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Riflessioni in merito alla proposta di introduzione dell’ACS per le costruzioni progettate prima delle NTC2008

Riflessioni in merito alla proposta di introduzione dell’ACS per le costruzioni progettate prima delle NTC2008

Il tema delle costruzioni esistenti prima dell’entrata definitiva in vigore della NTC 2008 (1/7/2009) è di grande rilevanza ed attualità, certamente – a mio avviso – il più serio che l’Ingegneria Sismica deve affrontare.
In questa nota oltre a definire cosa si intende per Vulnerabilità Sismica, cercherò di chiarire alcuni equivoci sorti in merito alla auspicata (da qualcuno) obbligatorietà di una Certificazione Sismica dei Fabbricati, richiamando brevemente i principi esposti nel Capitolo 8 delle NTC 2008 dedicato alle costruzioni esistenti (ed in particolare a quelle realizzate prima dell’ 1/7/2009 data di entrata in vigore delle NTC 2008) . Riassumerò infine cosa – a mio parere - si deve fare con queste costruzioni, senza dimenticare l’ insegnamento del sisma che ha colpito l’ Emilia nel maggio 2012.
 
1-Premessa
 
La Vulnerabilità Sismica (VS) delle costruzioni esistenti, è un parametro tecnico-economico che serve ad individuare il danno atteso di una costruzione a causa di evento sismico.
 E’ un parametro finalizzato ad individuare la priorità degli interventi che dovessero essere eseguiti nelle costruzioni esistenti oggetti di indagine.
Si pensi in particolare, ma non solo, alle costruzioni strategiche ed ai grandi complessi edilizi esistenti all’ 1/7/2009.
Ricordo che per danno atteso si intende non solo il danno diretto - cioè il costo degli interventi sulle strutture principali e secondarie per assorbire le sollecitazioni sismiche indotte dal sisma di progetto -, ma anche quello indiretto per perdita di produzione, competitività, rilocalizzazione ecc.
 
La VS così come l’abbiamo definita (la cui determinazione comporta ovviamente costi paragonabile a quelli di una progettazione di adeguamento sismico), non ha nulla a che vedere con l’Attestato di Certificazione Sismica, proposto da qualcuno analogamente a quanto si è fatto con la Certificazione Energetica dei fabbricati.
 
Il rischio sismico è un tema di grande rilevanza sociale non paragonabile ad altri temi quali ad esempio: il risparmio energetico (da cui la classificazione energetica dei fabbricati) ed – aggiungo - il tema dei requisiti acustici passivi dei fabbricati (anche in questo ambito dopo la Norma UNI del luglio 2010 si era parlato di rendere cogente la classificazione acustica degli immobili) perché:
·         c’è in gioco la salvaguardia della vita umana
·         non sono confrontabili i costi degli interventi di adeguamento o di miglioramento sismico con quelli necessari per migliorare le caratteristiche dei fabbricati sia dal punto di vista energetico che dell’ isolamento acustico.
Evidentemente ogni Costruzione deve essere realizzata in conformità alle Norme Tecniche in vigore al momento della costruzione non essendo ipotizzabile un effetto retroattivo delle stesse. In ambito sismico va da sé,quindi, che le costruzioni esistenti prima dell’ 1/7/2009 non rispondano ai requisiti di sicurezza previsti dalla NTC 2008.

Forse per questo, in una logica di prevenzione, da qualche tempo si è sentito parlare, per le costruzioni esistenti prima dell’entrata in vigore della NTC2008, della obbligatorietà della Certificazione sismica. Queste voci possono dar origine ad allarmismi, sottovalutazioni, speculazioni con pesanti ricadute anche sul mercato degli immobili. Ecco perché ritengo quanto mai opportuno - su un tema così delicato ed importante come quello della tutela delle costruzioni dal sisma -, cercare di fare chiarezza evitando equivoci o fraintendimenti. 

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