CTE: COMUNICATO SULLA SENTENZA DE L’AQUILA
COMUNICATO SULLA SENTENZA DE L’AQUILA
dei Membri del Consiglio direttivo del Collegio dei Tecnici dell’Industrializzazione Edilizia (CTE)
Apprendiamo con sconcerto della sentenza con la quale il Tribunale di L’Aquila ha condannato i membri della Commissione grandi rischi per omicidio colposo, a causa degli avvertimenti insufficienti (“…informazioni imprecise, incomplete e contraddittorie…”) dati pochi giorni prima del terremoto d’Abruzzo 2009.
Ribadiamo la nostra solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto e ai parenti delle vittime, dimostrata a partire dai giorni immediatamente successivi al sisma anche con la presenza sul campo di molti tecnici per verificare la sicurezza degli edifici.
Non possiamo però dimenticare che le conoscenze scientifiche attuali sulla previsione a breve termine dei terremoti sono ancora allo stato embrionale e non consentono alcuna efficace applicazione operativa. Si verificano ogni anno, in Italia e nel mondo, centinaia di eventi tellurici. Nonostante i grandi sforzi che si stanno facendo, come testimoniato dal rapporto 30 maggio 2011 della Commissione internazionale sulla previsione dei terremoti, la probabilità di prevedere un terremoto nei tempi successivi al rilevamento di uno sciame sismico è praticamente nulla.
Delle persone coinvolte nella sentenza è universalmente riconosciuta la competenza ed onestà scientifica. Con il loro operato, hanno dato prova di grande capacità, anche nella difficile gestione dell’emergenza dopo-il terremoto, svolta con totale dedizione, sia in Abruzzo sia in Emilia. Le informazioni preliminari sulla sentenza, circolate attraverso i mezzi di comunicazione, hanno sorpreso molti esperti internazionali di ingegneria sismica e sismologia. In attesa di avere a disposizione le motivazioni della sentenza, emerge una grande preoccupazione per le pesanti conseguenze che la sentenza potrà avere al supporto alla protezione civile offerto dal volontariato di migliaia di tecnici che, dopo ogni sisma, svolgono il loro lavoro preziosissimo mettendo a disposizione della protezione civile stessa la loro esperienza, in condizioni operative spesso difficilissime, sia dal punto di vista tecnico che umano.
Fatte queste premesse, riteniamo nostro dovere ribadire la nostra profonda stima per i Colleghi:
Franco Barberi
Enzo Boschi
Gian Michele Calvi
Bernardo De Bernardinis
Mauro Dolce
Claudio Eva
Giulio Selvaggi
dei quali riconosciamo l’alta competenza scientifica, l’efficace impegno, l’onestà morale del loro operato.
Sottoscritto da:
Giovanni Plizzari
Marco Savoia
Giandomenico Toniolo
Marco di Prisco
Stefano Knisel
Bruno della Bella
Enrico Nusiner
Claudio Failla
Claudio Mazzotti
Sergio Tattoni
Emilio Pizzi
Paolo Napoli
Marcello Lavizzari
Evans Zampatti
Edoardo Cosenza
Livio Izzo
Andrea Franchi
Enrico De Steffani
Stefano Cangiano
Enrico Nusiner
Maria Luisa Beconcini
Fausto Benussi
Alberto Pavese
Felice C. Ponzo
Dante Galeota
Guido Magenes
Donatello Cardone
Ferdinando Laudiero
Renato Giannini
Fabrizio Paolacci
Andrea Prota
Piero D’Asdia
Federico M. Mazzolani
Gennaro Magliulo
Aurelio Ghersi
Emidio Nigro
Paolo Riva
Nunzio Scibilia
Luca Giordano
Gianmarco de Felice
Rui Pinho
Donato Sabia
Bruno Finzi
Adriano Maria Faciocchi
Giovanni Mantegazza
Maria Antonietta Aiello
Nerio Tullini
Ciro Faella
Luciano Boscotrecase
Alfonso Vulcano
Antonio Badalà
Sergio Serino