Sono stati presentati lo scorso 11 maggio a Napoli i dati relativi gestione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche in Regione Campania, elaborati dal Centro di Coordinamento RAEE.
Secondo i dati del Dossier sulla gestione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, nel 2014 la Campania si conferma al primo posto nell’area Sud e Isole con oltre 14 ml di kg di RAEE raccolti e 241 Centri di Conferimento, nonostante una raccolta media pro capite ampiamente al di sotto del dato nazionale. Napoli è la prima provincia per raccolta complessiva, mentre Caserta registra la più alta raccolta pro capite dell’Italia Meridionale. Persistono però le ombre sulla gestione dei rifiuti a livello regionale: forte squilibrio nella raccolta e preoccupante dispersione di RAEE conferiti per i Raggruppamenti 2 e 4. I primi dati 2015 indicato un trend negativo con una diminuzione della raccolta pari all’1,67%.
Sono stati presentati lo scorso 11 maggio a Napoli i dati relativi gestione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche in Regione Campania, elaborati dal Centro di Coordinamento RAEE. La presentazione si è svolta nell’ambito del seminario informativo “Il nuovo Accordo di Programma per la gestione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE)”, organizzato da ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani e CdC RAEE.
I dati 2014 confermano la Campania Regione dell’area Sud e Isole con i più alti quantitativi di RAEE raccolti, pari a 14.776.901 kg. Nonostante l’incremento di oltre il 7% rispetto all’anno precedente registrato nella raccolta complessiva, la media pro capite di 2,52 kg di RAEE per abitante mostra ancora una volta un risultato ampiamente al di sotto della media nazionale e molto lontano dagli obiettivi previsti dalla normativa europea.
Crescono in maniera molto contenuta anche i Centri di Conferimento che, con 241 Centri di Raccolta e 6 Altri Centri, rappresentano il quantitativo più alto tra le Regioni del Sud e Isole. La media di 4 strutture ogni 100.000 abitanti, rappresenta comunque un dato decisamente sottodimensionato rispetto alla popolazione delle Regione Campania e lontano dalla media nazionale.
Nella classifica dei Raggruppamenti secondo i quali vengono classificati i diversi tipi di RAEE, i risultati sono squilibrati e lasciano intuire preoccupanti dispersioni nei Raggruppamenti 2 e 4: il più raccolto risulta essere R3 (Tv e Monitor), pari al 41% del totale, seguito da R1 (Freddo e Clima) con il 38%. R2 (Grandi Bianchi) si assesta sull’8% del totale raccolto - pari a soli 0,2 Kg pro capite - e R4 (Piccoli Elettrodomestici) sul 12% con 0,30 Kg di raccolti. Questi ultimi due dati, incredibilmente al di sotto la media nazionale, confermano un persistere del fenomeno di dispersione dei rifiuti appartenenti a questi raggruppamenti, con un andamento omogeneo su tutto il territorio regionale. Questi RAEE conferiti in maniera non corretta rappresentano un pericolo per l’ambiente e possono alimentare fenomeni di gestione illegale dei rifiuti.
Andando a analizzare i risultati delle singole province della Regione Campania, con 5.769.789 kg di RAEE Napoli si posiziona in prima posizione anche nel 2014, pur registrando una diminuzione della raccolta rispetto al 2013;seguono nell’ordineCaserta, Salerno, Avellino e Benevento. È interessante notare come il dato relativo alla raccolta pro capite di Caserta, a fronte di una raccolta totale di 4.522.808 Kg, sia il migliore in assoluto dell’Italia meridionale – Isole escluse – e di gran lunga superiore rispetto all’1,84 kg per abitante registrato da Napoli.
Nel corso del 2014, tutte le Province hanno incrementato la quota di RAEE raccolti, ad eccezione di Napoli, che registra un decremento del 5,11% e Salerno con un -0,57% di RAEE raccolti. Particolarmente significativa la performance della Provincia di Caserta, che incrementa di ben il 38% (pari a 1.248.808 Kg) la raccolta rispetto al 2013.
Andando a vedere la raccolta pro capite, tutte le Province della Regione Campania si assestano al di sotto della media nazionale, ad eccezione della già citata Caserta che, con 4,90 Kg/ab., si colloca al di sopra del dato nazionale.
Oltre alla raccolta dei RAEE, il Dossier presenta i dati relativi alla diffusione dei Centri di Conferimento, le strutture autorizzate presso le quali i cittadini possono conferire gratuitamente le proprie Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche una volta arrivate a fine vita. Le Province con il maggior numero di Centri di Raccolta ogni 100.000 sono Benevento con 10 Centri, Salerno con 8 Centri e Avellino con 7 centri. Caserta e Napoli si collocano invece al di sotto della media nazionale, con rispettivamente 3 e 2 Centri di Conferimento ogni 100.000 abitanti.
Durante l’evento sono stati presentati anche i primi dati relativi al 2015, che indicano un trend complessivamente negativo. Nel primo trimestre di quest’anno, infatti, la raccolta in Regione Campania si è attestata a -1,67% rispetto allo stesso periodo del 2014, con un calo dei rifiuti raccolti in tutte le Province ad accezione di Salerno, che presenta un positivo +15,78%. Questo primo risultato annuale in contrasto con l’incremento nazionale di +4,60 %, rappresenta un monito a intervenire con decisione nella questione dei rifiuti, soprattutto in vista dell’innalzamento degli obiettivi di raccolta stabiliti dall’Unione Europea.
Interviene sui risultati Fabrizio Longoni, Direttore Generale del Centro di Coordinamento RAEE: “Nel 2014 l’Italia ha registrato un incoraggiante incremento di oltre il 2% della raccolta dei RAEE gestita dai Sistemi Collettivi, con una ripresa rispetto al 2013. Nonostante la Campania sembri inserirsi con successo in questo quadro generalmente positivo - confermandosi prima per raccolta totale nell’area Sud e Isole - la Regione presenta uno squilibrio preoccupante nei dati di raccolta e una media pro capite molto al di sotto della media nazionale. Un aspetto particolarmente inquietante da segnalare è la dispersione di rifiuti trattati nei Raggruppamento R2 (Grandi Bianchi) e R4 (Piccoli Elettrodomestici), che possono favorire il commercio illegale di metalli e la combustione delle plastiche. Oltre a sfuggire alle statistiche ufficiali infatti, i RAEE conferiti in maniera non corretta spesso vengono sottoposti a un trattamento non conforme agli standard di legge, con notevoli danni ambientali per la collettività. Alla luce di queste criticità, è necessario intervenire con urgenza per garantire una regia concreta a livello regionale con l’obiettivo di combattere efficacemente l’emergere di questi pericolosi fenomeni”.