Asili nido e scuole materne: finanziamento di 209 milioni. Le specifiche
Edilizia scolastica: la Conferenza Stato Regioni ha autorizzato lo stanziamento di 209 milioni per la realizzazione, il miglioramento e l'ampliamento di asili nido e scuole materne
La Conferenza Stato-Regioni ha dato l’ok per l’avvio del Piano pluriennale di azione nazionale per la promozione del Sistema integrato di educazione e di istruzione per la fascia 0-6 anni previsto dalla Legge della Buona Scuola (legge 107/2015), approvando lo stanziamento di 209 milioni di euro che le regioni dovranno destinare a servizi per potenziare nidi e scuole materne da 0 a 6 anni per la realizzazione di nuove strutture o il miglioramento e l’ampliamento di quelle esistenti ma anche per far fronte alle spese di gestione, con lo scopo di incrementare i servizi offerti alle famiglie nonché di ridurre i costi che devono sostenere.
Nel comunicato del MIUR dedicato all'operazione, si apprende che i fondi verranno erogati dal Miur direttamente ai Comuni beneficiari, in forma singola o associata.
Il piano, che ha durata triennale, finanzierà quindi anche interventi in materia di edilizia scolastica, sia con nuove costruzioni che con azioni di ristrutturazione, restauro, riqualificazione, messa in sicurezza e risparmio energetico di stabili di proprietà delle amministrazioni locali. La Lombardia è la regione che avrà più fondi.
"L'assegnazione dei 209 milioni è un atto importante al quale dobbiamo fare seguire il nostro impegno condiviso per accelerare la realizzazione del sistema integrato - ha dichiarato in merito il ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli -. Fare crescere bene i più piccoli, fornire loro un’educazione e un’istruzione di qualità è una sfida che come Paese abbiamo deciso di fronteggiare aderendo all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile".
Suddivisione regionale del fondo
Per l’anno 2017, la ripartizione del Fondo seguirà questi criteri:
- per il 40% in proporzione alla popolazione di età 0-6 anni, in base ai dati Istat;
- per il 50% in proporzione alla percentuale di iscritti ai servizi educativi al 31 dicembre 2015;
- per il 10% in proporzione alla popolazione di età 3-6 anni, non iscritta alla scuola dell’infanzia statale, in modo da garantire un accesso maggiore.
Nello specifico (tabella completa), la Lombardia è la regione con più fondi (40 milioni di euro) mentre Molise e Val d’Aosta hanno avuto gli stanziamenti minori (rispettivamente 731.872 euro e 658.516 euro).
Poli per l'infanzia
Nel comunicato, inoltre, si specifica che il decreto attuativo della legge 107/2015 approvato ad aprile prevede, inoltre, la costituzione di Poli per l’infanzia per bambine e bambini di età fino a 6 anni, anche aggregati a scuole primarie e istituti comprensivi, che serviranno a potenziare la ricettività dei servizi e sostenere la continuità del percorso educativo e scolastico: il decreto di riparto dei 150 milioni di euro di risorse Inail per il triennio 2018-2020, che le Regioni potranno utilizzare per la realizzazione di Poli per l’infanzia, è stato firmato a luglio scorso.
Viene prevista, nello specifico, la qualifica universitaria come titolo di accesso per il personale, anche per i servizi da 0 a 3 anni, nell’ottica di garantire una sempre maggiore qualità del sistema.