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Circolare 2019 e Verifica dei nodi trave-pilastro: la soluzione di AMV per superare la criticità con le NTC18

Nodi trave-pilastro "no problem", le novità della Circolare 2019 nella nuova versione di MasterSap.

NTC 2018 vs Circolare 2019: alcune contraddizioni 

La Circolare alle Norme Tecniche nasce di fatto come un ausilio alla progettazione nel rispetto dell’applicazione delle norme stesse, andando a contestualizzare diverse situazioni di progetto, e talvolta, come nella parte riservata alle strutture esistenti, definendo i veri e propri metodi di verifica.

Tant’è che nel passato veniva dato ad essa l’appellativo di “Istruzioni per l’Applicazione delle Norme Tecniche”. Dovrebbe essere quindi un ausilio alla progettazione, per rendere più agevole la stessa, senza entrare in contraddizione con il suo contenuto.

Dovrebbe, perché ci sono alcuni punti in cui invece il suo contenuto va proprio in contraddizione con quanto espresso nella norma, di livello gerarchico più importante e autorevole.

La Circolare non ha infatti valore di cogenza generale ma fornendo un riferimento interpretativo certamente più autorevole, finisce per assumere spesso il ruolo di una regola Tecnica "de facto".

  

La questione della verifica nodo trave-pilastro della Circolare 2019

L’esempio più eclatante è contenuto nel capitolo 7, laddove si affronta la verifica di resistenza dei nodi trave – piastro.

La Circolare, nell’affrontare questo tema, fornisce indicazioni in grave contrasto con le NTC, introducendone anche “nuovi obblighi”.

Sono ben note a tutti gli operatori le difficoltà costruttive incontrate nell’applicazione delle Norme Tecniche in tema di verifica dei nodi: la Norma infatti rende obbligatoria la verifica dei nodi trave – pilastro in tutte le strutture, sia a comportamento dissipativo per entrambe le classi di duttilità, sia a comportamento non dissipativo.

La Circolare invece permette di escludere queste verifiche per le strutture non dissipative e, nel caso di strutture dissipative in CD“B”, consente di limitarle ai soli nodi non interamente confinati.

È evidente il grave contrasto fra le disposizioni della Circolare e le prescrizioni delle Norme Tecniche. Teniamo presente inoltre che progettando secondo Eurocodice è possibile omettere le verifiche di resistenza dei nodi ritenendo sufficiente l’applicazione dei dettagli costruttivi.

 

La scelta di AMV Software

La mission che AMV si è sempre accollata è quella di fornire al professionista uno strumento in grado di progettare rispettando i dettami normativi.

Quale strada prendere quindi?

Adottare la situazione più rigorosa della norma, ma più penalizzante nei dettagli costruttivi, o la scorciatoia concessa dalla circolare, meno onerosa in termini costruttivi ma impugnabile da un punto di vista legale?

AMV ha scelto come sempre la strada della massima rigorosità, concedendo al progettista di attuare in toto le prescrizioni normative ma ottenendo dei buoni risultati anche sotto l’aspetto pratico e costruttivo.

Come è stato possibile trovare la soluzione ottimale al problema?

Appellandosi al capoverso della norma in cui si afferma che “La domanda di resistenza valutata con i criteri della progettazione in capacità può essere assunta non superiore alla domanda di resistenza valutata per il caso di comportamento strutturale non dissipativo”. Da una lettura frettolosa questo passo pare fornire un dettaglio di poco peso, ma non è affatto così. Infatti, questo punto della norma dà la possibilità al progettista di assumere un limite massimo per la domanda di resistenza che è determinato dalla domanda che si avrebbe per la medesima struttura valutata in comportamento non dissipativo.

 

Le opzioni a disposizione del progettista

Scegliere di limitare la domanda di resistenza al comportamento non dissipativo è comunque un’opzione che viene eseguita solo a discrezione dell’utente: attivando l’opzione si realizza di fatto un confronto tra le due elaborazioni.

Grazie a questo assunto, quindi, il dimensionamento dei nodi trave-pilastro trova una soluzione in alcuni casi molto vantaggiosa e allo stesso tempo in rigoroso rispetto della norma.

Si ottengono infatti risultati più favorevoli, in particolare per azioni sismiche di bassa e media intensità, nonostante il comportamento non dissipativo conduca a sollecitazioni sismiche maggiori per effetto del fattore di comportamento più piccolo (due terzi di quello in CD“B”). Risultati quindi molto più favorevoli nel pieno rispetto della norma.

Un’ulteriore possibilità che avrà l’utente nel dimensionamento dei nodi trave – pilastro riguarda la facoltà di seguire pedissequamente le indicazioni della Circolare, laddove scritto: “Le verifiche di resistenza dei nodi … si applicano a strutture in CD“A” e, limitatamente ai nodi non interamente confinati, in CD “B”. Esse non si applicano alle strutture non dissipative”.

Un passaggio chiaro ma nettamente in contrasto con quanto affermato al par. 7.4.1 delle Norme Tecniche, che rimarcano l’inderogabilità delle verifiche ai nodi trave – pilastro anche in CD“B”. Con un’opzione dedicata è possibile assumere questa scelta progettuale, omettendo così dalla verifica tutti i nodi delle strutture a comportamento non dissipativo e quelli interamente confinati delle strutture in CD“B”.

   

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Per le strutture in CD“B”, scegliendo di applicare la Circolare, dovranno essere verificati tutti e soli i nodi non interamente confinati (ad esempio quelli perimetrali), per i quali rimangono pertanto valide le ragioni per utilizzare anche la prima opzione: in questi casi infatti le due opzioni possono essere attivate contemporaneamente.

Ovviamente per i nodi trave – pilastro delle strutture in CD“A” neppure la Circolare prevede sconti: per essi resta comunque valida la possibilità di limitare la domanda di resistenza della progettazione in capacità con la domanda di resistenza valutata per il comportamento non dissipativo. 

Molte risorse sono state impiegate da AMV nello studio di questo tema che ha acquisito molta importanza con l’avvento delle NTC 2018, costituendo di fatto il principale ostacolo della progettazione. L’obiettivo perseguito con forza e impegno è stato centrato: il progetto del nodo trave – pilastro è divenuto cantierabile ed è eseguito nel rispetto rigoroso della norma, a prova di ogni possibile contestazione.

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