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Stime immobiliari e valore di mercato: l'app Estimare per conoscere tutto nel dettaglio

L'applicativo Estimare dell'Agenzia del Demanio consente di individuare il più probabile valore di mercato di un immobile e può essere utilizzato, già dalle prime fasi dei sopralluoghi, per inserire dati e immagini utili a comporre la stima, con un notevole risparmio di tempo ed energie

Estimare: la nuova app per le stime

Direttamente da un'idea del Demanio Pubblico, arriva Estimare, un nuovo strumento utile a semplificare il processo di stima immobiliare, dedicato a tutti gli operatori del settore. La nuova app è stata presentata alla XXXV assemblea annuale dell’Anci, durante il convegno “Estimare. Diamo il giusto valore agli immobili”.

Estimare: cos'è

Estimare è un applicativo informatico, nato dall’esigenza di uniformare e digitalizzare l’attività estimale svolta dalle amministrazioni inserite nel conto economico consolidato della PA.

Queste amministrazioni, infatti, per poter acquistare, vendere o affittare immobili devono rivolgersi all’Agenzia del Demanio e richiedere la congruità del prezzo. Il parere viene rilasciato dalla Commissione di Congruità, l’organo interno all’Agenzia che garantisce il controllo della spesa pubblica nelle operazioni immobiliari

Durante il convegno sono state illustrate le potenzialità del nuovo servizio, gratuito ed intuitivo, che l’Agenzia del Demanio mette a disposizione dei professionisti del settore, lavorando a fianco degli altri Enti attraverso una sinergia concreta e operativa.

L’applicativo, raggiungibile dal sito www.agenziademanio.it e dotato anche di un’interfaccia APP per i dispositivi mobili, consente di individuare il più probabile valore di mercato di un immobile e può essere utilizzato, già dalle prime fasi dei sopralluoghi, per inserire dati e immagini utili a comporre la stima, con un notevole risparmio di tempo ed energie.

Sviluppato interamente dall’Agenzia del Demanio, il progetto si è avvalso della collaborazione del Politecnico di Milano e della Scuola Politecnica dell’Università degli Studi di Palermo che, dopo aver testato lo strumento, ne hanno riconosciuto le potenzialità e confermato la validità scientifica.