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L’Ingegneria legale

L’incremento dell’utilizzo della tecnologia ha comportato anche l’aumento degli incidenti e conseguentemente l’esigenza di accertarne la causalità. L’Ingegneria legale nasce proprio da questa esigenza stringente.
Tale disciplina consente al professionista di ottenere una preparazione tecnico giuridica al fine di espletare correttamente il ruolo di ausiliario del giudice, di consulente di parte, di arbitro, di mediatore/conciliatore e non solo per esempio nei procedimenti stragiudiziali o negli incarichi nelle pubbliche amministrazioni dove la tecnica non può prescindere dal diritto.
In particolare la funzione di ausiliario del giudice richiede, per la complessità sempre più frequente degli argomenti trattati, dei quesiti e delle procedure, notevole professionalità, interdisciplinarietà e capacità investigativa.
Pertanto l’Ingegneria legale è una disciplina interdisciplinare trasversale sia nei confronti della tecnica e del diritto sia nella tecnica stessa in quanto gli accadimenti necessitano spesso di conoscenze di diverse discipline tecnico scientifiche.
Nel presentare l’Ingegneria legale, così intesa, nel 2008 nell’omonimo convegno presso l’Università degli Studi di Urbino l’ho definita nel seguente modo: l’Ingegneria legale fornisce risposte di carattere tecnologico scientifico a problemi con rilevanza giuridico penale.

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Emanuele Fiorani

Professore di Metodologia di indagine tecnica, Università di Firenze - Specialista in Ingegneria legale

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