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Ingegneri Italiani, è dialogo aperto con le Istituzioni

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri è pronto a costruire un confronto concreto con il Governo per il rilancio del Paese.

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri è pronto a costruire un confronto concreto con il Governo per il rilancio del Paese. Donne, giovani, lavoro, ma anche semplificazione e contenimento dei costi della macchina pubblica sono le direttrici dell’azione della categoria

Il Congresso della svolta, quello di una categoria che conta sempre di più e che ha ormai intrapreso un dialogo aperto e con le Istituzioni. Così è stato definito il 58° Congresso Nazionale degli Ordini degli Ingegneri d’Italia che si conclude oggi (venerdì 26 luglio, ndr) a Brescia. Grande soddisfazione ha espresso il Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI), Armando Zambrano, che già guarda al domani “la partecipazione di due Ministri, quello dello Sviluppo economico Flavio Zanonato e quello per la Pubblica Amministrazione e Semplificazione Gianpiero D’Alì, è stata particolarmente significativa. Non si è trattato – sottolinea il numero uno del CNI – solo di una presenza formale, ma è stata l’occasione per costruire le basi di un confronto proficuo ed efficace che, auspichiamo, ne siamo convinti, metta al servizio del Paese, del suo rilancio e del suo futuro, le competenze, i saperi e la disponibilità degli ingegneri”.
Infrastrutture, lavoro, semplificazione e contenimento dei costi della macchina dello Stato sono stati gli argomenti clou del Congresso. Come pure il tema del reperimento di cospicue risorse attraverso la cessione e le dismissioni di immobili e partecipazioni considerate non strategiche “in questo modo – ha affermato il Vicepresidente del CNI Fabio Bonfà - potremmo incidere sul costo degli interessi sul debito pubblico. 95 miliardi sono previsti solo nel 2013”. Quelli dei costi eccessivi i rimane infatti uno dei problemi più gravi del Paese “se non risolviamo questo aspetto – prosegue Bonfà – ci saranno sempre meno investitori disposti a dare fiducia al nostro Paese. Noi ingegneri non possiamo certamente essere spettatori inermi della disgregazione del tessuto economico e sociale dell'Italia. Vogliamo invece avanzare proposte concrete, come abbiamo fatto in questo Congresso, e portarle avanti insieme alle Istituzioni per fare quel cambio di passo ormai irrimandabile”.
Una spinta al rinnovamento e al miglioramento della società: questo in sintesi il messaggio lanciato dagli ingegneri dal 58° Congresso Nazionale di categoria che si è tradotto anche nelle due iniziative presentate questa mattina (venerdì 26 luglio, ndr). La prima “Ingenio al femminile”, a cura del consigliere Ania Lopez, punta a valorizzare alcune caratteristiche proprie delle donne come la creatività e la sensibilità. In una professione, storicamente maschile, le donne si stanno ritagliando un ruolo di riferimento come testimonia il tasso di occupazione femminile che nel 2012 è del 72,3% (78,5% quello degli uomini) con un incremento della quota di donne tra gli immatricolati alle facoltà di ingegnera, passata dal 17,7% del 2000 al 24,8% del 2012. Dati che confermano come ci sia bisogno di risposte adeguate volte a coniugare la famiglia e il lavoro. Se ne parlerà in maniera diffusa a Roma il prossimo 1 ottobre nel corso di un convegno dedicato a quelle donne che hanno saputo lasciare un segno tangibile nella propria professione. La seconda iniziativa infine è il premio “Scintille.2013”, illustrata dal Vicepresidente Gianni Massa, che vuole premiare idee e spunti innovativi in grado di generare progetti concreti di sviluppo attraverso l’apporto di contributi costruttivi multidisciplinari. Lavoro, innovazione, opportunità sono questi i tre pilastri, del resto, come ricorda il titolo del Congresso, del Paese che gli ingegneri vogliano contribuire a costruire.