Outdoor contemporaneo tra antiche mura con inserimento di pavimentazione ceramica
Come progettare spazi esterni che rispondano alle nuove esigenze del vivere contemporaneo in contesti storici
Non è facile confrontarsi con un'architettura storica, rispettandone l'armonia e le proporzioni, anche in un apparentemente semplice progetto di outdoor che risponda alle nuove esigenze del vivere contemporaneo. E' il caso della residenza privata di Almè, una villa urbana con un bel porticato a volte, sostenuto da colonne in pietra arenaria grigia, che fronteggia un cortile-giardino, un vero hortus conclusus dal sapore antico, chiuso da un alto muro perimetrale con pietre a vista a ricalcare le tipologie delle zone verdi dei conventi e monasteri medievali.
La sfida era di creare uno spazio living all'aperto, articolato in zona relax, pranzo, angolo barbecue e spazio conversazione, caratterizzato da piante verdi ornamentali, come i cespugli di bosso odoroso, i rampicanti o l'elegante e flessuoso bambù che danno vita a schermi/paravento e pareti vegetali.
Il confronto vis-à-vis tra ieri e oggi, tra casa d'antan e giardino di taglio contemporaneo, ritorna nella stessa trama edilizia del piccolo comune della provincia bergamasca, tra la Val Brembana e il fiume Brembo, contraddistinto da presenze di stampo medioevale. Ad Almè si possono osservare alcuni scorci dall'alto contenuto storico: è il caso del quartiere del Borghetto, dove sono ancora visibili segni di antiche fortificazioni, e della piazza San Fermo dominata da una torre risalente all'XI secolo.
Senza lasciarsi contaminare da facili concessioni a soluzioni che riecheggiano il passato, il progetto ha seguito la strada delle ormai assodate teorie sul restauro e sulle ristrutturazioni di qualità che cercano un'integrazione armonica tra passato e presente, sottolineando i confini tra preesistenze storiche e addizioni contemporanee. Questa prassi ha portato a disegnare il portico e il giardino con soluzioni che riprendono gli elementi innovativi dello stile urban, mantenendone il carattere di spazio intimo e raccolto del cortile-giardino con pannelli a doghe di legno a copertura parziale del muro di cinta e ospitanti alcuni punti luce.
Per la pavimentazione sono state selezionate le lastre monolitiche in grès porcellanato di Aextra20 di Ceramiche Caesar nel formato 60x120 cm strutturato, scelte nella seducente tonalità grigio chiaro Versilia della collezione Portraits. Posate direttamente sulla ghiaia del giardino, le grandi lastre compongono una superficie dalla complessa e semplice geometria che accoglie arredi di design e a spazi a verde senza interrompere la continuità visiva con il portico dove è stata adottata la stessa pavimentazione. Alla valenza estetica della texture di Portraits, che riprende armonicamente le caratteristiche della pietra arenaria degli elementi architettonici della residenza, si associa quella tecnica di elevata resistenza del prodotto scelto, ideale per ogni tipo di pavimentazione in esterno.
Piastrelle: Caesar, Portraits
Tipologia: grès porcellanato
Formati: 60x120 strutturato aextra20 - spessore 20 mm
Colori: Versilia
Raccomandazioni sulla posa, pulizia e manutenzione
Caesar consiglia di effettuare le operazioni di pulizia ordinaria delle superfici pavimentate con Aextra20 ricorrendo a acqua e normali detergenti neutri: la pendenza della superficie e gli spazi tra le lastre nelle pose a secco facilitano il naturale deflusso delle acque.
Si consideri tuttavia che qualunque tipo di pavimentazione è soggetta al fenomeno della tensione superficiale dei liquidi: si tratta della stessa proprietà dell’acqua che le conferisce la tendenza a distribuirsi in gocce sferiche, o che causa la formazione della classica bombatura in un bicchiere pieno di acqua oltre il colmo.
La tensione superficiale può impedire un completo scolo dell’acqua, e causare lo stazionamento temporaneo di una patina di liquido in corrispondenza dei bordi delle lastre. Per ovviare a questo problema, Caesar raccomanda di prevedere le opportune pendenze della superficie in fase di installazione, per facilitare il deflusso delle acque negli spazi tra le lastre. Se dovesse persistere una patina di acqua, si consiglia di spingerla verso le fughe con uno spazzolone, oppure di rimuoverla con un aspiraliquidi.