Il testo del c.d. Decreto Aiuti approvato dal CdM nella serata del 2 maggio 2022 prevede, fra le misure per la ripresa economica, la produttività delle imprese e l’attrazione degli investimenti, il potenziamento del credito d’imposta per investimenti in beni immateriali 4.0 e del credito d’imposta formazione 4.0.
Le misure introdotte mirano da un lato a potenziare l’aliquota agevolativa degli investimenti in software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni inclusi nell’allegato B annesso alla L. 232/2016 (c.d. Legge di Bilancio 2017) e ss.mm.ii. e dall’altro lato a “rendere più efficace il processo di trasformazione tecnologica e digitale delle piccole e medie imprese, con specifico riferimento alla qualificazione delle competenze del personale”.
Per quanto concerne il credito d’imposta per investimenti in beni immateriali 4.0, il rafforzamento dell’agevolazione interessa gli investimenti di cui all’articolo 1, comma 1058, L. 178/2020 (c.d. Legge di Bilancio 2021) e ss.mm.ii. effettuati:
ovvero
L’aliquota prevista per gli investimenti in software 4.0 già effettuati o da effettuarsi nell’arco temporale sopra indicato aumenterà dall’attuale 20% al 50%.
Dunque lo scenario, presente e futuro, del credito d’imposta per investimenti in beni immateriali 4.0 sarà il seguente:
Per quanto concerne il credito d’imposta formazione 4.0 la modifica al comma 211 dell’articolo 1 L. 160/2019 (c.d. Legge di Bilancio 2020) contenuta nel Decreto Aiuti si articola in due linee d’azione:
Le attività ammissibili al credito d’imposta in misura maggiorata saranno quelle relative alla “formazione del personale dipendente finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese” in grado di soddisfare entrambi i seguenti requisiti:
Al soddisfacimento congiunto delle condizioni sopra indicate il credito d’imposta formazione 4.0 spetterà nelle seguenti misure:
Qualora, invece, il progetto di formazione avviato successivamente all’entrata in vigore del Decreto Aiuti non soddisfi i requisiti necessari per la maggiorazione delle aliquote, il credito d’imposta spettante sarà ridimensionato come segue:
Il rafforzamento del credito formazione 4.0 proposto a favore delle Pmi alimenta le speranze delle imprese circa l’opportunità di proroga della misura al 2023 e successivi.
Si rammenta, infatti, che ad oggi l’agevolazione cesserà in relazione all’attività formativa svolta nel periodo d’imposta attualmente in corso, non essendo stata riconfermata per il futuro dalla Legge di Bilancio 2022.
News Vedi tutte