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PNRR, Semplificazioni e il ruolo dei tecnici: l'intervista alla Senatrice Arch. Simona Pergreffi

Grazie ai finanziamenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è stato possibile sbloccare gli iter autorizzativi di numerosi progetti di opere infrastrutturali che il Paese attendeva da anni.

Come evidenziato dalla Senatrice e Architetto Simona Pergreffi (Membro dell'8ª Commissione permanente Lavori pubblici, comunicazioni), per non correre il rischio di perdere tali risorse, sarà fondamentale agire in tempi rapidi e puntare sul ruolo dei professionisti, la cui preparazione e formazione sarà una carta vincente. 

L’intervista è stata fatta presso il Senato della Repubblica il 10 Febbraio 2022 dal Geometra Devis Ciuccio della Geo Network srl, software house ed ente di formazione.

 

Il PNRR: una grande occasione per la ripartenza del Paese

Senatrice Pergreffi, a seguito dell’uscita dei primi bandi che afferiscono al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) risalenti allo scorso anno e della prima rendicontazione alla Commissione Europea effettuata al 31 dicembre scorso, stiamo entrando nel vivo dei progetti e dei finanziamenti che tale importante misura comporta: è soddisfatta del lavoro fin qui eseguito?

«Senz'altro, il Piano è importantissimo perché permetterà all'Italia di ripartire. Abbiamo avuto una grossa crisi pandemica che si è trasformata in una crisi di tipo economico, quindi è fondamentale poter riaprire i cantieri e poter semplificare soprattutto le procedure per opere che stiamo attendendo da anni. La maggior parte delle opere inserite nel Piano non sono infatti di nuova progettazione, ma quasi tutte erano già comprese nei piani Anas e Rete Ferroviaria Italiana (soprattutto RFI, visto che si parla soprattutto dei collegamenti ferroviari che rispettino i criteri sul Green New Deal) e progettazioni che erano già in una fase avanzata. Spesso e volentieri la progettazione era pronta all’avvio, mancava però una parte di finanziamento, oltre a tutta una serie di procedure che erano bloccate da anni all'interno dei Ministeri. Con il Piano nazionale si sono potuti sbloccare gli iter autorizzativi e quindi mettere in campo i progetti liberando le risorse che erano già sui piani, ad esempio di RFI, e quindi riuscendo ad attuare con il contratto di programma di Rete Ferroviaria, nuove opere che stavano attendendo un finanziamento, opere che erano già in itinere ma non avevano un prefinanziamento. Quindi da questo punto di vista senz'altro è una fase positiva. Quello che dobbiamo migliorare a mio parere, sono le questioni relative ai bandi che devono uscire su iniziativa dei Comuni, considerata la diseguaglianza tra i vari territori e soprattutto i criteri di punteggio che non soddisfano appieno certe Regioni».

 

Il PNRR e il ruolo dei professionisti

 

Tempi ristretti per i cantieri sorti dal PNRR

2021-2026: questo è l’arco temporale per poter spendere le risorse del PNRR e il 2022 sarà un vero banco di prova per centrare i tanti target prefissati. Una sua analisi su ciò che sta accadendo:

«È importantissimo da questo punto di vista che tutti quanti collaborino, perché se è vero che sono state semplificate le procedure, è anche vero che bisogna partire subito con la cantierizzazione delle opere perché i tempi sono veramente ristretti. Abbiamo presente tutti quanti quanto ci vuole in Italia per avviare un cantiere, quindi il poter accorciare i tempi della burocrazia risulta fondamentale. Benissimo quindi velocizzare la parte burocratica, però nel 2022 dobbiamo vedere i cantieri attivi perché altrimenti non arriveremo mai in tempo alla conclusione dei lavori, rischiando quindi di perdere i finanziamenti. La nostra grande preoccupazione è che se è vero che alcuni progetti sono pronti e i relativi cantieri stanno per essere avviati, altri sono invece in ritardo, motivo per cui bisogna cercare di capire chi è pronto per partire e aiutare coloro che non sono pronti, cercando di velocizzare il tutto affinché non si perda questa occasione: non possiamo rischiare di perdere questi fondi, per l'Italia è fondamentale riuscire in questa missione».

PNRR ma anche Fondo complementare al PNRR: attraverso il Fondo Nazionale aggiuntivo, infatti, lo Stato integra il plafond di risorse disponibili per perseguirne le priorità e gli obiettivi. Lei è stata protagonista e relatrice nella Sua commissione infrastrutture anche di questa opportunità che prevede ulteriori ammodernamenti e può contribuire a favorire la crescita del Paese:

«Senz'altro sì, da un lato è importante avere una perequazione di tutte queste risorse: è necessario comunque indirizzare gli sforzi nella stessa direzione, diversamente si rischia di perdere una grandissima opportunità. Ben venga quindi anche questo Fondo aggiuntivo poiché risulterà anch’esso di grande importanza».

 

 L'intervista alla Senatrice e Architetto Simona Pergreffi 

 

Il ruolo dei tecnici nella ripresa

Bandi e progetti annuali per decine di miliardi: Geo Network è in prima linea per formare e aggiornare i tecnici professionisti in merito agli incarichi della committenza pubblica e alla progettazione, direzione e altri servizi tecnici: crede anche Lei che in questa fase il ruolo dei professionisti sia fondamentale e che occorra una preparazione di alto livello per attuare nella realtà tutti questi interventi? 

«Parlo in questo caso da professionista, sono un architetto tuttora in campo e quindi sono consapevole delle competenze che noi professionisti abbiamo e che necessitano di essere incrementate. Sappiamo che quando ci si confronta con la macchina pubblica ci sono una serie di adempimenti che devono essere svolti perfettamente perché altrimenti si rischia di perdere grandissime occasioni. Senz’altro per i professionisti in questa fase c'è una grandissima opportunità: i numerosissimi Enti Locali presenti sul nostro territorio potranno partecipare a questi bandi, per cui il ruolo del professionista è fondamentale, deve essere formato e pronto per adempiere a tutta quella burocrazia, seppur minore, che ancora esiste. Inoltre, invito ancora una volta i Sindaci ad avere progetti pronti per non perdere questa possibilità, le Amministrazioni non possono pensare di poter creare i progetti a seguito dell’uscita del bando perché i tempi tecnici non saranno sufficienti, per cui è necessario portarsi avanti da questo punto di vista ed avere già progetti ben chiari».

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