Bim e i protocolli di sostenibilità:
Il Bim – Building Information Modeling – è un modello di sviluppo che prevede un unico processo di informazione intelligente e rappresenta un efficace strumento operativo a servizio dei protocolli di sostenibilità. Su questo tema il 26 gennaio si è svolto, organizzato da OneTeam, il seminario Il Bim per i protocolli Leed ed Envision - Innovazione nella progettazione di edifici e infrastrutture sostenibili, che ha visto la partecipazione di un buon numero di progettisti, general contractor e proprietari immobiliari.
Si tratta di strumenti che curano aspetti diversi delle costruzioni, ma che hanno molto in comune: il loro livello di dettaglio cresce parallelamente al progetto e facilitano la collaborazione interdisciplinare. Partono dalla pianificazione, passano allo sviluppo della progettazione, continuano quando l’edificio è costruito e in uso e terminano con la sua dismissione. A livello di metodologia, la sostanziale differenza tra Leed/Envision e Bim è che i primi perseguono l’obiettivo di un punteggio di certificazione legato alla sostenibilità ambientale dell’edificio o infrastruttura, mentre il secondo attiene a un controllo geometrico, spaziale e computabile delle caratteristiche fisiche, funzionali e temporali dell’opera.
Tra i vari ambiti di applicazione Bim troviamo la Sustainability Evaluation: si tratta di un’analisi del progetto che fa riferimento ai materiali, alle prestazioni e ai processi costruttivi. Se eseguita dalle prime fasi della progettazione, aumenta le opportunità di migliorare la qualità dell’opera, compresi il rendimento energetico e la sostenibilità ambientale.
L’implementazione del Bim in progetti che perseguono la certificazione Leed o Envision ha il vantaggio di avere a disposizione un modello parametrico che ottimizza il processo di condivisione dei dati tra i soggetti delle diverse discipline, mantiene la coerenza in ogni momento, semplifica lo sviluppo del progetto e rende più agevoli le eventuali revisioni. La sinergia nel processo Bim consente di perseguire con maggior rigore gli obiettivi progettuali e le finalità della certificazione, facilitando notevolmente i complessi processi di progettazione sostenibile e migliorando la collaborazione interdisciplinare.
Esistono sul mercano diversi software, a servizio dell’analisi e della valutazione dei diversi aspetti legati alla sostenibilità, compatibili con il metodo Bim di cui si riportano di seguito alcuni casi esplicativi.
Applicativi per gli edifici
La quasi totalità delle impostazioni dei filtri di vista, delle legende, delle planimetrie, degli abachi e delle tavole può essere salvata nel software Bim come template. Questo sistema consente non solo una standardizzazione delle procedure aziendali ma anche e soprattutto un grande risparmio di tempo per le future commesse che intendono seguire il protocollo di certificazione Leed.
Ad esempio, Leed v4 richiede per il credito Building product Disclosure and Optimization – Environmental Product Declarations l’analisi del ciclo di vita della struttura e dell’involucro. Esiste uno specifico software che consente ai progettisti di quantificare l'impatto ambientale dei materiali da costruzione in comparazione alle diverse opzioni progettuali. Mentre si lavora su un modello infatti, l'utente può definire le relazioni tra gli elementi Bim e i materiali da costruzione dal database per il calcolo dell’Lca dell’edificio.
Il risultato è un calcolo Lca on demand e un livello importante di informazioni strategiche calcolate nello stesso lasso di tempo in cui il progetto viene generato.
Applicativi per le infrastrutture
L’utilizzo del Bim e l’integrazione dei dati Gis permette di visualizzare in tempo reale l’integrazione dell’infrastruttura nel contesto per valutarne l’impatto da un punto di vista ambientale e urbano, fornendo una migliore analisi in fase di pianificazione grazie alla valutazione simultanea di modelli e alternative progettuali in termini di impatti e costi.
Ad esempio il protocollo Envision, per il credito Foster Collaboration and Teamwork, richiede che la progettazione dell’infrastruttura avvenga in modo integrato, utilizzando metodologie e processi collaborativi che permettano di minimizzare o eliminare i potenziali conflitti.
Uno specifico software permette, attraverso l’elaborazione di una moltitudine di dati derivanti dal contesto esistente e dagli stakeholder, di trasportare il progetto nel contesto reale attraverso una simulazione dinamica in 3D, fornendo al contempo la visualizzazione del suo potenziale come opera compiuta. Inoltre, il software consente di ottenere una serie di informazioni legate alle caratteristiche geo e idromorfologiche del territorio in cui l’infrastruttura si colloca, utili al perseguimento dei crediti Envision che richiedono di evitare siti con caratteristiche geomorfologiche precarie o soggetti a potenziali alluvioni.
Data la complessità degli elementi che caratterizzano un progetto infrastrutturale, attraverso il Bim e i suoi software applicativi è anche possibile costruire un database di informazioni che possono essere continuamente aggiornate e modificate, come ad esempio computi metrici o tabelle di movimentazione terre. Tutti questi dati permettono per esempio di calcolare, con maggiore semplicità e precisione, le percentuali di materiali con contenuto di riciclato o locali, che per Envision sono fondamentali per ridurre sia l’utilizzo di materiali vergini, sia gli impatti dovuti al trasporto.
Perché adottare protocolli di sostenibilità e il Bim? Perché conviene
I protocolli di sostenibilità si fondano su un’integrazione tra i processi coordinati per raggiungere una migliore qualità del progetto e della costruzione che consenta di analizzare, verificare e quindi ottenere gli input necessari per prendere decisioni consapevoli, evitare spese fuori budget, ridurre i tempi e di conseguenza i rischi. Il modello Bim permette di sincronizzare le diverse fasi progettuali valutando simultaneamente le alternative, gli impatti e i costi, e quindi di visualizzare la soluzione più performante. Rappresenta dunque uno strumento a supporto non solo dei calcoli al termine della progettazione, ma anche una base per le valutazioni di impatto ambientale che diventa subito best practice nell’attività quotidiana di molti studi orientati alla sostenibilità ambientale.