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Un’onda tra i colli e la pianura: la copertura del nuovo Ospedale di Monselice-Este

Un’onda tra i colli e la pianura: la copertura del nuovo Ospedale di Monselice-Este

Il nuovo complesso ospedaliero è caratterizzato da un’architettura innovativa e dinamica, in cui spicca la caratteristica copertura “ad onda” che richiama lo skyline dei Colli Euganei. Il progetto costruttivo della carpenteria metallica ha dovuto coniugare alle forme complesse le esigenze di ottimizzazione di montaggio.

Il nuovo polo ospedaliero per acuti di Monselice-Este sorge in un ampio comparto pianeggiante a Sud di Padova, non lontano dal-la propaggine più meridionale dei colli Euganei. L’edificio sorge in un’area prevalentemente agricola, a ridosso della zona collinare, e si inserisce in un contesto territoriale di raccordo tra il sistema dei colli e la pianura. Le scelte del gruppo di progettazione, guidato dall’architetto francese Aymeric Zublena, hanno portato alla definizione dell’aspetto dell’intervento nel suo complesso, con particolare riguardo al sistema di copertura “ad onda”, che ricorda l’andamento dei colli, degradante verso la pianura. L’intero impianto ospedaliero si basa sul concetto di “orizzontalità”, che prevede l’organizzazione delle diverse attività mediche su livelli separati, disponendo sullo stesso livello le funzioni che devono trovarsi in prossimità e limitando in questo modo gli spostamenti verticali. La conseguenza di questa scelta sono edifici di ridotta altezza (due o tre piani fuori terra) ma di notevole sviluppo in pianta. La copertura diventa, in quest’ottica, l’elemento capace di riscattare l’aspetto di un’architettura bassa ed estesa (figura 1).

Fig. 1 - Vista tridimensionale del complesso ospedaliero

Descrizione generale dell’opera
Il nucleo principale è composto da 9 edifici, disposti planimetricamente su tre file (figura 2) identificate, da Sud verso Nord, dalle lettere A, B e C. Dal punto di vista architettonico e funzionale i blocchi formano un corpo unico; lo schema strutturale prevede dei giunti sismici. Negli spazi che separano le tre strisce trovano posto i corridoi coperti che collegano una fila all’altra, gli “scivoli” che fungono da elementi di raccordo della copertura, una passerella di collegamento ed un volume separato, che costituisce l’edifico di culto, posto tra gli edifici B3 e C3. I blocchi A e B si elevano per due piani fuori terra mentre il corpo C dispone di un ulteriore terzo orizzontamento. L’impostazione complessiva del progetto prevede che gli ambienti principali dell’infrastruttura (ambulatori, degenze, sale operatorie, ecc.) siano posti al livello terra, al piano primo e, limitatamente ai corpi C, al piano secondo, mentre i solai di chiusura, sovrastati dalle coperture ad onda, ospitano gli impianti. In sede di progetto esecutivo, in alcune aree del sottotetto, sono stati ricavanti spazi abitabili per uffici o altri futuri utilizzi, anche con la realizzazione di soppalchi.
Le tre fasce che costituiscono gli edifici principali sono raccordate dalla struttura metallica di copertura dalla caratteristica forma curva (figura 3). Questa, oltre a fungere da elemento di chiusura e protezione dei locali impiantistici, diviene anche, ripiegandosi lungo le pareti verticali, l’elemento di facciata degli edifici. Nel volume compreso tra la parete verticale dell’edifico e la pelle esterna trovano spazio ballatoi e camminamenti di servizio per la manutenzione della copertura.

Fig. 3 - Sezioni trasversali

L’accesso principale all’ospedale avviene dal lato Sud dell’edificio A. L’intero fronte si sviluppa per circa 240 metri ed è caratterizzato dalla presenza di una serie di pilastri dalla forma “ad albero” che vanno a sostenere la copertura ad onda. Elemento distintivo è l’imponente hall di ingresso (figura 4), che occupa la maggior parte dell’edificio centrale (A2), ospitando al suo interno, tra l’altro, un volume adibito ad auditorium.

Fig. 4 - Hall di ingresso

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