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INARCASSA acquisisce il 3% del capitale di Banca d’Italia

SIGLATI I CONTRATTI DI ACQUISTO ORA SOTTOPOSTI ALLA VERIFICA DEI REQUISITI NECESSARI DA PARTE DELL’ISTITUTO CENTRALE

SIGLATI I CONTRATTI DI ACQUISTO ORA SOTTOPOSTI
ALLA VERIFICA DEI REQUISITI NECESSARI DA PARTE DELL’ISTITUTO CENTRALE

Inarcassa, la Cassa di previdenza e assistenza degli architetti e ingegneri liberi professionisti, ha formalizzato lo scorso 2 dicembre l’acquisizione del capitale sociale di Banca d’Italia per un ammontare pari a 225 mln di euro corrispondente al 3% del suo capitale, recentemente rivalutato a 7,5 mld di euro. L’esecuzione del contratto è sottoposta alla verifica dei requisiti necessari da parte dell’istituto centrale.

Sin dal suo avvio Inarcassa ha individuato e creduto in questa operazione, negoziando condizioni contrattuali paritarie a quelle degli altri investitori interessati. Si tratta di un investimento di lungo periodo, caratterizzato al tempo stesso da un elevato livello di solidità e da valide prospettive reddituali: il suo profilo "rischio-rendimento" è compatibile con la funzione di un grande investitore istituzionale stabile e di lungo periodo.

L’ulteriore acquisizione di quote azionarie da parte delle casse di previdenza di avvocati, impiegati e dirigenti dell’agricoltura, medici e odontoiatri, ragionieri e periti commerciali, che ha consentito di raggiungere oltre il 10% del capitale della Banca d'Italia, costituisce un'iniziativa unica nel suo genere. La qualità degli interlocutori coinvolti, le dimensioni dell'operazione, il contesto nel quale ha preso forma ed avviene rendono l'investimento di straordinaria importanza nel panorama economico e finanziario italiano. E’ importante per la Banca d'Italia, per le Casse e per l'economia del Paese. Ed è la prima volta che gli enti di previdenza privatizzati si alleano per compiere un'operazione "di sistema".

La Banca d'Italia – in base alla normativa del 2013 che identifica sia la natura dei venditori che quella dei compratori – avvia concretamente il processo di allargamento del suo azionariato e lo realizza accogliendo all'interno della sua compagine societaria investitori istituzionali di dimensioni e standing internazionali.

Questa operazione rende ancora più concreto e consistente il contributo delle Casse a sostegno della crescita economica ed in particolare al finanziamento delle imprese. L’incremento della liquidità disponibile per gli istituti di credito potrà consentire maggiori opportunità di finanziamento dei progetti di investimento delle imprese ed in particolare di quelli a medio-lungo termine che rappresentano la maggiore fonte di incremento dello stock di capitale del sistema industriale.

“E’ in questo modo che intendiamo svolgere il nostro ruolo di grandi investitori istituzionali italiani: – dichiara il Presidente Giuseppe Santoro - essendo presenti là dove si compiono operazioni industriali e finanziarie le quali, nel rispetto delle regole del mercato, sostengono lo sviluppo del Paese e danno solidità alle sue istituzioni più importanti. Inarcassa infatti nella sua indipendenza ed autonomia strategica e gestionale – sottolinea il Presidente - punta alla modernizzazione tecnologica ed infrastrutturale del territorio e svolgerà - con rigore - la sua funzione di stimolo, promozione e realistico indirizzo a favore di progetti finalizzati a sviluppare le conoscenze e le competenze delle nostre categorie professionali”.