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Il Crollo del Viadotto in Sicilia: utilizzato un tecnico senza laurea ?

Su IL TEMPO di oggi un articolo che riprende le rivelazioni della cosiddetta "dama nera", la dott. Antonella Accroglianò, e che riguardano il famoso crollo del viadotto in Sicilia a una settimana dall'inaugurazione.

"Non ci fu nessun collaudo prima dell'inaugurazione del ponte e a fare il sopralluogo ci mandarono uno che non aveva nemmeno la laurea».

In uno dei tre interrogatori fiume a cui si e? sottoposta Antonella Accrogliano?, dopo il suo primo arresto dello scorso ottobre per corruzione e turbativa d'asta, la « dama nera» di Anas svela un retroscena inquietante sul crollo del viadotto Scorciavacche sulla statale 121 Palermo-Agrigento.

La struttura cedette il 30 dicembre 2014, a distanza di una settimana dall'inaugurazione in pompa magna dell'expresidente Pietro Ciucci, soddisfatto dell'incredibile traguardo raggiunto. Il ponte, infatti, era stato aperto alla circolazione con tre mesi di anticipo rispetto al termine indicato nel contratto di appalto. Un'atipicita? in Italia, che difatti si e? trasformata presto in disastro e, per una fortuita coincidenza, non e? degenerata in tragedia.

Nell'interrogatorio dello scorso 3 dicembre, la dirigente a capo del coordinamento tecnico e amministrativo di Anas racconta: «II discorso dello Scorciavacche, quindi la fretta di aprire per il discorso della stampa, questi grossi eventi, questi grossi rinfreschi e poi dopo... crollano iponti (...) Li? c'era stata una visita dei nostri... diciamo tecnici. Collaudatori no, perche? i collaudatori non avevano ancora nemmeno fatto una visita. Perche? li? c'era stato l'ingegner Minnea e c'era il geometra Fausto De Sands, che era della segreteria di Ciucci, che tra l'altro non aveva nemmeno il titolo  per prendere  il collaudo (...). C'e? stata un'inaugurazione senza collaudo, con un crollo avvenuto una settimana dopo».

Ma c'e? di piu?, la fretta di aprire (a costo di tralasciare i controlli sulla sicurezza dell'opera) e? determinata dalla voglia dei dirigenti di raccogliere i bonus aziendali per gli obiettivi raggiunti, ossia di incassare piu? soldi in busta paga. Lo ha spiegato il Nucleo di polizia tributaria della Finanza di Palermo in un'informativa consegnata alla Procura diTermini Imerese (che ha indagato 30 persone per attentato alla sicurezza dei trasporti, tra cui molti dirigenti di Anas) e lo conferma la «dama nera» ai pm romani: «Sul fatto dello Scorciavacche, sul fatto di queste opere, ci sono poi degli Mbo (Management by objectives, ndr). Ci sono stati dei premi su queste aperture anticipate. Premi corrisposti ai tecnici, per esempio da noi sullo Scorciavacche ha avuto l'Mbo, diciamo il premio, Vigna, Baio e Liani (Stefano, ndr)». Quest'ultimo e? indagato per corruzione nell'inchiesta Anas, ma ancora oggi conserva la sua poltrona in azienda.


Il commento.

Queste informazioni, sconcertanti a di poco, sollevano due temi fondamentali: quello del maggior controllo sugli appalti (già ampiamente dibattutto) e quello della possibilità che certi ruoli professionali possano essere svolti in house, da tecnici che come si vede operano senza neppure essere iscritti agli ordini.

Come il progetto è il nodo centrale perchè l'appalto sia qualificato, già più volte affermato anche dal ministro, il collaudo è l'atto finale che attesta questa qualità. Ecco perchè sono due ruoli che dovrebbero essere affidati esclusivamente all'esterno della struttura pubblica, in modo che questa possa concentrarsi sulla programmazione, il controllo in corso d'opera e il coordinamento, senza situazioni di "conflitto di interessi".

Se il collaudatore designato all'appalto fosse stato un professionista esterno che con la sua firma avesse dovuto assumersi la responsabilità della "conclusione" e messa in "servizio" dell'opera probabilmente non sarebbe accaduto un problema così importante.

E ringraziamo che non sono accaduti incidenti all'expo ...

Andrea Dari

INGENIO