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Riforma professioni, per il CNI “accolte le nostre istanze”

 Armando Zambrano, Presidente del Consiglio nazionale degli Ingegneri (CNI), promuove la riforma. Nello specifico, lo slittamento di un anno dell'obbligatorietà della copertura assicurativa dei professionisti è un grande risultato del lavoro profuso dalla categoria. Ma ora, a suo avviso, occorre pensare ai regolamenti.


Un provvedimento che ci trova soddisfatti. Abbiamo lavorato con grande sollecitudine per raggiungere questo risultato. Quasi tutte le nostre istanze sono state recepite, anche se il confronto è stato estremamente articolato e complesso. Riteniamo, soprattutto, molto importante lo slittamento di un anno dell'entrata in vigore dell'obbligatorietà della polizza assicurativa per i professionisti. Tempo prezioso, utile ad organizzarci al meglio sia per determinare le migliori garanzie da parte delle compagnie sia per valutare in modo approfondito le specifiche convenzioni”. Sono le parole con le quali Armando Zambrano, Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI), interviene in merito al testo del Dpr sulla riforma degli ordinamenti professionali.
Accogliamo con grande favore anche quanto deciso in merito alla non obbligatorietà dei tirocini formativi – continua Zambrano - come anche di aver reso facoltativo il corso di 200 ore con il relativo esame finale. Un appesantimento, a nostro avviso, anche di costi per i giovani professionisti, in considerazione della necessità di sostenere comunque l'esame di Stato”. Ancora permangono però degli aspetti da chiarire “rileviamo delle incongruenze da risolvere in particolare sui collegi disciplinari – sostiene il Presidente del CNI – come per esempio nei giudizi sui laureati di primo livello”.
Ma gli ingegneri volgono lo sguardo già oltre e parlano di impegni futuri “ora è il momento – dicono – di iniziare a lavorare sui contenuti dei regolamenti”.