Data Pubblicazione:

Abolizione Tasi, il grande bluff? Per Corte dei Conti e Bankitalia si

L'abolizione della Tasi sulla prima casa (abitazione principale) non convince nè la Corte dei Conti, nè Bankitalia e i tecnici del Parlameno: il coro, unanime, è che la manovra conteuta nella Stabilità 2016 rischia di impattare negativamente sui bilanci di molti comuni. Per di più creando forti sperequazioni territoriali in quanto, paradossalmente, il meccanismo dei rimborsi finirà, come spesso accade nella finanza locale, per penalizzare i virtuosi e premiare chi ha spinto le aliquote al massimo

Abolizione Tasi: perchè non piace
Non va mai bene niente, starà sospirando Matteo Renzi. La sua Legge di Stabilità, coi tagli alle tasse più famose (Tasi, Imu) e la conferma dei bonus edilizi principali, non piace a Corte dei Conti, Bankitalia, tecnici del Parlamento. Durante l'iter parlamentare, infatti, gli esperti hanno bocciato in primis l'abolizione della Tasi sulla prima casa e dell'Imu agricola, perché potrebbe creare non pochi problemi ai bilanci dei Comuni. Il tutto mentre per la Corte dei Conti il taglio della Tasi sulla prima casa "penalizza i Comuni dove le aliquote erano più basse e avvantaggia chi le aveva alzate al massimo".

Inoltre, la non imponibilità delle prime case determinerà un cortocircuito nel meccanismo del pago-vedo-voto che costituisce la base del federalismo fiscale, visto che "la maggioranza dei servizi indivisibili forniti dai comuni graverà sui non residenti". E' il riassunto di quanto sostenuto di fronte alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato riunite, da Raffaele Squitieri, presidente della Corte dei Conti, secondo il quale, quindi, alla fine l'eliminazione della Tasi sulla prima casa finirà per creare una disparità eccessiva del peso fiscale sullo Stivale.

"Fermo il capitolo catasto e nuove rendite, con l’abolizione dell’Imu e della Tasi sulla prima casa, la principale fonte di finanziamento manovrabile da parte degli enti riguarda le abitazioni diverse dalla prima casa, su cui continuerà a vivere il dualismo Tasi-Imu, con la conseguenza che la maggioranza dei servizi indivisibili forniti dai comuni graverà di regola sui non residenti", ha motivato Squitieri.

Per i tecnici, invece, il problema è che eliminare Tasi e Imu agricola e compensarle con l'aumento del fondo di solidarietà comunale "può determinare un irrigidimento dei bilanci in quanto si limita la possibilità di manovra dei comuni a valere sulle proprie entrate a scapito della voce maggiormente rigida e fissa del fondo in esame".

La questione IVA
Secondo la Corte dei Conti anche la cancellazione dell'aumento IVA non è una buona idea. "Nonostante la riduzione della spesa già scontata nel tendenziale sia impegnativa - ha osservato Squitieri - le condizioni economiche avrebbero potuto consigliare l’adozione di interventi sulla spesa fiscale (riguardanti ad esempio un articolato intervento sulle aliquote Iva agevolate o sulla stessa struttura delle aliquote Iva) eventualmente attutiti (ma non annullati) con misure di sgravio".

L'affondo finale di Bankitalia
L’abolizione dell’imposta sulla prima casa solamente "avrà effetti circoscritti alle famiglie soggette a vincoli di liquidità". E' il parere di Bankitalia, che ha bocciato la manovra praticamente su tutta la linea.