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Scale in COTTO: come realizzare una corretta pavimentazione

Nel descrivere le modalità per una corretta realizzazione di una pavimentazione in laterizio per “scale” in ambienti interni, si delineano soluzione tecnica, istruzioni operative e suggerimenti rivolti a progettista, direttore dei lavori ed esecutore

Nel descrivere le modalità per una corretta realizzazione di una pavimentazione in laterizio per “scale” in ambienti interni, si delineano soluzione tecnica, istruzioni operative e suggerimenti rivolti a progettista, direttore dei lavori ed esecutore.



Le pavimentazioni delle scale devono rispondere ad una pluralità di requisiti tecnologici: dall’antisdrucciolevolezza al comfort, dalla comunicatività ambientale alla resistenza all’abrasione.
Un corretto rapporto alzata/pedata garantisce una confortevole praticabilità della scala e riduce l’affaticamento; sagomando opportunamente il gradino (grazie, ad esempio, a profili di tipo continuo e inclinati verso l’interno), si può ampliare la pedata, ridurre il pericolo d’inciampo e l’entità del danno in caso di caduta; la superficie di appoggio del piede deve assicurare un’alta resistenza allo scivolamento in condizioni asciutte e bagnate; un adeguato progetto del rivestimento può favorire l’individuazione delle rampe e la leggibilità della geometria della scala da parte delle persone con deficit visivo; una corretta illuminazione del piano di calpestio, mediante luci segnapasso poste lateralmente alla traiettoria di percorrenza, può contribuire a scongiurare il rischio di cadute.
In caso di struttura portante in cls armato, in opera o prefabbricata, i gradini sono generalmente (in parte o completamente) eseguiti di getto, insieme alla soletta; i rivestimenti vengono, di norma, posati a umido.

Progetto e realizzazione: suggerimenti

Si riportano, di seguito, suggerimenti ed accorgimenti costruttivi per la corretta realizzazione di una scala per interni con rivestimento in “pianelle di cotto”:

  • nel dimensionamento delle scale di edifici pubblici, o di uso pubblico, occorre applicare le prescrizioni presenti nelle normative per l’abbattimento delle barriere architettoniche e per la sicurezza antincendio. Secondo la prima, il rapporto alzata/pedata deve essere regolato dalla formula (2a + p = 62÷64 cm) con pedata minima di 30 cm (di 24 cm per le scale di edifici privati); per la seconda, l’alzata minima deve essere di 17 cm, la pedata minima di 30 cm. Per ragioni di sicurezza, è preferibile che il gradino abbia un profilo continuo con alzata inclinata tale da formare, rispetto alla pedata sottostante, un angolo compreso tra 75 e 80°;
  • in caso di gradini con profili sagomati, perimetralmente possono essere previsti elementi di regolarizzazione (in laterizio, in pietra o in marmo) ad angolo retto e profilo continuo, in modo da semplificare la posa dello zoccolino;
  • per favorire la percezione dei gradini durante la discesa, in particolare da parte delle persone con carenze visive, occorre prevedere un marcagradino altamente contrastato rispetto al rivestimento della pedata; a beneficio delle persone non vedenti, a 30 cm dall’inizio di ciascuna rampa deve prevedersi una fascia a pavimento rilevabile mediante i sensi extravisivi. Il marcagradino deve presentare un’elevata resistenza allo scivolamento anche ottenuta mediante adeguate lavorazioni superficiali;
  • il rivestimento delle pedate, allo scopo di evitare possibili ristagni di acqua di lavaggio, deve avere una lieve pendenza (0,3÷0,5%) verso l’esterno (‘acquatura’);
  • i collanti o le malte di allettamento, così come i materiali impiegati per la sigillatura dei giunti, devono avere un certo grado di elasticità, allo scopo di evitare un regime vincolistico troppo forte che potrebbe provocare lesioni nel pavimento indotte dall’elasticità della struttura portante;
  • quando la struttura al rustico della scala presenta irregolarità non compensabili con lo spessore dell’allettamento, il piano di posa per grado e sottogrado deve essere opportunamente regolarizzato;
  • i parapetti che costituiscono difesa verso il vuoto devono avere un’altezza minima di 100 cm ed essere “non attraversabili” da una sfera di 10 cm (consigliabile 7÷8 cm). L’altezza del corrimano deve essere compresa tra 90 e 100 cm; in edifici frequentati anche da bambini, va previsto un secondo corrimano ad un’altezza di 75 cm

Per maggiori approfondimenti, consultare “Le pavimentazioni in laterizio. Mattoni, sestini e pianelle di cotto”, a cura di A. Laurìa, con i disegni di F. Valli, Edizioni Laterservice.


A tale riguardo, segnaliamo il volume “Le pavimentazioni in laterizio: prodotti e scenari applicativi”, scaricabile al sito di ANDIL: www.laterizio.it