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Nuove NTC 2017: le caratteristiche antisismiche del sistema costruttivo Isotex

Nuove NTC 2017: le caratteristiche antisismiche del sistema costruttivo Isotex

A ottobre 2017 sembra ormai certa la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale delle Norme Tecniche per le Costruzioni 2017 costituite da un decreto ministeriale, tecnicamente pronto, e da una circolare interpretativa che dovrà passare il doppio vaglio dell’assemblea plenaria del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici il 22 settembre e il 20 ottobre.
Oltre all’uniformazione delle terminologie previste dagli Eurocodici e all’allineamento alle tecniche europee, in particolare emerge nel nuovo documento la definitiva dichiarazione di sismicità del territorio italiano e il recepimento degli studi di pericolosità sismica svolti dall’INGV, un aspetto unico nel panorama delle norme tecniche per le costruzioni. Nello specifico il Capitolo 7 del nuovo decreto disciplina la progettazione e la costruzione di nuove opere soggette anche all’azione sismica.
 
Isotex accoglie preparata questa normativa aggiornata, forte della assoluta priorità data da sempre all’aspetto statico delle pareti e dei solai realizzati con i propri prodotti. Le caratteristiche strutturali del sistema costruttivo messo a punto dall’azienda ne consentono l’utilizzo in zone altamente sismiche di prima e seconda categoria anche in caso di eventi di notevole intensità, ben oltre la magnitudo massima di 6.0 registrata in Italia negli ultimi 30 anni. Moltissime abitazioni, delle oltre 80.000 realizzate in Italia con sistema Isotex dal 1984 a oggi hanno sopportato senza alcun danno gli eventi sismici più gravi.
 
Il più recente modello di blocco cassero in legno cemento, progettato con sole 2 nervature, invece di 3, è fortemente migliorato dal punto di vista della capacità portante dei carichi verticali, che risulta aumentata del 45% grazie al perfetto allineamento in altezza dei pilastrini formati durante il getto in calcestruzzo. Inoltre, la lunghezza dei traversini che collegano orizzontalmente i pilastrini verticali si è ridotta della metà e la resistenza degli stessi si è incrementata del 30%. Le pareti realizzate con i nuovi blocchi, sulla base delle prove sperimentali effettuate, presentano rigidezza con maggior resistenza alle spinte orizzontali nel piano, riduzione delle deformazioni, mantenendo una buona duttilità.
 
 

    

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