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Uno strumento per la gestione del cambiamento: l’empowerment personale ed organizzativo

l’empowerment personale ed organizzativo come strumento la gestione del cambiamento

Dalla pensabilità alla possibilità nel management
Le persone che riescono in questo mondo sono quelle che vanno alla ricerca delle condizioni che desiderano, e se non le trovano le creano.
George Bernard Shaw

L’empowerment ed il self-empowerment sono processi di sviluppo delle persone come individui e nei team organizzativi. Se si conoscono alcune metodologie di base, si può arrivare a creare contesti dove il problem-solving non è l’unico modo che misura la performance ma la creazione di possibilità personali e aziendali capaci di soddisfare desideri e progetti innovativi.

Desideri e bisogni per cambiare
Empowerment significa imparare che, attraverso un processo di possibilitazione mentale e percettiva, siamo in grado di “gettare il cuore al di là dell’ostacolo”. Abbiamo un potenziale di cambiamento inscritto in noi. La propensione al cambiamento l’abbiamo in dotazione dalla nascita, sia dal punto di vista fisiologico perché cresciamo, invecchiamo e ci deterioriamo, sia dal punto di vista psicologico comportamentale. Ma soggettivamente possiamo rimanere fermi, creando una forza di inerzia incredibile. Abbiamo spesso l’esperienza che la routine ci dà una sensazione di grande sicurezza, possesso, dominio sia al lavoro che nella vita privata. Con i comportamenti abituali, sicuri, ormai collaudati, facciamo, agiamo, ci districhiamo nella giungla delle piccole e grandi decisioni. Abbiamo attivato dei programmi operativi di base che spesso non cambiamo mai.
Possiamo trovarci ad aver fatto una cosa per la prima volta solo molti mesi fa, alle volte anche molti anni fa.
Spesso pensiamo che cambiare strada, borsa, dentifricio, lavoro, ha insiti solo dei rischi, degli svantaggi. Non conviene. La propensione al cambiamento quindi è una possibilità ma può non verificarsi mai, o poco nella vita di una persona. Tranne quando si desideri introdurre volontariamente della discontinuità. Parlando di empowerment si parla di potere interno alla persona, capace di potenziarlo e motivarlo rispetto ad un risultato, in ogni caso rispetto allo status quo da cui si parte. Esistono altre variabili simili all’empowerment che sono state ampiamente identificate come costrutti psicologici.

A) Il locus of control interno. Cioè la tendenza ad investire su condizioni interne alla persona. Indica cioè la modalità con cui un individuo ritiene che gli eventi della sua vita siano prodotti da suoi comportamenti con la relativa convinzione di avere la capacità per controllare questi eventi. Le persone con locus of control interno, attribuiscono i loro successi a fattori direttamente collegati all'esercizio delle proprie abilità, volontà e capacità. Quando si sente dire ad una persona che la propria crescita professionale dipende dal suo modo di vivere le fide sul lavoro e non solo dalla fortuna, siamo in presenza di questo costrutto.
B) La self-efficacy è la capacità di usare bene le proprie risorse interne ed avere fiducia e convinzione che quando abbiamo l’occasione di utilizzarle, riusciremo in quelle imprese. Ad esempio quando, davanti ad una scadenza impellente una persona sa di riuscire a far fronte, nonostante la scarsezza di risorse e di mezzi
adeguati, perché sente di potercela fare.
C) Il pensiero positivo assomiglia all’empowerment perché la persona sviluppa delle tecniche mentali (schemi) di modifica e di miglioramento della qualità della propria vita, attraverso l’osservazione e la gestione cosciente dei propri pensieri. La persona si concentra su affermazioni interne o esterne, che attivano le sue risorse e che contribuiscono a fargli superare schemi di pensiero limitanti e raggiungere cosi i propri obiettivi.
D) La capacità di sperare (hopefullness) infine, è una componente psicologica più spirituale, che serve per affrontare le circostanze future imprevedibili in modo positivo e ricco di risorse.
Queste dimensioni, studiate approfonditamente da Zimmermann e Rappaport a partire dal 1988, faranno lavorare a lungo questi due psicologi, fino a parlare di empowerment e a definire meglio il costrutto. In Italia il concetto di empowerment è stato trasferito, dal mondo della psicologia a quello dell’azienda e dell’organizzazione in Italia da Massimo Bruscaglioni. Il successo è stato rapido e ad oggi è utilizzato nel counseling e nel coaching in modo efficace. Esistono delle scuole di coaching e counseling, aziende di consulenza ad indirizzo empowerment. A loro volta questi approcci hanno influenzato il mondo del business, della Pubblica Amministrazione e della Sanità.

Ma cos’è esattamente l’empowerment?

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Parole chiave: sviluppo, cambiamento, desiderabilità, pensabilità, obiettivo, dialogo capo-collaboratore, possibilitazione 


Francesca Romana Vender
Biografia: Sono Trainer-coach certificato da Teleos Leadership Institute (Usa). Insegno People Management e Personal Development in Scuole di Formazione Aziendale come il MIP Politecnico di Milano. Sono Executive Coach, PCC per I.C.F. e Certificate MBTI® OPP Europe con oltre 2000 ore di sessioni individuali e di gruppo. Sono Indipendent Expert per la D.G. EACEA di Bruxelles. Sono laureata in Giurisprudenza e Psicologia del Lavoro.