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Centro Studi CNI: occupazione e remunerazione degli ingegneri in Italia, anno 2012

Centro Studi CNI: occupazione e remunerazione degli ingegneri in Italia, anno 2012. La recessione colpisce anche gli ingegneri.

Il Centro Studi del CNI ha appena ultimato l'elaborazione del rapporto "Occupazione e remunerazione degli Ingegneri in Italia". Il documento prende in esame i dati e le tendenze dell'anno 2012. Tra qualche giorno sarà disponibile il relativo Quaderno.

La recessione colpisce anche gli ingegneri 1

Il 2012 ha evidenziato per gli ingegneri una nuova fase di difficoltà rispetto alle opportunità occupazionali. La capacità di adattamento e lo spessore professionale di una intera categoria che anche nel corso degli ultimi anni di prolungata crisi economica aveva sempre difeso i propri solidi livelli occupazionali ed il proprio reddito disponibile, sembra non essere più sufficiente per fronteggiare una recessione che scuote tutta l’economia nazionale.
Nel corso del 2012 tutto il mercato del lavoro italiano è entrato in una nuova e ancora più profonda fase di difficoltà. La recessione economica prolungandosi per un ulteriore anno ha cominciato a pesare, infatti, in misura crescente sul mercato del lavoro. Operai e addetti, occupati soprattutto in quei comparti dell’industria più esposti alla concorrenza internazionale o nel settore delle costruzioni ormai praticamente fermo, sono stati falcidiati anche per il progressivo venir meno della cassa integrazione straordinaria e dal
moltiplicarsi delle crisi aziendali. Il peso della recessione ha cominciato, però, a coinvolgere nel 2012 pesantemente anche quei segmenti del mercato del lavoro tradizionalmente considerati più forti e stabili, gravando su tutti i settori produttivi.
Inevitabili dunque le ripercussioni sull'occupazione delle figure professionali che sembravano meno esposte alla "burrasca" recessiva.
In particolare, anche lo specifico andamento del mercato del lavoro degli ingegneri subisce, nel corso del 2012, i primi pesanti riflessi negativi. Sino all’anno precedente, il 2011, tutta la categoria professionale aveva, invece, dimostrato una forte capacità di adattamento alla crisi registrando, anche a fronte di una crescita della popolazione dei laureati in Ingegneria che ha toccato le 600 mila unità, addirittura una diminuzione del tasso di disoccupazione interno sceso al 3,4%, a livelli quindi pari a quelli degli anni antecedenti la crisi.
Nel 2012, invece, il tasso di disoccupazione tocca il massimo mai raggiunto negli ultimi anni (4,4%) e tra i giovani laureati, ad un anno dal conseguimento del titolo, supera addirittura il 10%.
Non solo. Oltre ad aumentare la quota di persone in cerca di lavoro, risulta in crescita anche la fetta di popolazione che scoraggiata dalla situazione contingente, ha abbandonato (momentaneamente o definitivamente) la ricerca di un’occupazione: 20,8% contro il 19,7% del 2011.
La conseguenza è che sul territorio nazionale vi sono complessivamente nel 2012 circa 16mila ingegneri in più di quanti richiesti dalle imprese. E per la prima volta il saldo occupazionale è negativo in tutte le aree geografiche: anche le imprese del Nord-Ovest, infatti, da sempre particolarmente ricche di possibilità occupazionali, risentono della crisi e se fino allo scorso anno la domanda di competenze ingegneristiche superava la disponibilità di professionisti sul territorio, nel 2012 si registrano circa 3.000 posti in meno rispetto al numero di ingegneri disponibili.
Non meraviglia dunque che sia in aumento il numero di laureati che decide di trasferirsi all'estero (nel 2012 quasi un laureato su 10 del 2007 lavora all'estero), attratti soprattutto dalle retribuzioni che si rivelano decisamente superiori di quelli percepite in Italia a parità di mansioni: in Gran Bretagna o in Francia lo stipendio medio è all'incirca il doppio di quello italiano2 e anche nei paesi, come la Spagna, in cui il reddito lordo degli ingegneri è sui livelli italiani, godendo di un cuneo fiscale minore, essi guadagnano di più rispetto a coloro che lavorano in Italia.
Sono questi i principali risultati che emergono dall'annuale indagine su "Occupazione e remunerazione degli ingegneri" effettuata dal Centro studi del Consiglio Nazionale degli ingegneri.
In base ai dati elaborati, la domanda di ingegneri da parte del sistema economico nazionale, risulta nel 2012 in calo del 27,3% rispetto all'anno precedente. Dalle 21mila assunzioni del 2011 si passa ai circa 15.230 laureati in ingegneria assunti nel 2012. Il dato evidenzia il valore più basso di domanda di profili ingegneristici rilevato negli ultimi 7 anni.
L'appeal professionale dei laureati in ingegneria si conferma comunque ancora decisamente elevato. Gli imprenditori interpellati sulle assunzioni programmate nel 2012 continuano ad apprezzare gli ingegneri riconoscendone le doti professionali e le spiccate capacità di lavorare in gruppo (apprezzata nel 71,2% dei casi) come pure di risolvere problemi (68%).
E' evidente, tuttavia, che la laurea in ingegneria, pur rappresentando un ottimo antidoto contro la crisi in atto, come dimostrano bene i dati di Almalaurea sulle condizioni dei laureati italiani (nel 2012 risulta occupato circa il 72% dei laureati quinquennali in ingegneria ad un anno dalla laurea e, a distanza di
pochi anni dal conseguimento del titolo, si raggiunge praticamente una condizione di piena occupazione con un tasso di disoccupazione pari all'1,9% a cinque anni dalla laurea), con il perdurare della grave recessione che colpisce l'economia nazionale potrebbe subire contraccolpi anche forti. E gli scenari potrebbero rapidamente peggiorare: crescita della disoccupazione anche ben al di sopra dei livelli frizionali attuali; allungamento dei tempi di inserimento lavorativo, ulteriore riduzione delle remunerazioni e della stabilità occupazionale, fiore all’occhiello di una professione che a cinque anni dalla laurea vede, nel 2012, il 75,6% degli assunti già avere un contratto a tempo indeterminato.
Ma una speranza proviene dai primi dati del 2013 che sembrano far intravedere un lieve miglioramento della situazione.

 

Scarica il rapporto "Occupazione e remunerazione degli Ingegneri in Italia" in formato pdf

 



1Il termine “ingegnere” è riservato esclusivamente ai laureati iscritti all’ albo professionale, ma per comodità esplicativa in questo lavoro il termine ingegnere verrà utilizzato per indicare tutti i laureati in ingegneria.

2L'indagine sul confronto dei redditi percepiti in alcuni paesi stranieri è stata effettuata grazie alla collaborazione di Page Personell

 

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