Approvata la MOZIONE del 57° CONGRESSO NAZIONALE degli INGEGNERI
Gli Ingegneri italiani, riuniti nel 57° Congresso Nazionale in Rimini, conclusosi il 14 settembre 2012,premesso che il rapporto responsabile e propositivo del CNI con le istituzioni e con il governo nazionale deve sempre più assumere carattere di stabilità e di confronto serrato, nel rispetto della dignità dei reciproci ruoli ;che il Paese richiede la partecipazione dell’ingegneria a sfide importanti e difficili, che parlano il linguaggio dello sviluppo sostenibile, dell’efficienza, dell’innovazione, della ricerca tecnologica e scientifica, della tutela dell’ambiente e della riqualificazione delle città;che l’apporto degli Ingegneri è fondamentale per la crescita economica e sociale;che un sistema ordinistico rinnovato e moderno garantisce la società attraverso la qualità della prestazione professionale, il rispetto dei principi etico-deontologici e il controllo sull’aggiornamento professionale degli iscritti;
MOZIONE CONGRESSUALE
approvata dal 57 CONGRESSO NAZIONALE degli ORDINI DEGLI INGEGNERI
RIMINI 2012
Gli Ingegneri italiani, riuniti nel 57° Congresso Nazionale in Rimini, conclusosi il 14 settembre 2012,
premesso
che il rapporto responsabile e propositivo del CNI con le istituzioni e con il governo nazionale deve sempre più assumere carattere di stabilità e di confronto serrato, nel rispetto della dignità dei reciproci ruoli ;
che il Paese richiede la partecipazione dell’ingegneria a sfide importanti e difficili, che parlano il linguaggio dello sviluppo sostenibile, dell’efficienza, dell’innovazione, della ricerca tecnologica e scientifica, della tutela dell’ambiente e della riqualificazione delle città;
che l’apporto degli Ingegneri è fondamentale per la crescita economica e sociale;
che un sistema ordinistico rinnovato e moderno garantisce la società attraverso la qualità della prestazione professionale, il rispetto dei principi etico-deontologici e il controllo sull’aggiornamento professionale degli iscritti;
che il Congresso valuta positivamente la riforma delle professioni approvata nell’agosto 2012, avendo la stessa sancito che l’esercizio della professione deve essere fondato sull’autonomia e sull’indipendenza di giudizio, intellettuale e tecnica, del professionista ed essendo stata riconosciuta la necessità degli Ordini e della loro autonoma soggettività giuridica, con il mantenimento delle funzioni amministrative e di quelle disciplinari ;
che il ruolo dei Consigli Nazionali è stato rafforzato, anche attraverso l’autonomia nella predisposizione dei regolamenti attuativi della riforma, quale ad esempio quello concernente l’istituzionalizzazione della formazione continua ;
che l’attenzione alle nuove generazioni e alle difficoltà strutturali di inserimento nel mondo del lavoro che esse incontrano rappresenta un’ulteriore sfida e quindi un preciso impegno del Consiglio Nazionale e di tutte le rappresentanze della Professione ;
che il linguaggio plurale e solidale, che in questo Congresso è stato adottato, deve diventare metodo costante e consolidato di azione e di confronto, interno ed esterno alla Categoria;
che l’importanza dell’internazionalizzazione della professione e l’impatto dell’ordinamento comunitario su quello nazionale richiedono una partecipazione attiva sin dalla fase iniziale di predisposizione delle regole di fonte comunitaria ;
che l’obiettivo primario è il soddisfacimento delle esigenze dei cittadini attraverso la piena affermazione del ruolo degli Ordini professionali quale valore aggiunto della società ;
IMPEGNANO
Il Consiglio Nazionale :
1) a consolidare il rapporto con le altre professioni, in particolare quelle tecniche, per avere più forza nel portare avanti iniziative e proposte utili per il Paese, anche attraverso la condivisione e collaborazione delle rispettive strutture (Centro Studi, Fondazioni, ecc.), nell’ottica di una consapevole ottimizzazione delle risorse umane, economiche e strumentali ;
2) a perseguire l’obiettivo della sicurezza e salute dei cittadini, attraverso la prevenzione in tutte le forme e gli ambiti di vita e di lavoro, per evitare di continuare a rincorrere le emergenze e le calamità naturali, attraverso l’introduzione di specifiche regole, supportate da forme di incentivazione economica;
3) a lavorare per l’ampliamento del mercato professionale dell’ingegneria nelle attività di programmazione, pianificazione, progettazione, gestione, realizzazione, ed anche nel campo delle nuove tecnologie e dell’agenda digitale;
4) a favorire l’affermarsi della figura dell’Ingegnere di competenza ampia, flessibile ed aperta, in linea con l’evoluzione rapidissima del mercato delle conoscenze, anche in campi diversi da quelli di specifica competenza ;
5) a coinvolgere le nuove generazioni nell’elaborazione dei prossimi regolamenti attuativi della riforma delle professioni ;
6) ad approfondire il tema del rapporto tra accesso all’università, percorso formativo ed ingresso nel mondo del lavoro, in un’ottica di consapevole pianificazione e raccordo con le esigenze e i bisogni del Paese e del mercato ;
7) ad affrontare il tema del tirocinio professionale – attualmente non obbligatorio per gli Ingegneri – nell’ottica di un trasferimento e di uno scambio stimolante delle competenze tra le generazioni, lontano dalla costruzione di forme di precariato e di mortificazione dei giovani;
8) a promuovere – attraverso Ingegneri impegnati nel mondo della docenza – il miglioramento dell’intero percorso di studi e l’importante collegamento tra didattica, università, mondo produttivo e delle professioni e imprese ;
9) a favorire, per il tramite degli Ingegneri, i processi di ammodernamento ed innovazione della pubblica amministrazione ;
10) a riaprire un dialogo incisivo con il governo nazionale sul tema dei rapporti di lavoro negli studi professionali nel rispetto delle competenze e della dignità delle persone e delle forme organizzative tipiche della nostra realtà professionale ;
11) a lavorare per un sistema di regole che garantiscano trasparenza del mercato, in un equilibrio tra qualità e costo della prestazione, a favore della tutela e della sicurezza dei cittadini;
12) ad attivare una specifica azione presso i Ministeri e gli organismi competenti, riguardo all’eccesso di fiscalità, diretta e indiretta, che grava sull’attività professionale, nonché per l’eliminazione delle contraddizioni imposte dal rigido rispetto del Patto di stabilità, relativamente, in particolare, alle spese per investimenti ;
13) a portare a compimento le proposte avanzate in occasione del Professional Day, di cui si allega il documento riepilogativo;
14) ad intensificare il rapporto con gli organismi associativi degli Ingegneri, non solo in Europa, anche al fine di favorire l’esercizio della professione oltre i confini nazionali;
15) a promuovere una revisione dei rapporti e delle competenze Stato-Regioni, nell’ottica dell’eliminazione dei conflitti che si traducono in un freno alla crescita del Paese;
16) ad approvare il nuovo Codice deontologico, nonché ad adoperarsi perché sia assicurata al nostro Paese la certezza del diritto e sia contrastata ogni forma di illegalità, anche attraverso una riforma della giustizia, al fine di favorire e promuovere le attività di sviluppo ed investimento economico.
RIBADISCONO :
la indispensabile funzione dell’Ordine quale catalizzatore di quelle esperienze, potenzialità, capacità che animano il mondo dell’ingegneria, nel senso più ampio del termine e auspicano una presenza sempre più attiva e consapevole degli Ingegneri nella società.