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L’Italia ha un futuro “low-cost” nelle rinnovabili

Le proposte delle associazioni rinnovabili, termiche ed efficienza energetica presentano delle proposte per un futuro “low-cost” nelle rinnovabili

Il Coordinamento associazioni rinnovabili termiche ed efficienza energetica (C.a.r.t.e.) presenta proposte per lo sviluppo di una filiera d'eccellenza del Made in Italy, convinto che le rinnovabili termiche possano rappresentare un’opportunità “low cost” per l’Italia. Si chiede al Governo l’apertura di un tavolo tecnico di confronto per mettere a punto insieme una strategia per perseguire degli obiettivi 20-20-20, recuperando il ritardo accumulato sulla promozione delle fonti energetiche rinnovabili termiche. Si punta, però, anche alla Roadmap 2050 che prevede il raggiungimento dell’80% di energia prodotta da FER nel mercato europeo.

Per il coordinamento è necessario che il governo emani misure attuative previste dal decreto legislativo 28 del 2011. Tra queste, gli incentivi in conto energia rinnovabile per usi termici o in conto risparmio energetico per interventi di incremento dell’efficienza energetica; l’incentivo per il biometano immesso nella rete del gas naturale; l’avvio del fondo di garanzia e criteri a sostegno delle reti di teleriscaldamento; l’avvio del fondo per interventi a favore dello sviluppo tecnologico e industriale e della ricerca; l’applicazione della procedura abilitativa semplificata per geotermia o sonde geotermiche.

Inoltre si punta sullo sviluppo delle FER termiche, che riflette il principio recentemente espresso dal Governo: “un ritorno credibile a più alti tassi di crescita deve basarsi su misure volte ad innalzare la produttività dei fattori”. Questo si traduce nella scelta di puntare e promuovere tecnologie rinnovabili che riescano a produrre maggiori effetti occupazionali, a parità di investimento.