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Legge di Stabilità 2016 , ecco il maxiemendamento: ultime su tasse casa, professionisti, bonus mobili

Legge di #stabilità 2016, il recap: nuove esenzioni su Tasi e Imu, ampliamento del bonus mobili soprattutto per le giovani coppie, accesso totale ai fondi europei per i professionisti

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Ormai ci siamo. L'approvazione del maxiemendamento sostitutivo del ddl Stabilità 2016, avvenuta venerdì scorso in Senato con 164 voti favorevoli, 116 contrari e 2 astenuti, traccia in maniera definitiva la linea della manovra 2016, che adesso passa nuovamente alla Camera. Qualche ritocco rispetto al testo originale c'è, ma nel complesso il testo che si avvia verso la Camera rispetta nella sostanza l'impianto proposto dal Governo. Vediamo i punti salienti che interessano il settore edilizia, tasse sulla casa, professionisti.

Ciao ciao Imu e Tasi se in comodato a figli e parenti di primo grado
Confermate le esenzioni della tassa sulla prima casa per i proprietari che la danno in uso gratuito a parenti disabili fino al secondo grado. Sono escluse le abitazioni di lusso e i castelli. Allo stesso modo non pagheranno la Tasi che concedono l'abitazione in comodato a parenti in linea retta entro il primo grado (come i figli) che la destinano ad abitazione principale e che non possiedono altro immobile. Altra novità: nel 2016 esenzione dalla Tasi anche per residenze universitarie, le cooperative edilizie destinate a studenti.

Acquisti immobili e locazioni: ulteriori agevolazioni
Potrà usufruire dell'imposta di registro agevolata al 2% per l'acquisto della prima casa anche chi, al momento del rogito, possieda già un immobile, ma lo venda entro un anno dalla data dell'atto. L'agevolazione è quindi rivolta a facilitare l'accesso al trattamento di favore anche per chi già possiede un immobile. 

Affitti in nero: le regole
Per limitare la pratica degli affitti di immobili in nero, viene stabilito che "è nulla ogni pattuizione volta a determinare un importo del canone di locazione superiore a quello risultante dal contratto scritto e registrato". In caso di nullità, l'affittuario potrà chiedere la restituzione delle somme corrisposte in misura superiore al canone indicato nel contratto. La misura però non potrà sanare le situazioni pregresse in quanto è già stata bocciata dalla Corte Costituzionale una norma precedente che prevedeva le agevolazioni per chi denuncia il nero.

Bonus Mobili giovani coppie
E' una delle misure più gettonate della Legge di Stabilità: il bonus mobili raddoppia per le giovani coppie (almeno uno dei due Under 35, ok anche i conviventi more uxorio da almeno 3 anni). Passa infatti da 8mila 16mila euro l'importo massimo sul quale applicare la detrazione Irpef del 50 per cento. La condizione principale è l'acquisto della casa, non la ristrutturazione, e la detrazione va ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali dello stesso importo per le spese sostenute nel 2016.

Bonus Edilizi: proroga al 31/12/2016
Sia l'ecobonus che il bonus ristrutturazioni saranno prorogati anche nel 2016: per il primo è prevista una detrazione del 65%, per il secondo del 50%. Poi c'è la novità del bonus mobili Under 35: sarà infatti utilizzabile dalle coppie sposate o conviventi da tre anni anche solamente per l'acquisto di mobili fino a 8 mila euro di spesa per arredare le prime case. Altra news riguarda l'ecobonus al 65% anche per le case popolari.

Partite Iva: regime dei minimi al 5% e tutte le aliquote
Per tutti i professionsiti tecnici che hanno optato per il regime dei minimi nel 2015 e anni precedenti, rimane salva anche nel 2016 l'applicazione dei minimi al 5%. L'estensione si applicherà per il 2016, 17, 18 e 19 anche a chi ha iniziato una nuova attività nel 2015. Dal 2016, poi, l'unico agevolato sarà il regime forfettario. Per gli autonomi e le partite Iva, vengono alleggerite le condizioni di accesso e permanenza all'interno del regime forfettario con aliquota del 15%. Infine, per i professionisti tecnici la soglia passa da 15 mila a 30 mila euro, così come per chi lavora nelle attività "costruzioni e attività immobiliari" passa da 15 a 25 mila.

Centrali uniche di committenza: stop per i piccoli Comuni
Non ci sarà più l'obbligo, per i comuni con meno di 10 mila abitanti, di ricorrere alle Centrali Uniche di Commitenza per gli acquisti di beni, servizi e lavori fino alla soglia dei 40 mila euro. I comuni 'piccoli' quindi potranno acquistare autonomamente, anche in deroga a quanto stabilito dall'articolo 33, comma 3-bis del Codice Appalti. 

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