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Conergy: come prevenire l'invecchiamento dei moduli fotovoltaici grazie ad uno studio sulle cause

Un appropriato trattamento dello strato antiriflesso e materiali idonei riducono ed evitano l’effetto PID (Potential Induced Degradation)


A seguito di approfondite analisi sull’effetto PID, Conergy ne ha identificato le cause che risiedono nella struttura delle celle solari, e, di conseguenza, ha preventivamente messo in atto le contromisure necessarie per contrastare l’invecchiamento dei moduli solari.

L’effetto PID (Potential Induced Degradation) è la degradazione del potenziale indotto, ovvero l’invecchiamento che può interessare i moduli fotovoltaici con una tensione di sistema totale di 1000 V o superiore, e dipende dall’umidità e dalla temperatura dell’ambiente.
I pannelli principalmente colpiti sono moduli le cui celle mostrano un’elevata differenza di potenziale negativa al telaio, l’effetto scala, come prima approssimazione lineare, con il livello di tensione nel modulo.

Da questo studio effettuato dalla divisione di Ricerca e Sviluppo, è emerso che la PID può essere significativamente ridotta grazie al trattamento appropriato dello strato antiriflesso nel processo di produzione delle celle oppure impiegando un materiale adatto per incorporare le celle nel modulo.

L’azienda vicentina sta, quindi, collaborando a stretto contatto con i propri fornitori di celle e ne sta valutando di nuovi per garantire la qualità del prodotto ai propri clienti.

Conergy ha finora venduto una capacità totale di 1,5 GW in moduli solari senza riscontrare alcuna degradazione dovuta all’effetto PID.