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Post-Sisma, 160 milioni per il cratere e prima riunione per l'utilizzo del Fondo da quasi 2 miliardi

Assegnati dal Ministro Carfagna 160 milioni di euro a 49 progetti delle quattro regioni del cratere 2016. Prima riunione per delineare l'utilizzo di un miliardo e 780 milioni del Fondo Complementare PNRR.

Lo scorso 14 settembre il Ministro della Coesione Territoriale Mara Carfagna ha approvato il Contratto Istituzionale di Sviluppo, che assegna 160 milioni di euro a 49 progetti delle quattro regioni del cratere 2016.

C'è stata inoltre la prima riunione della Cabina di Coordinamento integrata post-sisma 2009-2016 per delineare come utilizzare un miliardo e 780 milioni previsti dal Fondo Complementare al PNRR.


Entro il 30 settembre andranno definiti i programmi operativi per l'utilizzo del Fondo complementare al PNRR

Prende forma la strategia per accompagnare la ricostruzione fisica dell’Appennino Centrale colpito dal sisma, con i primi interventi economici mirati al sostegno e allo sviluppo. Lo scorso 14 settembre infatti è stato approvato il Contratto istituzionale di Sviluppo promosso dal Ministro del Sud e della Coesione territoriale Mara Carfagna, che ha assegnato 160 milioni di euro a 49 progetti selezionati dalle quattro Regioni del cratere 2016. 

Nel pomeriggio invece si è svolta la prima riunione della Cabina di coordinamento integrata post sisma 2009-2016 presieduta dal Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016 Giovanni Legnini, per delineare gli indirizzi dei programmi unitari di intervento per l’utilizzo del Fondo complementare al PNRR di un 1 miliardo e 780 milioni di euro dedicato alle aree colpite dai sismi. 

La prossima importante scadenza è quella del 30 settembre, data entro cui vanno definiti i programmi operativi. “Le nostre strutture stanno lavorando per consegnare al MEF un documento il più possibile puntuale e completo - ha dichiarato il Commissario Legnini - Se le misure saranno approfonditamente condivise avranno maggiore possibilità di aderire alle esigenze del territorio ed essere attuate”.  

 

Post Sisma, 160 milioni per il cratere e prima riunione per l'utilizzo del Fondo da quasi 2 miliardi

 

Oltre un miliardo per la ricostruzione, 700 milioni per il rilancio economico e sociale dei territori

Due le macro aree in cui si articolerà l’azione istituzionale. La  prima area prevede 1 miliardo e 80 milioni per “Città e paesi sicuri, sostenibili e connessi”. Si tratta di finanziare interventi complementari alla ricostruzione, in particolare quelli riguardanti:

  • l’innovazione digitale;
  • la creazione di green communities;  
  • la produzione di energia e calore da fonti rinnovabili;
  • la rigenerazione urbana;
  • interventi per migliorare la mobilità.

La seconda macro area ha a disposizione 700 milioni per il “Rilancio economico e sociale”, destinati cioè al sistema delle imprese e degli investimenti economici e sociali per il rilancio dei territori. La misura si articola in vari punti:

  • imprese innovative;
  • centri di ricerca per l’innovazione;
  • economia circolare; 
  • ambiente e ciclo delle macerie;
  • cultura, turismo e inclusione.

Prioritario sarà il coordinamento con il PNRR ordinario, con il Cis sisma 2016 e con la programmazione regionale dei fondi europei in modo da non sovrapporre gli interventi e articolare un’azione maggiormente efficace. 

In quanto al Cis, Il Commissario Legnini nel confermare l’adesione con l’apporto finanziario di 60 milioni di euro, ha  ringraziato il Ministro Carfagna, “che ha dimostrato con un lavoro veloce ed efficace, il suo impegno a sostenere lo sviluppo dei territori delle quattro Regioni colpite dal sisma”.  

Allo stesso tempo il Commissario ha sottolineato che “bisogna  fare  tutto  il  possibile  per  reperire  ulteriori risorse  che  vadano  a  finanziare  i  progetti  che  non  hanno  ottenuto  un  contributo. Il  grande  numero  delle proposte è un segnale positivo di vitalità dei territori, che va valorizzato. Nel Centro Italia siamo alla vigilia di una concentrazione di impegni attuativi senza precedenti che richiedono il massimo impegno da parte di tutti gli attori istituzionali e tecnici”.