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Con la TESSERA PROFESSIONALE EUROPEA valido il TIROCINIO nella UE

Sta per arrivare anche in Italia la tessera professionale europea che faciliterà la libera circolazione dei professionisti.

La direttiva europea n. 2013/55/Ue che la prevede dovrà essere recepita attraverso il disegno di legge di delegazione europea 2014, ad oggi esaminato in via preliminare dal Consiglio dei ministri e in attesa del passaggio alla Conferenza Stato-Regioni. Dopodiché, bisognerà attendere l’approvazione definitiva del Consiglio dei ministri e l’esame parlamentare.

Per recepire la direttiva sul riconoscimento delle qualifiche professionali l’Italia ha tempo fino al 18 gennaio 2016.

Con questa direttiva, per la prima volta, le regole sul riconoscimento delle qualifiche invadono anche il campo dei tirocini.

Dopo il recepimento della direttiva, le autorità nazionali saranno tenute a riconoscere i tirocini qualificanti svolti per l’accesso a una professione in uno Stato membro diverso da quello in cui è stato conseguito il titolo di studio. Dall’ambito di applicazione della direttiva sono esclusi i notai nominati con atto ufficiale della pubblica amministrazione.

L’intero iter – dal rilascio della tessera all’aggiornamento periodico dei dati del singolo professionista – sarà regolato sul sistema di informazione del mercato interno (Imi), per evitare la duplicazione di procedure amministrative.

La  tessera professionale europea dovrebbe riguardare le seguenti professioni:

 

  • infermiere
  • dottore
  • farmacista
  • fisioterapista
  • ingegnere
  • guida alpina
  • agente immobiliare

Le professioni per le quali sarà possibile richiedere la tessera saranno individuate dalla Commissione mediante atti di esecuzione, secondo i seguenti criteri:

  • esiste una significativa mobilità o una significativa potenziale mobilità nella professione interessata;
  • esiste un sufficiente interesse delle parti interessate;
  • la professione o l'istruzione e la formazione che portano alla professione sono regolamentate in un numero sufficiente di Stati membri.

Su questo tema la Commissione ha fatto anche un sondaggio pubblico che si è chiuso a giugno (Consultation on introducing the European Professional Card (EPC) for nurses, doctors, pharmacists, physiotherapists, engineers, mountain guides & real estate agents) ma i cui risultati non sono ancora stati pubblicati.