Rigenerare il passato: soluzioni in laterizio per il restauro e la valorizzazione delle strutture esistenti in muratura
Il restauro dei Mercati di Traiano ha previsto l’utilizzo di pavimentazioni in cotto con tecnica a spina di pesce. I mattoni, realizzati secondo metodi tradizionali, rispettano il contesto storico. La Sovraintendenza BB.CC. di Roma ha supervisionato l'intero progetto, garantendo che ogni dettaglio tecnico e estetico fosse curato con la massima precisione, per restituire alla città una parte del suo glorioso passato. L'intervento ha rappresentato un dialogo tra tradizione e innovazione, armonizzando il vecchio e il nuovo in un abbraccio di continuità e bellezza senza tempo.
Restauro delle pavimentazioni e delle murature dei Mercati di Traiano
I lavori di restauro e miglioramento sismico della parte superiore dei Mercati di Traiano costituiscono fino a oggi l’intervento più impegnativo che la Sovraintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma ha avviato nell’area.

L’intervento ha riguardato nella parte superiore il restauro finalizzato all’allestimento del Museo dei Fori Imperiali (Grande Aula e Corpo Centrale) e successivamente nella parte inferiore il rifacimento della pavimentazione delle otto tabernae del Grande Emiciclo e delle Aule di Testata.

I requisiti richiesti all’interventi erano, oltre a una buona tenuta nel tempo, quelli di avere un legame tipologico con le realizzazioni romane o comunque con quelle moderne impiegate nel monumento. Poiché le terre cotte e nello specifico il “mattone” nelle sue molteplici forme e dimensioni sono, per eccellenza, il materiale costituente e prevalente dei Mercati di Traiano la scelta è caduta sui mattoni in cotto.
Per il tipo di tessitura delle pavimentazioni, la spina di pesce ha costituito il riferimento più ovvio. Più problematica era la scelta del tipo di giunto da impiegare e delle geometrie dei nodi. La scelta finale, pur mantenendo la spina di pesce quale motivo dominante, ha trovato una soluzione idonea, simile a quella già adottata per la terrazza della Grande Aula e per i corridoi dei Matronei, nella suddivisione dello spazio per campate riproponendo l’impianto strutturale. I pavimenti in cotto risultano quindi composti da un’area rettangolare a spina di pesce incorniciata da una doppia fascia di mattoni posati in parallelo che compensano i fuori squadro delle murature perimetrali.

L’immagine finale risulta armonica, le scansioni appena percepibili evitano l’effetto fuga e restituiscono il senso della costruzione data per addizioni seriali campata-taberna.
Il laterizio è uno dei pochi materiali da costruzione che trova le sue ragioni di continuità proprio perché ha una duplice potenzialità: da un lato è capace di adeguarsi al linguaggio architettonico contemporaneo e dall’altro è in grado di intervenire nel recupero del patrimonio architettonico monumentale del passato.
Tra le fasi operative, che hanno condotto al rifacimento della pavimentazione in laterizio, a una prima analisi visiva per determinare forma e texture superficiale dei mattoni originari, si è passati a una serie di analisi più approfondite: composizione fisica, chimica, granulometrica e comportamentale delle argille originarie e conseguente produzione di modelli in laterizio affini ai campioni.

I laterizi SanMarco, di recente entrati a far parte dell’azienda wienerberger, sono risultati i più idonei per tipo d’impasto, colori, forme, trattamento della superficie e modalità di posa per assenza di stuccatura dei giunti. Dopo l’accettazione da parte della Sovraintendenza BB.CC. del Comune di Roma si è avviata la fase di produzione a mano dello stampo in legno e conseguentemente la produzione “all’antica maniera” dei mattoni da utilizzare per la sostituzione, con la tecnologia “a pasta molle”, la più idonea a rispondere alle istanze richieste di produzione “su misura”. Sono stati quindi posati listelli (mezzo mattone) di formato 5,8x25x5,5 cm.

In questo dialogo tra tradizione e innovazione, anche l’aspetto cromatico doveva essere uno dei motivi di adeguamento al contesto esistente: il colore scelto è stato il rosato bizantino, ottenuto miscelando argille purissime, prive di efflorescenze e senza aggiunta di coloranti o additivi per rispondere ai requisiti della bioarchitettura.
Restauro della pavimentazione delle Tabernae, Mercati di Traiano
Direttore lavori: Arch. Antonella Malatesta;
Responsabile del Procedimento e Direzione Scientifica: Dott.ssa Lucrezia Ungaro;
Assistente del responsabile del Procedimento : Arch. Marisa Fochetti;
Assistente alla Direzione Scientifica: Dott. Massimo Vitti;
Impresa: Pasqualucci Costruzioni Roma
Fornitura laterizi: SanMarco
PER SAPERNE DI PIÚ SUI LATERIZI
SANMARCO BY WIENERBERGER


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