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Opere pubbliche: presentato il rapporto 2014 su tempi di realizzazione e di spesa

Il rapporto analizza i tempi di realizzazione di oltre 35.000 opere pubbliche il cui valore economico complessivo è pari a circa 100 miliardi di euro. Secondo quanto emerge, negli ultimi tre anni i tempi di realizzazione delle opere sono in generale aumentati.L’aumento però non è omogeneo e cresce al crescere dell’importo complessivo delle opere.

Delrio: “Rallentamenti inaccettabili. Il Governo è impegnato a semplificare e aumentare trasparenza ed efficienza”

È stato presentato il 13 novembre, nella sala Monumentale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla presenza del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, il rapporto realizzato dall’Unità di verifica degli Investimenti Pubblici (UVER) del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica (DPS) sui tempi di attuazione e di spesa delle opere pubbliche. Sono intervenuti Sabina De Luca, capodipartimento Dps, Mario Vella del Dps, Carla Carlucci, Uver, Paolo Emilio Signorini del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Teresa Battista, di Rete Ferroviaria Italiana e Giuseppe Mele di Confindustria.

I “tempi di attraversamento” incidono per il 42% sui ritardi di consegna

Il rapporto analizza i tempi di realizzazione di oltre 35.000 opere pubbliche il cui valore economico complessivo è pari a circa 100 miliardi di euro. Il numero delle opere prese in esame è più che raddoppiato rispetto alle 17.000 – per 67 miliardi di euro – della precedente edizione del 2011.
Il dato che emerge con maggiore evidenza è l’eccessiva lunghezza del cosiddetto “tempo di attraversamento”, cioè del tempo necessario per passare da una fase procedurale alla successiva, per esempio dalla fine della progettazione preliminare all’avvio di quella definitiva o dalla progettazione esecutiva all’aggiudicazione della gara. Questi passaggi burocratici incidono in media per il 42% del tempo complessivo per la realizzazione di un’opera pubblica – circa 2 anni rispetto ai 4,5 anni totali – il che conferma l’esistenza di importanti margini per la riduzione dei tempi di attuazione delle opere.
Secondo quanto emerge, negli ultimi tre anni i tempi di realizzazione delle opere sono in generale aumentati passando da 4,4 a 4,5 anni. L’aumento però non è omogeneo e cresce al crescere dell’importo complessivo delle opere, arrivando a pesare per circa il 30% in più negli interventi dal costo maggiore, cioè quelli d’importo superiore ai 100 milioni di euro, i cui tempi di realizzazione sono passati da 11,1 a 14,6 anni.

Delrio: “Più disciplina e un codice appalti semplificato”

“Occorre disciplina – ha sottolineato Delrio commentando il rapporto – tempi morti così lunghi sono inaccettabili. Quello dei tempi di realizzazione delle opere pubbliche è un tema legato alla democrazia, alla credibilità delle istituzioni, alla cultura della rendicontazione ai cittadini di ciò che si fa, al controllo sociale e civico. Da questo punto di vista l’Italia è un Paese che deve applicarsi di più, quindici o vent’anni per un’opera strategica sono troppi. I tempi morti sono nelle fasi di passaggio, per questo la semplificazione è la chiave di tutto. Fare un codice degli appalti semplificato è l’impegno che il governo ha preso per arrivare a risultati migliori. Dobbiamo allinearci alle normative europee – ha spiegato il Sottosegretario – ed eliminare tutte le regolamentazioni aggiuntive che complicano e rendono più lenta la realizzazione delle opere. Poi tutte le pubbliche amministrazioni devono applicarsi ed essere in grado di avere dei buoni progetti”.

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Fonte: www.governo.it