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Divieto bandi gratuiti nel ddl equo compenso, Inarsind: bene, ma se ne garantisca l’applicabilità

Inarsind plaude all’emendamento presentato al ddl equo compenso che vieta affidamenti gratuiti da parte della PA, particolarmente importante dopo la sciagurata sentenza n°4614 del Consiglio di Stato.

Inarsind plaude all’emendamento presentato al ddl equo compenso che vieta affidamenti gratuiti da parte della PA, particolarmente importante dopo la sciagurata sentenza n°4614 del Consiglio di Stato.

Non si dimentichi però, nell’urgenza del provvedimento, di chiarirne l’operatività ex ante e non ex post, da garantire con opportuni controlli; non è pensabile infatti che il professionista, già parte debole nel rapporto, possa adire le vie legali per ogni affidamento non correttamente remunerato. Tanto meno è opportuno che la giustizia venga appesantita da procedimenti del genere.

Il timore è di rivivere quanto già accade con l’obbligo del pagamento in 30 giorni da parte della PA a fronte della fatturazione elettronica, una scadenza non rispettata nella maggioranza dei casi e i cui interessi di mora, dovuti per legge, devono comunque essere richiesti, giusto procedimento legale, dalla parte lesa quando potrebbero essere un automatismo, data la perfetta tracciabilità della procedura.