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Software strutturale tra evoluzione e attesa: AMV punta su interoperabilità, AI e nuove collaborazioni

Il mercato del software strutturale vive una fase di consolidamento, ma l’attenzione si sposta su innovazione e formazione. AMV investe in interoperabilità, nuovi strumenti e sinergie tecnologiche. L'intervista al fondatore dell'azienda Luciano Migliorini.

In un settore in continua trasformazione come quello dell’ingegneria strutturale, il ruolo del software è sempre più centrale per rispondere alle esigenze normative, progettuali e tecnologiche. Ne abbiamo parlato con Luciano Migliorini, fondatore di AMV, azienda italiana che da oltre trent’anni sviluppa soluzioni per il calcolo strutturale.

Dall’interoperabilità alla crescente attenzione per l’intelligenza artificiale, passando per le sfide del BIM e le nuove collaborazioni, AMV traccia una panoramica concreta sul presente e sul futuro del software strutturale.

 

Mercato in attesa, ma l’innovazione continua

Come sta andando il mercato del software per l’ingegneria strutturale in questo momento? In quali ambiti o funzionalità percepite un maggiore interesse da parte dei professionisti oggi?

Luciano Migliorini:

Il mercato del software strutturale è in un momento di attesa: siamo ormai lontani dal 2018, ultimo cambiamento normativo, che ha stimolato, nei professionisti, investimenti per aggiornare o rinnovare i loro pacchetti software; abbiamo anche superato il periodo dei grandi bonus fiscali che ha incrementato il volume delle progettazioni e delle costruzioni. Queste situazioni hanno esaurito il loro effetto, e siamo in un momento in cui gli investimenti sui software sembrano consolidati. Quindi, non essendoci necessità immediate o a breve termine, l’attenzione dei professionisti si è spostata di più sulla formazione e sugli aggiornamenti tecnologici: c’è più richiesta di strumenti software moderni, che sappiano far risparmiare tempo, o aprire nuove strade finora poco percorse. Si parla quindi molto di BIM, di interoperabilità e, nell’ultimo periodo, fa la sua comparsa anche l’interesse per l’intelligenza artificiale.

 

Il BIM è ormai una pratica consolidata anche nell’ambito strutturale, o resta ancora un percorso in evoluzione? Avete introdotto novità o migliorie recenti in tema di interoperabilità tra diversi software o piattaforme?

Luciano Migliorini:

Il BIM resterà un percorso in evoluzione ancora per un lungo periodo, perché molti sono gli aspetti ancora da trattare, e soprattutto anche quelli già trattati richiederanno nel tempo continue evoluzioni e miglioramenti. Si prospettano nuovi protocolli di comunicazione, rimangono inevasi alcuni oggetti di comunicazione: si percepisce che è un lavoro necessario, in parte già attuale, ma in parte ancora in itinere. Per quanto ci riguarda stiamo lavorando all’interno di MasterSap, per sviluppare strumenti di disegno 3D, ad esempio per le armature delle travi; stiamo realizzando procedure di import/export verso altri prodotti software.

Nel corso del 2025 hanno visto la luce nuove procedure di interoperabilità, come il collegamento verso IdeaStatica (per l’intero modello – sollecitazioni comprese – attraverso il Checkbot, per il progetto dei collegamenti nelle strutture metalliche); in altri casi, per l’intercomunicazione, sfruttiamo il protocollo SAF. Nel 2024, in partnership con Midas e CSPFea abbiamo sviluppato un postprocessore, MasterDesign, mutuato dalle procedure di MasterSap; MasterDesign è un nuovo ambiente di verifica, richiamabile da Midas GEN, per le verifiche strutturali e il disegno secondo le normative italiane ed europee delle strutture nuove ed esistenti in cemento armato, acciaio, legno e muratura); analogamente è stato rilasciato TwinPlan, un programma integrato che abbina le funzionalità di Midas nGen agli ambienti di verifica di MasterDesign.

 

Il Consiglio Superiore dei LL.PP. ha riattivato le commissioni per la revisione delle NTC. Sulla base delle vostre esperienze quali suggerimenti e indicazioni vi sentite di dare a chi fa parte delle commissioni?

Luciano Migliorini:

Le commissioni, formate quasi esclusivamente da esperti del mondo accademico, dovrebbero interpretare anche le esigenze e le raccomandazioni dei settori professionali e del mondo delle imprese. L’esperienza insegna che non è immediato.

Da un punto di vista strettamente tecnico, quali sono oggi le priorità o le sfide principali per gli ingegneri strutturisti secondo voi? In risposta a queste esigenze, avete recentemente sviluppato o state sviluppando nuove soluzioni o funzionalità nei vostri software?

Luciano Migliorini:

È importante che il software recepisca le novità tecnologiche dei produttori di materiali o tecnologie, soprattutto in ambito antisismico; a questo riguardo, da tempo MasterSap viene arricchito con database che si riferiscono a prodotti di rinforzo che via via vengono proposti sul mercato. Nel corso del 2024 abbiamo sviluppato un rapporto diretto con FIP, che si è concretizzato con l’inserimento di un database di isolatori e appoggi strutturali, cui si è affiancato uno strumento di dimensionamento specifico. Nel 2025 invece abbiamo introdotto in MasterSap l’applicazione dei dissipatori Stabilflex, dispositivi prodotti da Biemme.

  

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In sintesi, avete presentato negli ultimi mesi o state per presentare delle novità al mercato? Quali?

Luciano Migliorini:

Le novità sopra elencate sono in corso di presentazione e fanno parte di un programma di eventi, sul web o in presenza, che abbiamo chiamato “AMV & partners”. Assieme ai nostri partner, infatti, nel corso dei mesi di maggio, giugno e luglio, saremo presenti in tante sessioni dimostrative per la presentazione di tutte queste collaborazioni. Il calendario completo degli eventi, in continua evoluzione, è consultabile sul nostro sito internet . Inoltre, è previsto il completamento di MasterDesign e di TwinPlan, che dovranno recepire tutte le potenzialità e le funzionalità di verifica di MasterSap.

 

L’intelligenza artificiale: osservazione, sperimentazione, futuro

State lavorando o prevedete di introdurre funzionalità basate sull’intelligenza artificiale? In quali ambiti applicativi pensate che l’AI potrà portare i maggiori benefici nell’ingegneria strutturale?

Luciano Migliorini:

Sul tema intelligenza artificiale siamo in una fase di osservazione per capire come questi nuovi strumenti possano essere d’aiuto per la progettazione strutturale. Sicuramente potranno velocizzare la fase di modellazione e quelle che sono le operazioni più ripetitive, quali la produzione delle relazioni di calcolo e delle tavole grafiche, ma più in generale in tutto quello che è relativo alla documentazione di progetto. Non abbiamo ancora una soluzione o una risposta a questa domanda, ma è un argomento intrigante che sicuramente in un futuro non troppo lontano entrerà anche nei nostri applicativi. Per questo motivo abbiamo anche deciso di aderire ad un gruppo di lavoro IA condiviso con altrer aziende software del panorame nazionale.

Come immaginate che cambierà il mercato del software strutturale nei prossimi anni, considerando l’adozione sempre più spinta dell’intelligenza artificiale?

Luciano Migliorini:

Al momento è difficile prevedere lo sviluppo e l’influenza dell’IA nel nostro settore. Traguardare il futuro è difficile quando il tasso di crescita è così elevato. Comunque crediamo che l’IA possa diventare uno strumento ausiliario, ma non sostitutivo della creatività degli ingegneri e architetti, in generale dei professionisti. Potrà essere d’aiuto nel riconoscimento di alcuni difetti di progettazione e velocizzare il lavoro nelle sue fasi più ripetitive.

 

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Luciano Migliorini

Luciano Migliorini, fondatore AMV SRL

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