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Giovannini: programmiamo infrastrutture per la prima volta secondo gli obiettivi del Green Deal europeo

L’allegato innova il modello di programmazione per realizzare gli interventi necessari a interconnettere le aree del Paese, per migliorare le infrastrutture idriche e accrescere la qualità dell'abitare, riducendo le disuguaglianze territoriali, per essere più competitivi, equi e sostenibili”.

Infrastrutture e mobilità: l’allegato al Def introduce un metodo innovativo per la programmazione e l'attuazione degli investimenti in un'ottica di sviluppo sostenibile

Il Ministro Enrico Giovannini: “Progettiamo l’Italia del 2030 su un modello di sviluppo sostenibile in linea con le politiche europee. L'Allegato infrastrutture di quest’anno si fonda su una visione integrata delle diverse aree di investimento e su un nuovo metodo di programmazione che tiene conto in maniera coerente dei piani nazionali settoriali e degli obiettivi del Green Deal europeo.  Per la prima volta si presenta una valutazione dell'impatto del Pnrr relativo a infrastrutture e mobilità sul benessere delle persone, sulle variabili economiche, sulla riduzione delle disuguaglianze territoriali e sociali, sull’ambiente

Infrastrutture e mobilità: l’allegato al Def introduce un metodo innovativo per la programmazione e l'attuazione degli investimenti in un'ottica di sviluppo sostenibile

Roma 29 luglio 2021 – L’allegato infrastrutture al Documento di Economia e Finanza, approvato oggi dal Consiglio dei ministri, introduce un nuovo approccio, basato sui principi dello sviluppo sostenibile, per pianificare, programmare, progettare e realizzare le infrastrutture di un Paese più moderno, competitivo e resiliente, in coerenza con i principi dell’Agenda 2030 dell’Onu, del Green Deal europeo e con i piani nazionali generali e settoriali di riferimento.


Architetti, Ingegneri, Geometri ... lasciatevi coinvolgere da questa evoluzione sostenibile

Prima di lasciarvi alla lettura del comunicato stampa vorrei sottolineare il passaggio epocale che viene annunciato con questo Documento programmatico. Leggendo le slide richiamate - che non possono non essere lette - ci si accorge come il passaggio da MIT a MIMS non sia stata un'operazione di facciata. Per la prima volta nei giorni scorsi è stata creata una Consulta che coinvolge industria e professioni nelle valutazioni ministeriali. Per la prima volta viene istituita una MIMS ACADEMY. Per la prima volta la sostenibilità - nei suoi 4 pilastri fondamentali - e il green deal entrano realmente nella programmazione delle infrastrutture.

Ci sono altri passi importanti da compiere. Il nuovo testo unico delle costruzioni così come circola in bozza da oltre un anno appare già vecchio rispetto a questa nuova visione. la Legge per l'Architettura deve essere completata, il CONSUP deve essere riformato e rinforzato per renderlo più forte anche come risorse, e soprattutto va semplificato lo schema di certificazione delle nuove tecnologie. Confidiamo nel Ministro Giovannini, perchè prosegua questa rivoluzione copernichiama delle nostro sistema delle costruzioni. 

Andrea Dari


Il nuovo processo di pianificazione si inquadra nella strategia adottata dal Mims in linea con il cambio di denominazione e con i contenuti del Piano nazionale di ripresa e resilienza e del Fondo complementare.

Abbiamo pochi anni per realizzare i progetti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza utilizzando al meglio i fondi europei e nazionali a disposizione”, ha commentato il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini. “È necessario pianificare infrastrutture e mobilità in modo innovativo, individuando le priorità secondo una strategia sistemica e integrata. L’allegato innova il modello di programmazione per realizzare gli interventi necessari a interconnettere le aree del Paese, per migliorare le infrastrutture idriche e accrescere la qualità dell'abitare, riducendo le disuguaglianze territoriali, per essere più competitivi, equi e sostenibili”.

L’allegato al Def, documento programmatico che descrive le scelte del Governo in materia di infrastrutture e mobilità, illustra i risultati delle analisi di contesto necessarie per definire le opere prioritarie per lo sviluppo del Paese e descrive la strategia di lungo periodo del Piano Generale dei Trasporti e della Logistica (PGTL) e del Documento Pluriennale di Pianificazione (DPP).

allegato infrastrutture al def 2021

Il documento non è solo un piano di spesa, ma un modo nuovo di programmare l’Italia che si vuole costruire nei prossimi dieci anni”, aggiunge Giovannini spiegando che il piano si sviluppa secondo quattro direttrici: l’analisi dei fabbisogni, nuovi criteri per la definizione delle priorità, coerenza con le programmazioni nazionali e settoriali e valutazione dell’impatto degli investimenti sui 17 Obiettivi sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu. “Abbiamo introdotto il ‘Piano Processo’, un metodo per pianificare gli interventi che prevede nuovi parametri per la selezione delle opere, aggiornamenti, approfondimenti e decisioni in fasi successive con la possibilità di revisione delle scelte in caso di mutamento dei contesti e valutazioni ex ante ed ex post degli interventi per compiere scelte più razionali e funzionali al raggiungimento degli obiettivi di medio termine”.

Con questo documento, che riporta in appendice l’elenco delle opere programmate, il Mims intende contribuire alla transizione ecologica e digitale, a migliorare la sicurezza e il benessere delle persone riducendo le disuguaglianze territoriali, economiche e sociali e ad accrescere la competitività delle imprese nel rispetto dell’ambiente.

Per visualizzare le slide di presentazione dell'Allegato Infrastrutture al Def clicca qui

 

UN NUOVO METODO PER PIANIFICARE, PROGRAMMARE E PROGETTARE

Il piano prevede una programmazione focalizzata sugli obiettivi da realizzare per migliorare il benessere delle persone e la competitività delle imprese basata su 4 pilastri

ANALISI DEL CONTESTO E DEI FABBISOGNI

  • Previsione della domanda di mobilità e stima del grado di utilizzo delle infrastrutture
  • Misura dell’impatto sullo sviluppo economico, sociale, territoriale e ambientale

COERENZA DELLE PROGRAMMAZIONI

  • Armonizzazione progressiva dei criteri di programmazione in linea con i principi del PNRR (es. Donotsignificantharm, riduzione divari territoriali, impatti generazionali e di genere)

SCELTE DELLE PRIORITÀ

  • Scelte basate sugli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e sul Green deal europeo
  • Applicazione delle“Linee Guida per la valutazione degli investimenti in opere pubbliche” (d.lgs. 228/2011),

VALUTAZIONE DI PROGRAMMI E OPERE

  • Verifica degli impatti generati sulle dimensioni connesse allo sviluppo sostenibile

IL CONTESTO DI RIFERIMENTO - LA MOBILITÀ