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Obiettivo emissioni zero: necessari investimenti 'green' per cambiare la rotta

Per raggiungere lo zero netto entro il 2050, il settore energetico globale deve dimezzare le emissioni in questo decennio. I dati del rapporto di ricerca "Supercharging Net Zero" di Arcadis.

Per raggiungere lo zero netto entro il 2050, il settore energetico globale deve dimezzare le emissioni in questo decennio.

Saranno necessari 6 trilioni di euro – circa il 7% del PIL mondiale – di investimenti per realizzare questa ambiziosa transizione. 

Lo riporta il rapporto di ricerca "Supercharging Net Zero" pubblicato da Arcadis. Ecco tutti i dati.


Il rapporto di ricerca "Supercharging Net Zero" di Arcadis

Arcadis ha pubblicato un nuovo rapporto di ricerca dal titolo "Supercharging Net Zero", che utilizza modelli economici per esaminare come il settore dell'energia internazionale può aprire la strada al raggiungimento dell’obiettivo emissioni zero. Il rapporto conferma che, se il settore energetico globale non riuscirà a decarbonizzare rapidamente e ad aumentare la sua capacità di generazione, il mondo perderà la corsa allo zero netto entro il 2050.

Riduzioni forti e durature delle emissioni di CO2 e di altri gas serra sono fondamentali per limitare il cambiamento climatico, come è stato confermato nel rapporto del Gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici (IPCC) lanciato nell'agosto di quest'anno. Le azioni umane hanno ancora il potenziale per determinare il futuro corso del clima. Arcadis ritiene che il settore energetico abbia un ruolo chiave da svolgere nel catalizzare il cambiamento. 

Il nuovo report di Arcadis utilizza modelli economici per simulare le condizioni necessarie affinché il settore energetico globale passi rapidamente dai combustibili fossili alla generazione di energia rinnovabile e afferma che il settore energetico è la chiave per sbloccare le soluzioni necessarie al cambiamento climatico. Conferma che questo è il momento di agire.

 

La transizione energetica potrebbe abbattere il costo dell'elettricità

Il Supercharging Net Zero affronta importanti implicazioni della transizione verso un mondo a impatto zero. Allo stesso tempo, il settore energetico globale dovrebbe espandere drasticamente la sua capacità di generazione di elettricità per soddisfare la crescente domanda. Per realizzare questo sono necessari circa 6 trilioni di euro di investimenti, ad esempio nella tecnologia delle energie rinnovabili e nell'espansione della rete. Il mondo ha bisogno di investire di più, e più velocemente, di quanto non si stia attualmente facendo. Se ben eseguita, la transizione energetica potrebbe abbattere il costo dell'elettricità e liberare miliardi di euro di reddito disponibile.

In Italia, nonostante un temporaneo crollo delle emissioni nel 2020 causato dalla pandemia, a fine 2019 le emissioni di CO2 erano quasi paragonabili a quelle registrate nel 2014, in pratica cinque anni di stagnazione, e contemporaneamente (non a caso) anche le installazioni di nuovi impianti rinnovabili sono cresciute molto lentamente rispetto al necessario.

 

rapporto di ricerca

 

Ad oggi in Italia solo il 18% circa del consumo finale lordo di energia è assicurato dalle fonti rinnovabili (mentre l’UE complessivamente è al 19,7%). Eppure anche nel 2020 le nuove installazioni di impianti a fonti rinnovabili sono nuovamente scese vicino alla soglia di 1 GW  (mentre in Europa se ne installavano 30 e nel mondo 260), un dato molto lontano dai circa 7 GW che dovremmo realizzare ogni anno per rispettare i nuovi obiettivi dell’UE al 2030.

Sono necessarie misure urgenti per la semplificazione degli iter autorizzativi e per l’individuazione delle aree idonee all’installazione degli impianti, attese con gli imminenti decreti del Governo in merito al recepimento di due direttive europee (REDII e mercato interno) - commenta Renzo Boschet Energy Transition Manager  di Arcadis Italiaed è altrettanto indispensabile un sistema di incentivi stabile e premiante per i prossimi anni, atteso con prossimi decreti FER1 (estensione dei tempi) e FER2 (rinnovabili innovative)”.  

 


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Chi è Arcadis?

ARCADIS è leader mondiale di consulenza e di progettazione nell’ingegneria civile e ambientale. Presente in 70 Paesi con oltre 28.000 dipendenti, dal 1888 porta valore ai propri clienti, offrendo soluzioni su misura, fondate sulla sostenibilità, la salute e la sicurezza del territorio e dei cittadini. 

Arcadis Italia conta su oltre 170 persone negli uffici di Milano e Roma. Presente sul mercato italiano dal 2008, si colloca tra le prime società specializzate nella rigenerazione urbana, nella progettazione della bonifica del territorio, nel trattamento delle acque e nella progettazione di edifici ed insediamenti industriali sostenibili. Arcadis affianca i suoi clienti per l’intero ciclo di vita degli asset che sviluppa e gestisce nella loro ideazione, creazione, riqualificazione e digitalizzazione.

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