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La cogenza della norma EN 1090-2 nelle NTC 2018: cosa cambia per le strutture in acciaio

Cosa cambia per le strutture in acciaio

costruzioni in acciaio

La norma tecnica EN 1090-2 quale codice di esecuzione di opere in acciaio

Intendo qui formulare alcune considerazioni circa l’introduzione della cogenza di impiego della norma EN 1090-2 nell’aggiornamento 2018 delle Norme Tecniche per le Costruzioni (di seguito NTC).

Innanzitutto, prima di chiederci cosa comporta l’impiego di una norma, dobbiamo chiederci e chiarire quali siano le caratteristiche che definiscono la norma in esame.

La norma EN 1090-2 è compresa in un gruppo di norme che comprende 5 parti.

La parte 1 del gruppo EN 1090 è armonizzata al Regolamento (UE) n. 305/2011 (“Construction Product Regulation”).

Le parti da 2 a 5 non sono armonizzate e per definirle impiegheremo l’aggettivo “tecniche”.

L’impiego di una norma armonizzata al Reg. 305/2011 è reso cogente dai termini dell’art. 4 del medesimo.

L’impiego di una norma tecnica è reso cogente in uno fra i casi seguenti: a) per richiamo della medesima da parte di uno strumento di legge (direttamente, come accade appunto nel caso della norma qui in esame per citazione diretta nelle NTC vigenti, o indirettamente, poiché citata quale riferimento esecutivo dalla norma armonizzata cogente); b) per richiamo (evidentemente non in contrasto con la legge vigente) della medesima nell’ambito del testo contrattuale sottoscritto fra le parti.

La norma tecnica EN 1090-2, “Esecuzione di strutture di acciaio e di alluminio - Requisiti tecnici per l’esecuzione di strutture di acciaio”, costituisce un vero e proprio codice di esecuzione delle “strutture di acciaio”, concettualmente omologo (seppure quantitativamente molto più ridotto) al codice di progettazione EN 1993, all’impiego del quale peraltro fa riferimento diretto.

Al di fuori di termini cogenti previsti dalla legge, tale codice è liberamente adottabile dalle parti contrattuali interessate alla realizzazione di “structural steelworks” (appunto “strutture di acciaio”) ovvero “structural manufactured components”, componenti in acciaio dotati di capacità portante.

Il nuovo par. 4.2 dell’aggiornamento 2018 delle NTC

Il par. 4.2 delle NTC è dedicato alle “COSTRUZIONI DI ACCIAIO”.

Vediamo il testo del par. 4.2 nell’aggiornamento 2008 delle NTC:

42-ntc-2008.JPG

Il testo del medesimo par. 4.2 nell’aggiornamento 2018:

 42-ntc-2018.JPG

Innanzitutto quindi, anche qualora esistendo “una regolamentazione apposita a carattere particolare” per talune “opere strutturali di acciaio”, queste devono comunque soddisfare anche “i principi e le regole generali” qui individuate.

Inoltre i “requisiti tecnici” individuati dalla norma EN 1090-2 divengono cogenti per il complesso del processo di “esecuzione di strutture di acciaio”, ovvero:

a) anche per l’attuazione del processo di installazione presso il cantiere [“esecuzione” ≡ “fabbricazione” (“manufacturing”) in officina + “installazione” (“erection”) in cantiere];

b) anche per il componente strutturale in acciaio che non ricada nel campo di applicazione della norma armonizzata EN 1090-1 (che quindi deve comunque essere oggetto del processo di fabbricazione in accordo ai requisiti tecnici applicabili della norma EN 1090-2 pur non dovendo essere oggetto della marcatura CE).

La lettura congiunta del par. 4.2 con il par. 2.1

Quanto riportato dal vigente par. 4.2 delle NTC deve evidentemente ed inoltre essere considerato anche alla luce di quanto disposto dal precedente par. 2.1 delle medesime, in particolare con riferimento al passaggio seguente:

 21-ntc-2018.JPG

Devono pertanto rispettare i requisiti tecnici di esecuzione individuati dalla norma EN 1090-2 tutti i componenti in acciaio anche “non facenti parte del complesso strutturale, ma che svolgono funzione statica autonoma”, ovvero i componenti anche non strettamente rilevanti ai fini del soddisfacimento del Requisito di Base 1 “Resistenza meccanica e stabilità” dell’opera di costruzione di cui all’Allegato I del Reg. 305/2011, ma che risultino comunque dotati di capacità portante (cioè svolgenti “funzione statica autonoma”).

Appare pertanto rilevante l’identificazione, propedeutica all’avvio del processo di esecuzione e quindi nell’ambito del processo di progettazione, del gruppo dei componenti in acciaio “facenti parte del complesso strutturale” (che indicheremo con “1”) e del gruppo dei componenti in acciaio svolgenti “funzione statica autonoma” (che indicheremo con “2”), ciò in ragione delle motivazioni seguenti.

> I componenti del gruppo 1 (fatto salvo il caso ricadano nel campo di applicazione di differente norma armonizzata al Reg. 305/2011) ricadono nel campo di applicazione della norma armonizzata EN 1090-1: devono pertanto essere fatti oggetto di accettazione da parte del Direttore dei Lavori in accordo alla fattispecie A) di cui al par. 11. 1 delle NTC e devono quindi essere immessi sul mercato (ovvero consegnati in cantiere per l’uso) corredati da Dichiarazione di Prestazione in accordo all’art. 4 del Reg. 305/2011 e da relativa marcatura CE in accordo all’art. 8 del medesimo, emesse nella responsabilità di un “Fabbricante” a tale scopo autorizzato a seguito di attivazione di idoneo Sistema di Controllo di Produzione di Fabbrica (“Factory Production Control System”) oggetto di certificazione da parte di organismo notificato.

> I componenti del gruppo 2 (fatto salvo il caso ricadano nel campo di applicazione di differente norma armonizzata al Reg. 305/2011) non ricadono nel campo di applicazione della norma armonizzata EN 1090-1: devono pertanto essere fatti oggetto di accettazione da parte del Direttore dei Lavori in accordo alla fattispecie B) di cui al par. 11. 1 delle NTC e devono quindi essere oggetto di fabbricazione da parte di un “Centro di Trasformazione” a tale scopo autorizzato ai sensi del par. 11.3.1.7 delle NTC, ovvero da un “Fabbricante” come sopra ma che non deve procedere all’emissione di “DoP” e relativa marcatura CE.

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I contenuti dell'articolo:

1. La norma tecnica EN 1090-2 quale codice di esecuzione di opere in acciaio
2. Il nuovo par. 4.2 dell’aggiornamento 2018 delle N.T.C.
3. La lettura congiunta del par. 4.2 con il par. 2.1
4. Gli strumenti generali del controllo di impiego della norma tecnica EN 1090-2
5. Alcune conclusioni


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