Nuova norma internazionale ISO 16711:2015 “Seismic assessment and retrofit of concrete structures”
I terremoti devastanti sono un fenomeno globale. Il Nepal, il Giappone, l’Indonesia ne sono la prova. Le conseguenze sono spesso drammatiche: perdita di vite umane, danni materiali, confusione sociale e stagnazione dell’attività economica.
Un sisma si verifica improvvisamente, senza segnali premonitori con un impatto spesso significativo; non ci sono i tempi per evacuare le persone o proteggere le strutture e i beni. Quindi il rischio va gestito - e ridotto - a monte.
La norma internazionale ISO 16711:2015 “Seismic assessment and retrofit of concrete structures” è stata elaborata nell’ottica di ridurre le devastazioni provocate dai terremoti, modificando le strutture esistenti al fine di migliorare il più possibile la resistenza alle vibrazioni. Il documento aiuterà ingegneri e architetti a effettuare una valutazione sismica degli edifici e valutare i lavori di adeguamento sismico: tali valutazioni serviranno a prevenire il rischio di collasso strutturale o ribaltamento sotto l’effetto di violente scosse sismiche e, di conseguenza, salvare vite umane.
Tamon Ueda, presidente dell’ISO/TC 71/SC 7, incoraggia l’uso della norma. “Il terremoto di Haiti ha messo in evidenza che milioni di persone vivono in abitazioni che non resistono alle scosse sismiche. Applicando alcuni principi generali stabiliti nella ISO 16711 è possibile costruire edifici abitativi più sicuri”.
La nuova norma, elaborata in seno al comitato tecnico ISO/TC 71 “Concrete, reinforced concrete and pre-stressed concrete” SC 7 “Maintenance and repair of concrete structures”, fornisce un quadro dettagliato e i principi sui metodi di valutazione sismica, sui piani di adeguamento sismico, sulla progettazione ed esecuzione dei lavori di riabilitazione delle strutture in cemento armato esistenti.
FONTE: UNI