Sisma Emilia: un terzo dei beni culturali danneggiati sono state chiese
Durante i lavori - moderati da don Mirko Corsini, delegato regionale e diocesano per la ricostruzione dal sisma 2012 - sono intervenuti: il vescovo di Bologna, Monsignor Matteo Zuppi, il presidente della Regione e Commissario delegato alla ricostruzione, Stefano Bonaccini, il responsabile unico del procedimento dell’Arcidiocesi, Fabio Cristalli, il rappresentante del ministero dei Beni e attività culturali, Francesco Eleuteri, e il direttore della struttura tecnica del Commissario delegato, Alfiero Moretti.
Si è lavorato insieme, nella fase emergenziale, individuando un primo lotto di interventi necessari a garantire la continuità di culto di tutte le comunità locali (almeno una per comune). Successivamente, per tutti gli altri interventi inseriti nel Programma delle Opere pubbliche, la Regione ha promosso un’attività di accompagnamento e affiancamento delle stesse Diocesi nell’utilizzo delle risorse assegnate, utilizzabili solo con le procedure proprie degli enti pubblici.
L’Arcidiocesi di Bologna è il soggetto attuatore di tutto il “cratere” che ha il maggior numero di interventi inseriti nei piani attuativi, 69 per 34 milioni: di questi sono stati già presentati il 97% dei progetti per circa 33 milioni, di cui approvati 32 per circa 15 milioni di euro.
Nello specifico, l’incontro di oggi si è tenuto a Crevalcore, dove sono presenti 7 chiese danneggiate dal sisma per una stima di lavori di ripristino pari a 5,5 milioni; 6 chiese hanno già conseguito l’approvazione del progetto e l’assegnazione dei fondi per procedere nell’appalto per circa 4,5 milioni di euro.
Nel complesso, l’ammontare dei danni rilevati agli edifici pubblici o di uso pubblico – siano essi di proprietà di enti locali e di enti religiosi – è pari a 1.664 milioni di euro. Per gli interventi necessari sono già disponibili risorse per 1 miliardo e 59 milioni di euro. Gli interventi previsti sono 875. Attualmente il livello di avanzamento della presentazione dei progetti inseriti nel Programma è pari all’84% del complessivo mentre il livello di avanzamento dell’approvazione dei progetti è pari al 48%.