TASSULLO
Data Pubblicazione:

Bioedilizia e Sostenibilità: cosa significa davvero costruire in modo consapevole?

Bioedilizia non è sempre sinonimo di sostenibilità: naturale, salubre e sostenibile non coincidono. Oggi questi concetti si intrecciano creando confusione. Per orientarsi, servono strumenti che valutino in modo oggettivo salubrità e impatto ambientale dei materiali.

Cosa significa Bioedilizia?

La bioedilizia è un approccio alla progettazione e costruzione degli edifici che mira a ridurre l’impatto ambientale e a garantire il benessere delle persone. Secondo l’Enciclopedia Treccani, è l’insieme di tecniche costruttive basate su:

  • l’impiego di materiali naturali o a basso impatto ambientale,
  • la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni nocive,
  • la tutela della salubrità degli ambienti interni,
  • la valorizzazione delle risorse locali e rinnovabili.

La bioedilizia non riguarda solo l’uso di materiali “sostenibili” in sé, ma considera l’intero ciclo di vita dell’edificio e il suo impatto su ambiente e salute umana.

  

Definizioni, criteri e strumenti per valutare oggettivamente i prodotti

In questo articolo si fornisce una guida per orientarsi tra gli strumenti di valutazione della sostenibilità e della salubrità dei materiali. Per approfondire il tema, si consiglia la lettura del dossier integrale (Leggi l'articolo in PDF).

 

Dalla Scaglia Rossa Trentina Tassullo ricava la Calce Idraulica Naturale NHL 5
Dalla Scaglia Rossa Trentina, una marna pregiata e presente solo in alcune zone del Trentino, Tassullo ricava un legante naturale dalle caratteristiche uniche: la Calce Idraulica Naturale NHL 5 ideale nel restauro architettonico e nell’edilizia di pregio, grazie alla totale compatibilità con i leganti e i materiali del passato. (© Tassullo)

  

Gli strumenti di valutazione: CAM, Protocolli di Sostenibilità e Principio DNSH

Operatori e professionisti del settore possono contare su diversi strumenti per valutare la sostenibilità e la salubrità dei materiali.

Alcuni sono obbligatori, come i Criteri Ambientali Minimi (CAM), richiesti dalla normativa italiana per gli appalti pubblici.

Altri sono volontari, come i protocolli di sostenibilità LEED, BREEAM, WELL, ARCA e ITACA, che analizzano l’intero processo edilizio: progettazione, gestione del cantiere, impianti e materiali.

A questi si affianca anche il principio DNSH (Do No Significant Harm), introdotto a livello europeo per garantire che gli interventi finanziati non arrechino danni significativi all’ambiente. Il DNSH sta assumendo crescente rilevanza come criterio di valutazione, in quanto richiesto per tutti i progetti finanziati attraverso il PNRR. Per dimostrare la conformità a questi requisiti, sono necessari diversi documenti tecnici specifici.

Tra i documenti più utilizzati ci sono le dichiarazioni ambientali di prodotto (EPD), le certificazioni sulle emissioni di VOC, le schede tecniche, le schede di sicurezza (SDS) e le attestazioni sul contenuto di riciclato. Queste informazioni sono di norma reperibili sul sito del produttore o richiedibili agli uffici tecnici o commerciali.

 

Come si valuta concretamente la sostenibilità dei materiali

CAM, protocolli e DNSH richiedono tutti, seppur con approcci diversi, un’attenta valutazione tecnica dei materiali impiegati nel progetto.

I CAM, ampiamente conosciuti, sono stati introdotti in Italia come requisito cogente per tutti gli appalti pubblici, sia per nuove costruzioni sia per ristrutturazioni. I CAM, aggiornati dal decreto del 23 giugno 2022, impongono una serie di criteri tecnici volti a ridurre l’impatto ambientale degli interventi edilizi, che si attestano attraverso EPD (Environmental Product Declaration), schede tecniche, schede di sicurezza (SDS) e dichiarazioni sul contenuto di riciclato.

I protocolli di sostenibilità come LEED, BREEAM e WELL di carattere internazionale, ITACA e ARCA di carattere nazionale, sono strumenti volontari che valutano la qualità ambientale e prestazionale degli edifici. Si basano su una griglia di requisiti e crediti che premiano scelte sostenibili in ambito progettuale, impiantistico, gestionale e nella selezione dei materiali. Ogni edificio viene analizzato nel suo insieme e ottiene una certificazione solo se raggiunge un punteggio minimo. I materiali, pur non essendo certificati in sé, possono contribuire al punteggio complessivo se possiedono determinate caratteristiche (es. basse emissioni di VOC, provenienza locale, contenuto riciclato, certificazioni EPD). Per questo è essenziale integrare i protocolli fin dalle fasi iniziali del progetto.

Il principio DNSH (Do No Significant Harm), invece, non è un protocollo né una certificazione, ma un criterio trasversale di ammissibilità ai fondi europei PNRR. Il principio impone che ogni attività non danneggi in modo significativo sei obiettivi ambientali, tra cui la mitigazione dei cambiamenti climatici, l’economia circolare e la prevenzione dell’inquinamento. La valutazione DNSH si basa su evidenze documentali, tra cui l’assenza di sostanze pericolose ai sensi del Regolamento REACH.

In tutti e tre i casi – CAM, protocolli e DNSH – la disponibilità di dati ambientali trasparenti, verificabili e aggiornati è condizione imprescindibile per la corretta valutazione dei materiali e per garantire la conformità del progetto alle normative e agli standard richiesti.

 

Prodotti Tassullo: ecco come verificare la conformità ai CAM, protocolli e DNSH

Per rispondere a queste esigenze, Tassullo ha mappato l’intero catalogo prodotti in relazione ai CAM e ai protocolli LEED, BREEAM, WELL e ARCA, offrendo una matrice di contribuzione che mostra con chiarezza quali crediti è possibile ottenere selezionando determinati prodotti.

L’azienda ha posto particolare attenzione alla sostenibilità e salubrità indoor, scegliendo formulazioni compatibili dal punto di vista ambientale e sanitario. Le percentuali di metalli pesanti, ortoftalati, ritardanti di fiamma alogenati (HFR) e altre sostanze soggette a restrizioni secondo REACH sono monitorate costantemente. Grazie a un controllo attento delle materie prime e alla tracciabilità delle composizioni, Tassullo ha emesso una dichiarazione ufficiale sull’assenza di sostanze pericolose (SVHC) nei propri prodotti premiscelati, assicurando così la conformità sia ai CAM, sia ai protocolli volontari, sia al principio DNSH nei cantieri finanziati con fondi pubblici.

  

EPD e LCA: trasparenza e misurazione dell'impatto ambientale

Tra i principali documenti per dimostrare la sostenibilità di un prodotto edilizio troviamo le EPD (Environmental Product Declarations), richieste dai CAM per gli appalti pubblici e riconosciute da numerosi protocolli volontari come LEED, BREEAM, WELL e ARCA ai fini del calcolo dei crediti.

 

Cos'è un EPD?
L’EPD è un documento di tipo volontario, redatto secondo regole internazionali rigorose (ISO 14025 e EN 15804), basato sulla metodologia LCA (Life Cycle Assessment), che quantifica in modo oggettivo, comparabile e verificabile gli impatti ambientali di un prodotto lungo il suo intero ciclo di vita.

Cos'è l'analisi LCA?
L’analisi LCA prende in esame tutte le fasi del ciclo di vita
– dall’estrazione delle materie prime alla produzione, dal trasporto fino alla posa in opera e allo smaltimento – offrendo così ai progettisti uno strumento concreto per effettuare scelte informate e responsabili.

 

Nel settore edile, un LCA si articola in moduli che rappresentano le diverse fasi del ciclo di vita del prodotto:

  • A1–A3 (Produzione): includono l’estrazione delle materie prime, il trasporto interno e il processo produttivo – noto come approccio cradle-to-gate. Sono le fasi dove si concentrano la maggior parte degli impatti ambientali.
  • A4–A5 (Trasporto e messa in opera): considerano il trasporto verso il cantiere e la posa in opera e spesso non vengono incluse perché sono molto variabili da progetto a progetto.
  • B (Uso): riguarda l’uso del prodotto durante la vita utile dell’edificio, inclusa la manutenzione. Per molti materiali da costruzione, è difficile stimarne l’impatto con precisione.
  • C1–C4 (Fine vita): coprono le operazioni di demolizione, smaltimento e trattamento finale del materiale.
  • D (Benefici potenziali): misura i vantaggi ambientali derivanti dal recupero, riutilizzo o riciclo del prodotto, che possono ridurre l’impatto complessivo.
Infografica analisi LCA suddivisa in moduli
Didascalia infografica: Un LCA si articola in moduli che rappresentano le diverse fasi del ciclo di vita del prodotto: produzione, trasporto e messa in opera, uso, fine vita, benefici potenziali. (© Tassullo)

 

Normalmente, per i prodotti impiegati in edilizia si analizzano soprattutto le fasi A1–A3, C1–C4 e D, in quanto le fasi A4–A5 e B risultano troppo variabili a seconda del progetto, della logistica e dell’uso specifico dell’edificio. Una EPD strutturata in questo modo consente quindi di conoscere gli impatti ambientali fissi del prodotto e di confrontare soluzioni diverse sulla base di dati trasparenti e verificabili.

Tassullo, in quanto produttore di materie prime e prodotti finiti, ha scelto di dotare di EPD tutti i propri prodotti premiscelati. Grazie allo studio LCA, ha potuto determinare gli impatti ambientali specifici di ciascun prodotto e misurare in modo trasparente gli effetti positivi delle azioni intraprese in ottica di sostenibilità.

  

Produzione prodotti Tassullo nel raggio di 8 km
L’intero ciclo di realizzazione dei prodotti Tassullo avviene in un raggio di soli 8 km, in una verde vallata del Trentino. (© Tassullo)

  

Il riciclato dei prodotti Tassullo: dall'estrazione della dolomia alla rigenerazione delle cave

Tra gli indicatori ambientali più rilevanti per valutare la sostenibilità di un prodotto edilizio c’è anche il contenuto di riciclato o di sottoprodotto: un aspetto richiesto dai CAM e valorizzato da molti protocolli di certificazione. Per comprendere come Tassullo affronti questo tema in modo concreto, è utile fare un passo indietro e osservare da vicino la scelta e la gestione delle materie prime.

Tassullo adotta un approccio integrato alla sostenibilità, controllando direttamente tutte le fasi della filiera, dall’estrazione della materia prima al confezionamento del prodotto finito. Questo modus operandi consente di garantire qualità e tracciabilità, oltre a misurare e migliorare concretamente le performance ambientali dei prodotti.

L’azienda si focalizza su due materie prime di eccellenza per i premiscelati: la Scaglia Rossa Trentina e la dolomia.

  • La Scaglia Rossa Trentina: il legante utilizzato è la Calce Idraulica Naturale NHL 5 derivante dalla Scaglia Rossa Trentina, una marna con perfetto equilibrio tra calcare e argilla, che viene cotta a bassa temperatura: un processo che consuma meno energia e produce meno CO₂ rispetto al cemento Portland.
  • La dolomia: l’inerte utilizzato è un calcare dolomitico estratto in ipogeo, nelle montagne del Trentino, dove Tassullo gestisce una miniera con una duplice finalità; da un lato fornire materiale per i prodotti premiscelati, dall’altro pianificare il riutilizzo degli spazi sotterranei per lo stoccaggio di merci. Grazie a questa gestione integrata e rigenerativa degli spazi, l’impatto ambientale delle attività estrattive risulta ridotto del 62% rispetto a una cava tradizionale.

 

Tassullo: recupero e riutilizzo delle cave di estrazione delle materie prime
Grazie alla conformazione geologica della roccia trentina, lo scavo della dolomia usata come inerte nei premiscelati permette di ricavare spazi ipogei utilizzati come magazzini altamente sostenibili. (© Tassullo)

 

Tutto il materiale scavato è destinato esclusivamente ad uso industriale, in particolare all’impianto di premiscelazione. Le operazioni di scavo sono calibrate sui fabbisogni produttivi, evitando l’approvvigionamento da fonti esterne e riducendo drasticamente gli sprechi. L’inerte contenuto nei prodotti Tassullo è così un sottoprodotto diretto del processo di scavo. Il sistema produttivo è certificato da un ente terzo secondo la UNI PdR/88, riconosciuta dai Criteri Ambientali Minimi (CAM) per l’utilizzo di riciclati o sottoprodotti.

I prodotti Tassullo contengono fino all’80% di materiale riciclato o sottoprodotto, superando ampiamente il requisito minimo del 5% richiesto dai CAM.

Tutte le fasi produttive sono controllate con attenzione, minimizzando gli scarti e usando energia da fonti rinnovabili.

Grazie a tutte queste scelte produttive sostenibili Tassullo presenta EPD con valori estremamente bassi e conformità a numerosi crediti sia dei Criteri Ambientali Minimi che dei protocolli di sostenibilità come LEED, BREEAM, WELL e ARCA.

  

Un unico strumento di comprensione: la Scheda di Sostenibilità

Per rendere semplice e accessibile la comprensione della sostenibilità dei propri prodotti, Tassullo ha raccolto tutte le informazioni in un unico documento: la scheda di sostenibilità.

La scheda di sostenibilità è uno strumento dove confluiscono tutti i dati di un singolo prodotto (EPD, la conformità ai CAM, i contributi ai protocolli LEED, WELL, BREEAM, ARCA e i risultati sui VOC) utili a calcolare velocemente la sua contribuzione ai protocolli di sostenibilità, ai criteri ambientali e ai principi europei sulla salubrità.

Le schede di sostenibilità dei prodotti Tassullo sono disponibili sul sito tassullo.it in download insieme alla documentazione tecnica di ogni prodotto.

 

Schede di sostenibilità dei prodotti Tassullo
Le schede di sostenibilità dei prodotti Tassullo, che includono certificazioni, mappature ambientali e caratteristiche specifiche sono disponibili in download insieme alla documentazione tecnica di ogni prodotto. (© Tassullo)

 

Articolo integrale in PDF

L’articolo nella sua forma integrale è disponibile attraverso il LINK riportato di seguito.
Il file PDF è salvabile e stampabile.

Leggi anche