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Intesa tra Agenzia del Demanio e Investitalia: si punta alla progettazione interna alla PA. E i professionisti?

Lo scorso dicembre la struttura di missione InvestItalia e l'Agenzia del Demanio hanno firmato un'intesa che prevede interventi di riqualificazione del patrimonio pubblico, favorendo forme di partenariato pubblico-privato.

Nel dettaglio, l'accordo renderà efficace il coordinamento tra InvestItalia e la Struttura per la progettazione di beni ed edifici pubblici, che è stata assegnata all’Agenzia del Demanio attraverso il DPCM del 15 aprile del 2019, in quanto soggetto facilitatore per l’attivazione degli investimenti.  

E proprio riguardo a questo accordo, l'OICE, l'Associazione delle società di ingegneria e di architettura italiane, ha assunto una posizione critica. Ecco perché.

 

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Intesa Agenzia del Demanio e InvestItalia, OICE: "Si rischia un ritorno a una Italstat del Progetto"

L'OICE, l'Associazione delle società di ingegneria e di architettura italiane, aderente a Confindustria, prende nuovamente posizione rispetto alle progettazioni interne da parte di una struttura pubblica di progettazione e sui rischi di un ritorno ad una "Italstat del Progetto", a valle dell'intesa siglata fra InvestItalia e Agenzia del Demanio. 

L'intesa in questione risale a fine dicembre quando Antonio Agostini, Direttore dell’Agenzia del Demanio e il senatore Mario Turco, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla programmazione economica e agli investimenti, hanno firmato l'accordo che renderà efficace il coordinamento tra Investitalia e la Struttura per la progettazione di beni ed edifici pubblici, assegnata all’Agenzia del Demanio. L'accordo prevede che si parti con un progetto pilota che sarà finanziato da Investitalia, per un importo complessivo massimo di € 20.000.000, dedicato al riuso e alla rigenerazione di aree e immobili pubblici dismessi, nonché di infrastrutture in disuso, su cui attivare iniziative di valorizzazione territoriale, economica e sociale.

«Il recente accordo siglato fra InvestItalia e Agenzia del Demanio ci lascia molto perplessi - si legge nella nota diffusa da OICE - perché è frutto di una scelta sbagliata, ideologica, quantomeno antistorica e che non poggia su dati di realtà. In Italia, checchè se ne dica, non manca affatto la capacità di progettare, anzi! Le nostre società di progettazione sono assolutamente ricercate all'estero per la qualità tecnica che sanno esprimere. La capacità di progettare da parte di società e professionisti non è un problema; allora perché, ci chiediamo, bisogna continuare a perdere tempo, di tanto in tanto, con idee retrograde di predisposizione di ennesimi apparati pubblici di progettazione?»

«Il problema del Paese è, invece, la difficoltà di programmare, gestire e controllare i processi esecutivi - continua la nota - oggi, anche con le norme del decreto Semplificazioni, una progettazione si può affidare rapidamente e in maniera assai snella. Semmai il problema è approvare i progetti in tempi potabili e farli realizzare secondo i cronoprogrammi e ai costi stimati. Questo deve essere il compito di una Struttura pubblica, non quello di rinunciare ad affidare progetti e di realizzarli al proprio interno».

 

Strutture pubbliche di progettazione: nuovi "mostri" burocratici?

Per l'OICE alimentare strutture pubbliche di progettazione rappresenta una scelta semplicemente illogica e anacronistica in controtendenza rispetto a quanto avviene nei Paesi industrializzati e modernamente organizzati.

«All'estero, invece di generare nuovi mostri burocratici - ha detto Gabriele Scicolone, presidente di OICE - chiedono al mercato servizi di qualità elevata e sanno controllare e verificare le risposte del mercato, organizzato in maniera multidisciplinare e tecnologicamente avanzato come mai potrà essere una Struttura pubblica di progettazione. D'altronde la macchina della progettazione pubblica muove circa un miliardo di euro di progettazione all'anno; a cosa serve una struttura per attivare 20 milioni di progettazione? Una goccia nell'oceano».

La proposta dell'OICE è di cambiare rapidamente rotta e investire in risorse e personale, non tanto per progettare, quanto per programmare e controllare, compiti essenziali per uno Stato moderno.


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Fondazione Inarcassa: sbagliata la centrale di progettazione pubblica, gli incarichi ai liberi professionisti

Anche Fondazione Inarcassa esprime forti dubbi sull'intesa istituzionale sottoscritta dall’Agenzia del Demanio e dalla Struttura di Missione InvestItalia della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ecco perché

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Programmazione e pianificazione: il vero tallone d'Achille dell'Italia

«Anche le difficoltà cui stiamo assistendo nella definizione del Piano Nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) confermano che la capacità di programmare, selezionare gli interventi e comprenderne a fondo la strategicità e l'utilità, rappresenta il vero tallone d'Achille dell'Italia - conclude OICE - anche su questo basterebbe rifarsi all'esperienza del mondo privato che del project management fa una sua leva tecnica fondamentale. Noi siamo a competa disposizione del Governo e dell'Agenzia del Demanio per un confronto aperto e franco su questi temi, nell'interesse primario del nostro Paese che non può permettersi soprattutto in questi difficili periodi, anche un solo errore strategico».