimonio edilizio scolastico presente nelle zone terremotate, confermando di fatto la situazione che si riscontra a livello nazionale.

LE SCUOLE PRIMA DI TUTTO

Consci che per il ripristino e restauro dei beni culturali, di cui si è curata l’immediata messa in sicurezza, sarebbero stati necessari tempi lunghi per l’avvio delle procedure di intervento, l’obiettivo principale della ricostruzione si è focalizzato nel ripristino e ricostruzione sia degli edifici scolastici che degli edifici legati alle attività economiche e produttive, intesi quali elementi fondamentali per la una rapida ricostruzione di ciò che era andato distrutto dal sisma e per la ripresa della attività economiche e sociali.
L’impegno del Commissario e delle amministrazioni locali è stato quello di considerare come obiettivo prioritario “LE SCUOLE PRIMA DI TUTTO”, anche e soprattutto per rafforzare nell’immediatezza la sicurezza e la serenità delle comunità colpite dal sisma e per non far perdere agli studenti terremotati l’anno scolastico 2012/2013, che doveva comprendere, in ogni caso 200 giorni di lezione.

ALL'INTERNO DELL'ARTICOLO INTEGRALE SI APPROFONDISCONO:

  • IL PROGRAMMA OPERATIVO SCUOLE
  • Il COORDINAMENTO DEGLI INTERVENTI
  • I METODI E LE PROCEDURE DI APPALTO
  • LA DEFINIZIONE DEGLI STANDARD DI PROGETTO
  • SICUREZZA - ACCESSIBILITA’ - QUALITA’
  • GLI EDIFICI SCOLASTICI TEMPORANEI (EST)
  • I PREFABBRICATI MODULARI SCOLASTICI (PMS)
  • LE PALESTRE SCOLASTICHE TEMPORANEE (PST)
  • LABORATORI, AULA MAGNE E BIBLIOTECHE

Manuela Manenti

Ingegnere, Responsabile Unico del Procedimento per la realizzazione degli Edifici Scolastici Temporanei (EST), dei Prefabbricati Modulari Scolastici (PMS) e degli edifici pubblici danneggiati dal sisma, nell’ambito della Struttura Tecnica del Commissario

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