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Il sistema tutto a secco per la posa di pavimenti in legno su impianti radianti a pavimento

Il sistema tutto a secco per la posa pavimenti in legno su impianti di riscaldamento a pavimento, brevetto dell’azienda TOLIN PARQUETS e oggetto di un approfondito studio del Dipartimento di Ingegneria dei Sistemi Edilizi e Territoriali (DISET) del Politecnico di Torino:

LE ORIGINI DELLA POSA A SECCO

La posa su sabbia dei parquet non e una novità odierna, poichè la sua applicazione era già praticata nei primi anni ‘20. Infatti, in molte abitazioni d’epoca si trovano ancora oggi parquet posati con questo metodo.
Erano chiamati “sovrapponibili”, perchè posati su pavimenti preesistenti come il cotto e le piastrelle in cemento deteriorate.
La posa su sabbia consisteva nello stendere un sottile velo di sabbia per creare un “piano”.
A questa era sovrapposto un foglio di carta normale, dopodichè si sistemavano, uno di fianco all’altro, i listelli di legno uniti da linguette in metallo inserite nelle apposite fessure. Il metallo prescelto era il ferro, materiale idoneo ad assorbire l’umidità del legno cosi da comprimersi ed evitare il formarsi di fessurazioni nel parquet.
Questa particolare posa non causava nessun problema al parquet, considerando che in quel periodo il riscaldamento interno era prodotto da stufe o caminetti, i quali mantenevano sempre una buona percentuale d’umidita tollerabile dal legno.


Parquet in rovere evaporato posato su sabbia nel 1920 dal Sig. Tinivella
Sezione cotto/sabbia/carta/parquet a incastro con lamelle di ferro che con il tempo prendevano la ruggine


I VANTAGGI

I MATERIALI

  • Utilizzo di materiali compatibili con i principi della bioedilizia
  • Ridotto costo energetico di produzione
  • Esenti da emissioni nocive
  • Alta riciclabilità
  • Garanzia di traspirazione
  •  

LA TECNICA DI POSA

  • Non sono utilizzate colle nella posa in opera
  • Notevoli qualità termo-acustiche
  • Carichi ridotti sul solaio
  • Assoluta garanzia di stabilita nel tempo
  • Riduzione nei tempi di installazione
  • Costi contenuti rispetto ai sistemi tradizionali
  • Morbidezza al camminamento
  • Risolve tutti gli inconvenienti del sottofondo cementizio
  • Interamente ispezionabile nel tempo

La ditta Tolin mette a disposizione del proprio cliente una tecnica di posa del parquet specifica per il cantiere in cui si va ad operare. A seconda se si tratta di nuova costruzione o ristrutturazione la Tolin e in grado di consigliare la posa ottimale per il parquet scelto.
In generale le tecniche si possono suddividere in due gruppi: tecniche specifiche per sistemi di riscaldamento tradizionale oppure tecniche per tipologia di riscaldamento a pavimento. Stabilito il sistema di riscaldamento per la propria abitazione, Tolin propone una tecnica di posa a secco su sottofondi tradizionali in cemento oppure una tecnica denominata “tutta a secco” con la quale si propone al cliente di realizzare una posa del parquet completamente a secco in bioedilizia senza l’impiego di cemento o suoi derivati.
In particolare, si vuole presentare in questo contesto, il sistema tutto a secco per la posa pavimenti in legno su impianti di riscaldamento a pavimento, brevetto dell’azienda TOLIN PARQUETS e oggetto di un approfondito studio del Dipartimento di Ingegneria dei Sistemi Edilizi e Territoriali (DISET) del Politecnico di Torino:


Le fasi di posa:



Il Dipartimento di Ingegneria dei Sistemi Edilizi e Territoriali (DISET) del Politecnico di Torino, ha condotto in collaborazione con la Tolin Parquet su Sabbia la ricerca: “Sperimentazioni di laboratorio atte a determinare efficacia e potenzialità di sistemi di rivestimento di pavimentazione in legno abbinati a sistemi di riscaldamento e raffrescamento a serpentina radiante, con vari tipi di massetto sciolto”.
La ricerca, attivata nel 2005 e conclusa nel 2007, e stata condotta attraverso reiterate procedure di valutazione analitica, sperimentazione in laboratorio e monitoraggio di cantieri e casi studio. La ricerca ha affrontato, in un’ottica di sostenibilità, il tema dell’integrazione di tecnologie impiantistiche e di tecniche costruttive in edilizia. Nello specifico, da un lato sono stati sviluppati gli aspetti riguardanti l’integrazione dell’elemento edilizio, dall’altra si sono valutate e migliorate le prestazioni termiche della partizione radiante.
In particolare le sperimentazioni sono state condotte nell’ottica di massimizzare le rese termiche dei pavimenti radianti senza compromettere i vantaggi derivanti dall’uso delle tecnologie di posa “a secco”.
La ricerca ha portato all’individuazione di un particolare assortimento granulometrico di sabbia silicea con spiccate caratteristiche di conducibilità termica e ridotta frazione di gnanulometrie fini. In questo modo, da un lato sono state massimizzate le rese dei pavimenti radianti, dall’altro sono state limitate le produzioni di polvere in cantiere, limitando dunque gli impatti del cantiere stesso.
Allo stesso tempo la ricerca ha operato sulla stratigrafia delle soluzioni analizzate individuando delle soluzioni, interamente a secco, capaci di adattarsi ai piu comuni tipi di orizzontamento (solai in latero-cemento, in legno, volte in muratura, ecc)


Infine, concluse le operazioni di posa del parquet, si procede alla stuccatura, levigatura e finitura superficiale del pavimento attraverso l’impiego di olii naturali neutri o colorati.
Già anticamente si ricorreva all’olio di lino date le positive peculiarità, tra cui la principale e la possibilità di cristallizare; limiti di quest’utilizzo erano l’untuosità e la difficoltosa manutenzione. Anche in questo settore la tecnologia ha fatto passi avanti e quindi questi aspetti sono stati risolti.
Il sistema si basa oggi su una mescola di olii applicabile in opera, su un qualsiasi pavimento in legno. L’applicazione comporta la semplice impregnatura del legno attraverso una frizione a macchina (monospazzola) ed un’asciugatura superficiale con una “lucidatura” finale sempre a macchina.
Il trattamento, che avviene tramite impregnatura del legno, non crea pellicola. Infatti, gli olii, a contatto con la fibra del legno, cristallizzano occupando i pori della fibra legnosa e creano contemporaneamente barriera all’assorbimento dei liquidi (quindi dello sporco) e aumento della resistenza meccanica della fibra stessa. Attualmente Tolin Parquets utilizza prodotti di aziende leader del settore degli olii naturali quali LINFOLEGNO e COROLLE.

Vantaggi del trattamento ad olio naturale

  • Aderenza alla fibra: il contatto e garantito dalla mancanza di pellicola; ne deriva tra l’altro che il legno mantiene il suo colore naturale.
  • Igienicità: il legno mantiene le sue naturali caratteristiche batterio-inibitrici, che invece sono annullate là dove si applicano strati vernicianti o ceranti sintetici;
  • Regolazione igrometrica ambientale: la presenza dei cristalli d’olio permette la formazione di un naturale effetto condizionatore, dato dall’assorbimento dell’umidita durante i lavaggi e dal conseguente rilascio là dove l’ambiente risulti troppo secco a causa del riscaldamento;
  • Antistaticità: in quanto non vi e un film plastico continuo;
  • Possibilità di riprese e riparazioni: il legno mantiene le sue naturali proprietà di recupero delle compressioni, “autoriparandosi” durante l’apporto d’umidita dei lavaggi;
  • Manutenzione semplificata: in altre parole, l’utilizzo di questi prodotti garantisce nel tempo l’aspetto originario del pavimento e ne permette il ripristino con semplici prodotti di pulizia, evitando nuove levigature ed asportazioni di pellicole inquinanti; ovviamente tutti i prodotti di pulizia, testati biologici, sono anche biodegradabili.

Si è riusciti a restituire al pavimento di legno il tradizionale aspetto morbido e caldo del trattamento ad olio, con la garanzia di poterlo pulire in maniera facile, tradizionale, bio-compatibile.

Per approfondire l'argomento e avere più informazioni sulla ricerca universitaria realizzata, scarica il manuale tecnico, oppure vai al sito: www.tolin.it